Oristano 16 novembre 2022
Cari amici,
Il Governo guidato da Giorgia Meloni, nel
portare all’approvazione il Decreto-legge -Quater, approntato in particolare
per dare ristoro a cittadini e imprese sul caro energia, ha, tra l’altro, introdotto
modifiche ai pagamenti elettronici ed al tetto per l’uso del contante. Partendo
dalle disponibilità presenti nel tesoretto di 9,1 miliardi, certificato dalla NADEF
(Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, prevista
dall’articolo 10-bis della legge 196/2009, che consente di aggiornare le
previsioni economiche e di finanza pubblica), nello strutturare gli interventi
ha incluso anche modifiche relative ai pagamenti elettronici ed al “tetto” del contante.
Quanto al più volte reclamato
aumento al tetto dell’uso del contante (attualmente 2milaeuro), che dal 2023,
senza modifiche, si sarebbe ridotto a 1.000 euro, col DL appena approvato passerà, invece, dall’attuale soglia di 2mila euro a 5mila. Una soglia di compromesso tra il
pressing della Lega che voleva innalzare il tetto a 10mila euro e le altre
forze della maggioranza che, invece, non intendevano abbassare troppo la guardia
sulla possibile evasione e il riciclaggio.
Il Capo del Governo, Giorgia
Meloni, intervistata sulle modifiche apportate, ha dichiarato: «La
scelta fatta è di parametrare il tetto del contante alla media europea».
L’Italia, come ha sottolineato il Rapporto 2022 di The European House -
Ambrosetti, è un Paese fortemente dipendente dal contante: è al 29esimo posto
al mondo per incidenza del contante sull’economia e si posiziona 24esima sui 27
Paesi UE nel “Cashless Society Index”, peggiorando di due posizioni. In Europa
su 27 stati membri, sono 16 i Paesi in cui i governi hanno deciso di imporre
una soglia massima per i pagamenti in contante. Ecco in quali Paesi c’è il limite
di contante con i relativi importi.
I 16 Paesi in cui vige un
limite al contante sono: Belgio, Bulgaria, Croazia, Spagna, Francia, Grecia,
Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca,
Romania, Slovacchia e Slovenia. La media è tra i 4 e i 5mila euro. Poi ci sono Paesi
come la Grecia, con un limite ancora più severo: 500 euro e Paesi
molto meno restrittivi, come Croazia e Slovacchia, con il limite di 15mila euro; a Malta e nella Repubblica Ceca vige il limite di 10mila euro, mentre In Germania bisogna mostrare un documento di identità se si pagano importi oltre i 10mila
euro. In Svezia, invece, dove non c’è un limite stabilito per legge, i commercianti
possono rifiutare qualsiasi pagamento in contante.
Quanto alle norme per incentivare
l’utilizzo dei pagamenti elettronici, l’esecutivo in carica ha
rilanciato il bonus fiscale per le partite Iva che installano un apparecchio
per gli scontrini digitali. Per il 2023 è concesso un contributo per adeguare
gli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la trasmissione telematica
degli scontrini. Il bonus, da utilizzare in compensazione come credito
d'imposta, è pari al 100% della spesa sostenuta, per un massimo di 50 euro per
ogni strumento e in ogni caso nel limite di spesa complessivo stabilito in 80 milioni di
euro.
Sempre parlando di POS e
del loro utilizzo “obbligatorio”, nella manovra 2023, che il Consiglio dei
ministri dovrebbe approvare al rientro della Premier Meloni dal G20 di Bali,
potrebbero esserci delle novità. Il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo ha
infatti delineato l’ipotesi di eliminare le sanzioni per i commercianti che non
accettano i pagamenti con questo strumento. La stretta è recente: le sanzioni
per esercizi commerciali, imprese e professionisti che non consentono ai propri
clienti di pagare con Pos sono scattate dal 30 giugno di quest’anno.
La sanzione amministrativa
è stata quantificata in 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione
per la quale sia stata rifiutata l'accettazione del pagamento. Ad esempio, come spiega il Codacons, in caso di rifiuto di un pagamento di 100 euro tramite il
POS, il commerciante va incontro a una sanzione da 34 euro (30 euro di ammenda
fissa e 4 euro per quella variabile).
Cari amici, a me da l’impressione
che cercare di trovare soluzione ai tanti mali che ci affliggono sia come coprirci con una
“copertina alquanto corta”: se copri la testa scopri i piedi e viceversa! Con
l’inverno in arrivo credo che i nostri mali possano solo peggiorare!
A domani.
Mario
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