domenica, novembre 06, 2022

L’EVOLUZIONE DEL LINGUAGGIO GIOVANILE: ECCO COME SI ESPRIMONO I GIOVANI AL TEMPO DEI SOCIAL. L’INTERESSANTE LIBRO DELLA PROFESSORESSA ANNALISA NESI.


Oristano 6 novembre 2022

Cari amici,

Che di generazione in generazione avvengano delle modifiche comportamentali nel nostro vivere, che di norma vengono chiamate “evoluzioni” (anche se generalmente non sempre lo sono), è da secoli una realtà. Modifiche che riguardano tutti i campi dell’esistenza: lavoro, famiglia, tempo libero e che, ovviamente, riguardano anche il linguaggio. Tempo per tempo, nascono parole nuove, mentre altre col passare del tempo diventano desuete e finiscono per scomparire nel dimenticatoio. A costruire l’innovazione sono di norma le nuove generazioni, ovvero i giovani, che non si accontentano del dejà vu, ma hanno necessità di coniare nuovi vocaboli a loro più congeniali e che, col tempo, entrano a far parte del linguaggio comune.

In Italia l’Istituzione deputata a seguire l’evoluzione della nostra lingua, l’italiano, è L'Accademia della Crusca, Ente con personalità giuridica pubblica che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana. Essa rappresenta una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d'Italia e del mondo. Ebbene, di recente, in occasione della Ventiduesima Settimana della lingua italiana nel mondo, l’Accademia ha edito un interessante libro, curato dalla professoressa Annalisa Nesi, che ha per titolo “L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo”.

Si, amici, l'Accademia della Crusca ha il grande merito, da sempre, di osservare la realtà, i cambiamenti socioculturali e analizzare come questi influenzino la nostra lingua. Il libro, tra l’altro è uscito nel 2022, anno che è stato proclamato dalla Comunità Europea come l’anno dei giovani. Il volume, realizzato sia in formato elettronico che a stampa, è stato distribuito nelle librerie e nei più importanti canali digitali. La distribuzione dell’e-book, è rimasta gratuita solo durante la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (17 - 23 ottobre 2022) e dopo disponibile a pagamento.

Il volume, curato dalla professoressa Annalisa Nesi, si è concentrato sulle modalità espressive delle ultime generazioni “in quanto utenti attivi della lingua, partecipi della didattica dell’italiano, motori di innovazione e creatrici di forme nuove”. Il curioso sottotitolo del volume che recita: Come scusa? Non ti followo, è una espressione scelta dagli studenti di un liceo italiano di Montevideo. Followo, infatti, risulterebbe una delle parole più usate del momento, e non solo dai giovanissimi. Una parola che ha un significato molto forte e che spiega anche come si sviluppano oggi le relazioni tra persone. Significa seguire sui social certo, ma in modo più generico e pluri-comprensivo, nelle scelte, dal modo di vestirsi, fino a quello di pensare.

Partendo dal verbo inglese to follow, ovvero seguire, i giovani hanno dato al termine un significato proprio, particolare per chi usa i nuovi media, così come altri termini derivati da verbi come “to drop” (pubblicare, uscire, rilanciare), da cui è derivato “droppare” o “flexare” che sta per ostentare. Come spiega la curatrice del volume, che ha usato nel sottotitolo “non ti followo”, vista la frase che lo precede, il contesto situazionale potrebbe non esser quello della socializzazione in rete, ma un trasferimento del verbo nell’ oralità o nella scrittura con il semplice significato di non ti seguo, non ho capito”.

Migrazione dei termini da un contesto ad un altro, dunque, e la Treccani registra che questo rimbalzare dall’ uso dei social al linguaggio comune si è molto rafforzato nel periodo che va dal 2012 al 2018 e forse si è ancor più accentuato nella lunga fase pandemica nel corso della quale i network e i social media sono diventati parte predominante della vita dei giovani, cosicché, ciò che i giovani scrivevano sui social è diventata progressivamente la loro lingua abituale anche lontano dai social stessi.

Cari amici, un libro davvero interessante quello della professoressa Annalisa Nesi, per cercare di comprendere meglio i giovani e le loro nuove tendenze (linguaggio compreso), spesso ben diverse dal nostro vivere quotidiano, in quanto frutto di un’altra generazione! Un saggio, quello di cui parlo oggi, che da ampio spazio e dedica attenzione all'attuale linguaggio dei giovani e all’ incidenza che su di loro hanno i social, ma anche con excursus che arrivano a verificare quanto la stessa musica incida sul parlare dei giovani. Un’attenzione particolare è dedicata anche alla didattica dell’italiano e ad alcuni aspetti della letteratura contemporanea. Un libro tutto da leggere!

A domani, amici lettori.

Mario

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