Oristano 25 gennaio 2023
Cari amici,
Il “POMODORO DI MARE”, seppure non sia un vegetale, nel nome ricorda il nostro amato prodotto vegetale. Appartiene, invece, al mondo
animale marino e il sua vero nome è Actinia equina e fa parte della
famiglia delle Attinie (che raggruppa 7 generi con 10 specie e polipi solitari, questi ultimi privi di struttura scheletrica che si fissano alle rocce
del fondale con il proprio disco pedale). La denominazione corrente di ‘pomodoro
di mare’ gli deriva dal fatto che quando questa attinia è chiusa,
considerata la rotondità e il colore rosso vivo, assomiglia effettivamente ad un bel pomodoro maturo.
Tra tutte le attinie è
la più facile da incontrare, visto che spesso si attacca a scogli e rocce
vicinissime alla superficie. Anche i più sbadati possono notarlo facendo un
minimo di attenzione a ciò che c’è appena sotto il livello dell’acqua in cui si stanno
tuffando, visto il suo colore rosso vivo. Quando poi si apre, spuntano i
tentacoli, che sono più chiari, ma in generale permane il colore rosso porpora,
rosso bruno e a volte anche marrone; ciò dipende dalle condizioni ambientali e
dalla sua salute. L’Actinia equina è un anemone di piccole dimensioni ma di notevole
pericolosità per i bagnanti, in quanto dotata di tentacoli urticanti che
vengono utilizzati per stordire le prede necessarie alla sua alimentazione,
costituita da crostacei, molluschi e piccoli pesci.
Sono proprio questi
tentacoli urticanti (ne ha circa 200) a creare non pochi problemi se si viene
punti. Può infatti capitare di sfiorarne uno passeggiando tra le rocce o
nuotando in mare: il contatto genera immediato prurito e dolore, con una
dinamica simile a quella del contatto con una medusa, animale forse più
familiare ai bagnanti. Se si viene punti è molto importante non sfregare la parte
del corpo irritata dal contatto, ma procedere in maniera attenta a rimuovere
con una pinzetta i residui dei tentacoli rimasti attaccati al nostro corpo. In
genere il dolore scompare dopo qualche ora e può essere lenito con impacchi di
acqua calda: tuttavia il consiglio più importante è sempre quello di rivolgersi
a uno specialista o alla guardia medica più vicina.
Amici, nonostante questa sua
pericolosità, questa piccola attinia non solo è commestibile, ma viene molto apprezzata in cucina, in quanto da particolare prelibatezza a diverse pietanze a
base di pesce. Per quanto ovvio, prima di utilizzarlo, il pomodoro di mare deve
essere accuratamente ripulito, in modo da eliminare totalmente la sostanza
velenosa contenuta, oltre ai residui del mare come sabbia e sassolini che
potrebbero trovarsi negli incavi del corpo. Amici, pericolosa ma buonissima questa attinia, se pensiamo che la bontà
delle sue carni è così apprezzata da spuntare prezzi molto alti: il costo si aggira attorno
ai 60 euro al kg; ne vale però la pena, in quanto per preparare un buon piatto ne
serve poco, circa duecento/trecento grammi.
Ma quali sono i piatti più gustosi che vengono arricchiti con questo straordinario pomodoro di mare? La ricetta più famosa ed
usata è quella di servire il pomodoro di mare fritto: basterà prendere la
quantità necessaria di pomodori di mare, tagliarli a fettine o tocchetti e
infarinarli con la farina di semola. Successivamente basta immergeteli in una
padella con dell’olio di semi di girasole bollente e poi scolarli nel momento in
cui la panatura diventerà dorata. Sono da servire ben caldi in modo che il
sapore sia più vivo che mai.
Altra ricetta molto
apprezzata è quella dei pomodori di mare con gli spaghettoni, la cui ricetta
per quattro persone prevede i seguenti ingredienti: 400 gr di spaghettoni, 250
gr di pomodori di mare, 80 gr di pomodori datterini, Olio extra vergine
d’oliva, sale e peperoncino quanto basta. Fate rosolare l’aglio e il
peperoncino nell’olio e aggiungete gli anemoni a fiamma bassa finché non
iniziano a sciogliersi; a questo punto aggiungete un mestolo d’acqua calda e
frullate il tutto. Nella stessa padella che state usando aggiungete altro aglio
e olio, mettendo a rosolare i datterini tagliati a metà. Infine, cuocete la
pasta e saltatela in padella, aggiungendo come tocco finale l’emulsione di
pomodori di mare.
Cari amici, come ben sapete i
prodotti del mare si prestano a ricette fantasiose e straordinariamente
gradite. Quanto al pomodoro di mare, oltre le ricette prima descritte ce ne
sono tante altre. Quella degli spaghettoni, per esempio, può essere applicata anche
al riso che lega anch’esso in maniere eccellente. In Toscana, invece, è famosa
“La pappa al pomodoro di mare”, una esplicita e gustosa variante marina della
pappa al pomodoro toscana. Si cucina anche con pesce misto, soprattutto gamberi
e calamari, pane sciocco toscano raffermo, polpa di pomodoro o pomodori pelati,
qualche pomodorino fresco, aglio, peperoncino, basilico, olio extravergine
d’oliva e aromi se graditi. Provare per credere!
Amici lettori curiosi
delle ricette di mare, volete provare a cimentarvi? Io direi di sì!
A domani.
Mario
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