giovedì, settembre 12, 2019

RINCARI D’AUTUNNO: PER ORA GLI AUMENTI MAGGIORI RIGUARDANO I COSTI BANCARI, LE ASSICURAZIONI, LA TELEFONIA MOBILE, LE PAY TV E LA LUCE. C’È CHI DICE, PERÒ, CHE IN PENTOLA BOLLE DELL’ALTRO…


Oristano 12 settembre 2019

Cari amici,

Che, come solitamente avviene dopo l'estate, anche in questo settembre ci sarebbero stati dei rincari non vi era certo ombra di dubbio! È il classico mese che, dopo il "caldo" relax estivo, porta il “gelo” degli aumenti. Per ora, a sentire i media, gli aumenti riguarderanno un ventaglio di spese che costeranno alle famiglie diverse centinaia di euro in più. E, visti i chiari di luna che aleggiano sulla prossima legge finanziaria, chissà cosa ci aspetta ancora! Ma vediamo insieme quello che appare già deciso.
Finite le vacanze estive gli italiani stanno lentamente tornando alla quotidianità, anche se in molti sanno già che li attende una pioggia di rincari su moltissimi servizi. La stangata d’autunno riguarda in particolare la RC auto, Le Pay TV, la telefonia mobile, i conti correnti bancari, le diverse utenze a partire dalla luce. L’indagine svolta da SosTariffe.it, che ha analizzato e comparato i costi medi delle varie spese ad agosto 2019, ha rilevato che tra i settori più colpiti dai maxi rincari ci sono quelli relativi alla telefonia mobile con un aumento del +28,07 per cento dell’Rc auto con un +14,81 per cento e degli abbonamenti alle Pay TV, che scontano aumenti pari al 7,94 per cento. 
Risultano abbastanza in salita anche i costi dei conti correnti. Nell'ultimo anno, come rivela La Stampa, i costi per i conti correnti online sono aumentati di oltre un terzo in un anno. In molti si sono affidati ai prodotti internet, per risparmiare rispetto alle classiche banche con le filiali sparse su tutto il territorio, ma ora anche sui servizi online arrivano gli aumenti delle commissioni e dei costi in generale. La spesa media nell'ultimo anno è aumentata del 32,30%, ovvero di circa 10 euro in più. 
Secondo quanto rivelato da SosTariffe.it, che ha analizzato 17 istituti bancari italiani, dai 32,72 euro di settembre 2018 si è arrivati a 43,28 euro di media. A pesare è in particolare la carta di credito, che costa fino al 76 per cento in più. Poi c'è il costo del prelievo Atm (+46 per cento), mentre scendono le commissioni per i bonifici (-30 per cento) e quelli per il prelievo allo sportello (-11 per cento). Va un po' meglio, ma non troppo, per i conti correnti tradizionali. Sempre secondo SosTariffe.it, negli ultimi 12 mesi sono stati registrati degli aumenti, anche se più contenuti. Il costo annuo per un conto sia online che allo sportello si aggira intorno ai 132 euro, in aumento del 14 per cento. Per quanto riguarda invece la connessione internet domestica, a subire più rincari saranno le coppie, con aumenti anche di 30 euro all’anno mentre famiglie e single potranno cantar vittoria su questo fronte.

C’è da rilevare, infatti, che la ‘stangata’ maggiore colpisce le coppie. È questa la categoria di consumatori più vessata dagli aumenti autunnali: la loro spesa annua media complessiva, tenuto conto dei servizi luce, gas, internet domestico, telefonia mobile, RC auto, Pay TV e conti correnti è salita infatti del 7,94 per cento, passando dai 3.803,78 euro stimati a gennaio a 4.105,66 euro. Per le famiglie l’aumento è pari al 4,29 per cento in più, da 6.225,72 euro di spesa annuale preventivata a gennaio a 6.492,86 euro di settembre. Infine il carovita si abbatte, anche se in misura minore, sui single, i quali da spendere 2.409 euro per tutti i servizi considerati, a settembre si trovano a ricalcolare il budget necessario che schizza a 2.506,54 euro (+4,05 per cento).
Unica nota positiva è l’alleggerimento delle bollette del gas. Dai calcoli fatti emerge che i single (con un fabbisogno annuo stimato di 800 metri cubi di gas) passano, come spesa, da 679 euro di gennaio a 635,85 euro di settembre, con un calo del -6,35 per cento; le coppie (con un fabbisogno annuo stimato di 1000 metri cubi), passano da una spesa media di 837 euro calcolata a gennaio ai 781,17 di settembre (spendendo il 6,67 per cento in meno). Infine la spesa gas per le famiglie. I nuclei familiari se la cavano meglio: con un fabbisogno annuo stimato di 1500 metri cubi di gas, passano da 1.231 euro stimati a gennaio, ai 1.144,39 euro di settembre, con un risparmio pari al 7,04 per cento.
Cari amici, la vita quotidiana di milioni di famiglie sta diventando sempre più difficile e “quadrare il bilancio familiare” sta diventando sempre più arduo. Di recente si è formato il nuovo Governo, che, tra delusioni e speranze parte con la “teorica” intenzione di migliorare la vita degli italiani. Conte, ormai al secondo mandato, dopo aver lasciato a casa una parte del precedente esecutivo, è ripartito con altri “compagni di viaggio”. Saranno, questi, capaci di ricreare, in particolare nel ceto medio, quella normale capacità di spesa che negli ultimi tempi è brutalmente venuta a mancare?

Se mi permettete, io ne dubito molto! Tuttavia, sono stato sempre del parere che vincitori e vinti si vedono sempre e solo alla fine della corsa. 
A domani.
Mario



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