Oristano 17 gennaio 2023
Cari amici,
In uno Stato democratico il diritto di manifestare
pacificamente il dissenso non può, e non potrà mai, essere messo in discussione.
Però, un fatto è certo: ci sono diversi modi di “protestare”, far sentire la
propria voce, in modo pacifico e senza violenza, in particolare quando la
protesta è riferita a sollecitare l’azione che dovrebbe essere svolta da chi detiene il
pubblico potere. Qualsiasi protesta, per quanto forte, non autorizza però nessuno a compiere atti
vandalici o distruttivi, che alla fine possono ottenere solo l’effetto
contrario.
Faccio questa premessa per
riflettere con Voi sull’ultima azione di protesta portata avanti dal Gruppo ambientalista “Ultima Generazione”, i cui militanti hanno imbrattato Palazzo Madama, sede del
Senato della Repubblica, con della vernice arancione, utilizzando degli
estintori. Alla base del deprecabile gesto, a sentire gli autori, “La
disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più
allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse
del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande
genocidio della storia dell'umanità".
Il Presidente del Senato,
Ignazio La Russa, commentando l'azione dei manifestanti si è così
espresso: "Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che
offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri
non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a
differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni,
non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno
all'edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di
presidenza del Senato per ogni opportuna decisione".
Amici, come ho accennato
in premessa, manifestare pacificamente è un diritto irrinunciabile, ma è è
altrettanto vero che una cosa è esprimere il dissenso in maniera corretta e
democratica, un’altra, invece, è superare il confine di “contestazione pacifica”
passando alla ribellione con atti di puro, vandalico teppismo. Quelli commessi sono atti
violenti, che purtroppo si susseguono da tempo, se prendiamo in considerazione anche gli atti vandalici compiuti contro quadri e opere d'arte, con il lancio di
vernice verso il Teatro della Scala a Milano, oltre ai numerosi blocchi
stradali messi in atto, che hanno creato serie problematiche a danno di molti cittadini
incolpevoli.
La realtà è che il
confine tra eco-attivisti ed eco-teppisti è labile, e purtroppo gli attivisti
del movimento “Ultima Generazione” questo confine lo hanno superato da tempo. L’azione
dimostrativa messa in atto contro il Palazzo del Senato da parte di questo
gruppo che si definisce 'ambientalista'", appare una vera e propria
contraddizione in termini: come si fa a definirsi eco-attivisti, se poi, a
giudicare dalle loro azioni, essi dimostrano di essere dei fanatici che
utilizzano l'ambiente come scusa per protestare? Come si può avere a cuore la
natura se non si rispetta il prossimo e non si ha senso civico?
Amici, l’ecologista vero
non deturperebbe mai un bene storico come il palazzo del Senato (Palazzo Madama
è stato costruito nel XV secolo)! Come può “Ultima Generazione” dichiararsi una
vera associazione ecologista? Il Ministro per l’Ambiente e della sicurezza
energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato: "A costoro,
come a coloro che imbrattano le opere d’arte in tutto il mondo nella
convinzione di far passare così un messaggio a favore della difesa dell’ambiente,
vorrei ricordare che il contrasto al cambiamento climatico è al centro delle
preoccupazioni dei governi di tutto il mondo e che la parte maggiore del Next
Generation Eu è destinata proprio alla transizione ecologica".
Cari amici, il problema
di fondo è che movimenti come “Ultima Generazione” da anni appaiono legittimati
da una parte della politica che sposa una narrazione catastrofista sul clima,
facendo sentire questi ragazzi dei rivoluzionari, senza comprendere che sono
l'emblema del conformismo in un'epoca che non ama più la bellezza, disprezza le
opere d'arte, i monumenti, la nostra storia e identità e confonde, travisa, la lotta per
l'ambiente con l'amore per la natura.
Ciao, amici, a domani.
Mario
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