Oristano 29 gennaio 2023
Cari amici,
Cos’è la MEMORIA? Volendo
potremo usare queste parole: "la memoria è quella parte del nostro corpo che
serve a conservare le informazioni nel tempo, contribuendo alla nostra sopravvivenza".
La memoria è praticamente il nostro computer, deputato ad immagazzinare quello
che, fin da quando veniamo al mondo, ogni giorno apprendiamo e che viene,
attraverso la nostra “memoria”. utilizzato per tutte le nostre necessità. Apprendimento e Memoria, dunque, sono
due fenomeni strettamente connessi tra loro, tali da consentire a tutti noi di
acquisire nuove conoscenze, di conservarle e di rievocarle quando è necessario.
In particolare, la
memoria è il processo continuo di conservazione delle informazioni nel tempo. Essa
è parte integrante della cognizione umana, poiché consente agli individui di ricordare
e attingere ad eventi passati per perfezionare la loro comprensione di ciò che
accade nel presente, guidandone i comportamenti. Tuttavia, col passare del
tempo la memoria a furia di caricarsi di dati nuovi, oltre anche per l’obsolescenza
dei neuroni deputati a conservare i ricordi, inizia a non rispondere più come
vorremmo, iniziando a crearci difficoltà nel recuperare i dati immagazzinati.
La memoria, dunque,
funzione fondamentale della nostra vita quotidiana, tanto che, la sua diminuzione
con l’avanzare l'età, compromette la qualità della vita e la produttività, oltre
ad aumentare il rischio di demenza. Che fare allora per poter mettere un freno
a questa perdita di memoria? Ci sono rimedi possibili? Una risposta importante
ce la danno i ricercatori del “Centro nazionale per i disturbi neurologici di
Pechino”, in Cina. Per migliorare lo stato della nostra memoria, secondo loro serve
usare «Una combinazione di comportamenti sani positivi, che consentono di
rallentare il naturale declino della memoria negli adulti più anziani
cognitivamente normali». Insomma, il segreto sta nel fare scelte di vita sane
che diminuiscono la probabilità di progressione della normale obsolescenza che il tempo crea.
Amici, lo studio portato
avanti dai ricercatori ha analizzato 29.000 adulti di età superiore ai 60 anni
con funzione cognitiva normale, che hanno partecipato allo studio China
Cognition and Aging Study. All’inizio dello studio, nel 2009, la funzione della
memoria è stata misurata con test e le persone sono state studiate per il loro
gene Apoe (il gene che influenza la comparsa del morbo di Alzheimer, N.d.R..).
I soggetti sono stati poi monitorati per 10 anni con valutazioni periodiche. Le
persone con il gene Apoe, che hanno avuto una vita sana nel complesso, hanno
riscontrato un tasso di declino della memoria più lento.
La risultante dello
studio è che uno stile di vita sano combina sei fattori: una dieta sana, esercizio
fisico regolare, contatto sociale attivo, attività cognitiva, non fumare e non
bere alcolici. Per una dieta sana bisogna mangiare almeno 7 dei 12 gruppi
alimentari: frutta, verdura, pesce, carne, latticini, sale, olio, uova,
cereali, legumi, noci e tè. Poi, scrivere, leggere, giocare a carte o altri
giochi almeno due volte alla settimana. Altre linee guida includono il non bere
alcolici, l'attività fisica per più di 150 minuti a settimana a intensità
moderata o più di 75 a intensità alta.
Anche non fumare aiuta a
non perdere la memoria, così come avere contatti sociali almeno due volte alla
settimana. visitare la famiglia, incontrare gli amici, partecipare a eventi o
andare alle feste. La dott.ssa Susan Mitchell, responsabile della politica
presso l’Alzheimer’s Research Uk, ha dichiarato: «Si tratta di uno studio ben
condotto, che ha seguito le persone per un lungo periodo di tempo e aggiunge
prove sostanziali che uno stile di vita sano può aiutare a sostenere la memoria
e le capacità di pensiero con l’avanzare dell’età».
Cari amici, Il cervello
umano è costituito da svariate decine di miliardi di cellule nervose (neuroni),
che comunicano tra loro inviandosi segnali elettrici e chimici attraverso delle
connessioni neuronali dette sinapsi. Ebbene, se noi, anche dopo una certa età,
teniamo questi neuroni allenati, continuando ad essere curiosi, scrivendo e
leggendo, mantenendo diversi contatti sociali, facendo regolare esercizio
fisico e sorridendo alla vita anche se non siamo più giovani, la nostra memoria
ne beneficerà non poco! Provare per credere.
A domani.
Mario
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