Oristano 2 gennaio 2023
Cari amici,
A tutti noi, facendo una
passeggiata in campagna, capita quasi sempre di incontrare, ai bordi dei sentieri o nei
campi che percorriamo, magari alla ricerca di funghi o asparagi, un’erba verde seghettata
con i fiorellini gialli: è il “TARASSACO”. Comunemente detto Dente di
leone, oppure noto anche con altri appellativi locali. il Tarassaco è
un’erba spontanea molto diffusa nei nostri campi, e, per secoli, quest’erba fu dai nostri nonni e avi alquanto usata come rimedio medico, in particolare ai tempi della civiltà
contadina, grazie alle sue straordinarie proprietà diuretiche e depurative, purtroppo
oggi passate in disuso e/o sottovalutate.
Il Tarassaco comune
(Taraxacum officinale (Weber) è una pianta a fiore (angiosperma)
appartenente alla famiglia delle Asteracee (la stessa di camomilla, arnica e
calendula). È considerato “officinale”, in quanto il tarassaco è in possesso di
diverse virtù medicamentose, note fin dall'antichità. La pianta ha una radice carnosa, le
foglie oblunghe e frastagliate che somigliano proprio ai denti di un leone,
tanto che è proprio questo il motivo da cui è derivato il suo soprannome, ben
più famoso del suo nome botanico! Ha fiori gialli che fioriscono in primavera,
per la maggior parte in aprile-maggio, anche se la fioritura si può prolungare
fino all'autunno. Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco
indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un
ciuffo tondo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo
come un paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si
stacca dal capolino.
Quest’erba, così diffusa
e così umile, cari amici, è non solo commestibile ma molto utile, tanto che può essere
usata sia in cucina, aggiunta a pietanze ed insalate, oppure per curare diversi
nostri mali. Il Tarassaco, infatti, ha moltissime vitamine (A, C, D, E, B), (circa
il doppio rispetto agli spinaci e ai pomodori), sali minerali (in particolare
di magnesio, calcio, fosforo e potassio) e ferro, oltre ad essere è una delle
principali fonti di beta-carotene. Il tarassaco, grazie ai suoi componenti, ha
eccellenti proprietà diuretiche, che promuovono la produzione di bile, depura
il fegato, combatte le allergie e regola anche i livelli di colesterolo. È considerato,
infatti, un integratore alimentare ideale per le donne in post menopausa o in
gravidanza. Aiuta anche a regolare il metabolismo e purificare stomaco e
sangue.
Del tarassaco si usa
tutta la pianta: le foglie (sia quelle giovani che le altre), i fiori (anche i
boccioli) e le radici. Le foglie del tarassaco hanno un sapore amarognolo ma
sono proprio la tarassicina e l’inulina (le sostanze che ne caratterizzano il
particolare sapore) quelle dotate di proprietà terapeutiche. I fiori possono
essere utilizzati per dare un tocco speciale alle insalate e le foglie più
tenere della pianta vanno consumate condite in crudo con olio, sale e limone o
aceto. Le foglie più mature di tarassaco, quelle colte dopo la fioritura,
possono essere soffritte in padella con l’aglio, lessate o aggiunte in frittate
e minestre. Se si fanno seccare le foglie, queste, sminuzzate e versate in una
tazza di acqua bollente, sono un’ottima tisana, addolcita con il miele.
Anche i boccioli dei
fiori, colti prima della fioritura nei mesi di aprile e maggio, possono essere
conservati sottaceto e utilizzati al posto dei capperi. La radice di tarassaco,
oltre ad essere utilizzata per fare in casa una tisana purificante, può essere
consumata sia lessata e condita con olio in crudo, che tostata e macinata per
preparare una bevanda simile al caffè d’orzo, il caffè di tarassaco. I fiori
del dente di leone possono essere usati per la preparazione di un infuso
ricchissimo di benefici, capace di pulire il tratto digestivo, depurare il
sangue e placare la tosse.
Cari amici, quest’erba,
come detto, può essere considerata a tutti gli effetti ottima per realizzare
insalate e contorni. L’insalata di primavera con il tarassaco, per esempio, è il
modo più semplice e veloce per gustarla. Le foglie tenere possono realizzare una
sfiziosa insalata primaverile, con uova sode, carote e scaglie di parmigiano
reggiano. L’idea in più? Aggiungi anche il prosciutto tagliato a dadini per
rendere il piatto ancora più completo e saporito!
Una frittata di tarassaco
è altrettanto gustosa! Basta lessare le foglie, poi sminuzzarle e metterle in
padella con l’uovo sbattuto, un po’ di peperoncino e un cucchiaio di formaggio
grana. Cuocere a fuoco basso con il coperchio senza rimestare. Che dire, poi,
del “Risotto con il tarassaco”? Lessare le foglie, come detto prima, passarle
in padella in olio EVO e aggiungere il riso, farlo tostare, sfumare con un
goccio di vino bianco, poi cuocerlo con l’aggiunta di acqua o di brodo per
circa 15 minuti. A fine cottura aggiungere dell’olio e del formaggio grana
grattugiato per la mantecatura. Sono tante le ricette culinarie che utilizzano
il tarassaco!
Cari amici, il Tarassaco
è davvero un’erba straordinaria, anche se, non dimentichiamolo mai, il consumo
di tarassaco ha anche delle controindicazioni da non sottovalutare. A causa
delle sostanze che contiene, il consumo di dente di leone è sconsigliato in questi casi: in caso di insufficienza renale e presenza di calcoli, a chi soffre
di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera peptica (perché aumenta l’acidità
dello stomaco), a coloro che assumono farmaci con azione trombolitica,
anticoagulante e antiaggregante piastrinica, alle donne in gravidanza o che
allattano.
Grazie, amici lettori,
della Vostra sempre gradita attenzione.
A domani.
Mario
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