Oristano 21 gennaio 2023
Cari amici,
Il cartone ondulato è il materiale per
imballaggi più diffuso al mondo. Tuttavia, anno dopo anno, la concorrenza della
plastica, in particolare per la sua praticità, robustezza e leggerezza, ha infestato
il mercato, creando i serissimi problemi di smaltimento che ben conosciamo.
Ebbene, ora un nuovo, rivoluzionario tipo di cartone ondulato sfida, nel
settore degli imballaggi, l’egemonia della plastica. Quest’idea “ecologica” è
frutto dell’inventiva di un’azienda italiana che può davvero
dare scacco matto alla plastica aiutando l’ambiente. Vediamo come.
Sviluppato dalla società italiana GRIFAL
di Cologno al Serio in provincia di Bergamo, questo nuovo materiale super
ecologico che promette di mettere all’angolo l’ormai onnipresente plastica si
chiama CARTÙ, ed è un innovativo cartone ondulato ultraresistente.
Questo materiale lavorato in modo particolare, a detta degli stessi sviluppatori, ha tutte le
carte in regola per mandare in pensione la comune plastica, come anche altri
imballaggi inquinanti (polistirolo in primis).
La manager Giulia Gritti,
marketing director e membro del cda di Grifal Group, guidato da Fabio
Gritti ha dichiarato: “Un primo passaggio verso la sostenibilità è stato il
brevetto Mondaplen, nel 2003, che attraverso un processo di ondulazione basato
sulle plastiche espanse e sulla termosaldatura, utilizza meno materia prima
rispetto alle altre soluzioni classiche. Il passaggio successivo, in linea con
la richiesta del mercato, è stata l’eliminazione totale della plastica dal
packaging”. Ma vediamo meglio il nuovo materiale.
“Si tratta di un cartone che,
rispetto al suo cugino ondulato tradizionale, offre maggiore portata e capacità
ammortizzanti, flessibilità e leggerezza”, ha dichiarato l’azienda
bergamasca mostrandone le potenzialità quando ha allestito gli spazi in
occasione dell’evento #WonderofYou di Philips Personal Health, che si è svolto
presso il Mandarin Hotel di Milano.
Ora l’azienda punta alla conquista del mercato globale. “Per
farci strada in un mercato globale il cui giro d’affari vale 720 miliardi di
dollari - ha affermato il Ceo Fabio Gritti - puntiamo sullo sviluppo di
sinergie con altre aziende produttrici di imballaggi e alla realizzazione di
una rete internazionale di siti di produzione”. Alle parole dell’amministratore
fanno eco quelle della figlia Giulia che aggiunge: “Abbiamo aperto un nuovo
sito produttivo in Romania. L’intento è aprire altre sedi in Europa”.
Cari amici, l’innovazione portata avanti
dalla Grifal sarà certamente la benvenuta, perché contribuirà certamente a
ridurre la produzione di plastica per imballaggi, che, considerato il crescente
sviluppo del commercio on line, avrebbe continuato alla grande continuando un
inquinamento sempre più difficile da controllare. Solo considerando il mercato
UE, la stima di crescita annua dello “shopping digitale” si aggira sul +15
/+20% annuo, per cui la domanda di imballaggi ecologici, come quello prodotto
dalla Grifal, andrà largamente in crescendo, con grande beneficio per la
salvaguardia del nostro pianeta.
A domani.
Mario
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