Oristano 2 settembre 2019
Cari amici,
Che il Consorzio di
Bonifica dell’Oristanese abbia vissuto questi ultimi anni più per cercare di
risolvere i molti problemi (in gran parte economici) sul tappeto che per portare avanti il proprio compito primario, ovvero quello di risolvere le
necessità idriche dei consorziati, non è certo una novità. Ebbene, dopo una parziale
soluzione di “appianamento” dei pesanti debiti in capo all’Ente, ora è tempo che
l’Ente riprenda spedito a mettersi in marcia. Elisabetta Falchi, imprenditrice
agricola oristanese ed ex Assessore all’Agricoltura, su questo delicato
argomento ha inviato una lettera aperta, con il suo competente e doveroso
parere. Eccola.
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Consorzio di bonifica:
“Subito le elezioni e poi il piano di organizzazione variabile”.
di Elisabetta Falchi
Il dibattito nato in
questi giorni sulle prospettive del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese (nella foto l'Assessore R. all'agricoltura Gabriella Murgia, ndr) è di
particolare interesse e si sta sviluppando a conclusione di una fase
particolarmente difficile della vita dell’Ente e dell’agricoltura del nostro
territorio. Ritengo quindi doveroso intervenire, a titolo esclusivamente
personale, sentendomi doppiamente parte in causa: prima di tutto come ex
assessore regionale dell’Agricoltura che ha voluto e iniziato a realizzare il
percorso di appianamento dei gravosi debiti del Consorzio di Bonifica, grazie al
lavoro del commissario Andrea Abis, poi come imprenditrice agricola di un
territorio dalle grandi potenzialità.
La mia posizione, che poi articolerò più nel dettaglio, è così riassumibile: procediamo senza indugi verso le elezioni della nuova amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese perché, dopo il lungo e faticoso percorso di risanamento avviato negli anni scorsi che ha portato fuori il Consorzio da una situazione debitoria che stava diventando insostenibile, i tempi sono maturi per entrare in nuova fase.
Come già ricordato,
durante il mio mandato di assessore è stato avviato il faticoso risanamento
dell’Ente, che ha comportato scelte difficili e impopolari ma necessarie visti
i numeri del bilancio dell’Ente: circa 12 milioni di € di disavanzo tecnico,
con circa 16 milioni € di crediti di dubbia esigibilità e un livello quasi
costante di indebitamento verso la banca tesoriera pari a 16 milioni di € che
costavano annualmente all’ente quasi 1 milione di € di interessi passivi.
Tale percorso si è reso
possibile attraverso l’approvazione della L.R. 31/2016 in Consiglio Regionale
che ne ha costituito le basi di legittimità̀ e l’importante contributo
straordinario garantito dalla Regione al Consorzio di Bonifica dell’Oristanese.
Ma soprattutto grazie al sacrificio delle imprese agricole che si sono fatte
carico del debito, con la prospettiva che, una volta normalizzata la
situazione, i ruoli sarebbero diminuiti.
Ora che le principali
criticità sono state risolte, è necessario procedere alla elaborazione di un
progetto di rilancio che il nostro Ente di bonifica attende da anni.
È quindi in questa ottica
che il POV, un documento strategico di grande importanza per l’ammodernamento e
l’efficienza del Consorzio, va costruito sulla base di una attenta analisi e
soprattutto in funzione della visione complessiva e del ruolo e compiti che
l’amministrazione che si insedierà vorrà attribuire all’Ente. Pertanto ritengo
corretta e condivisibile la posizione espressa dalla Confagricoltura Oristano
che il POV andasse messo a punto dopo l’insediamento della nuova
amministrazione con le elezioni di dicembre, e comunque seguendo un iter di
giusta concertazione oltre che con i sindacati dei lavoratori anche con le
organizzazioni di categoria agricole.
Invece le tempistiche
scelte per l’approvazione del POV da parte del commissario Ghisu sono state
assolutamente non opportune. Un documento programmatico così strategico non può
diventare un mero atto di propaganda, approvato a pochi giorni dalla scadenza
di mandato solo per potersi attribuire il merito di averlo varato. Non sono
stati fatti quegli approfondimenti che più volte le rappresentanze agricole
hanno richiesto. Quegli stessi chiarimenti sui contenuti della norma regionale
che dispone le stabilizzazioni, sono ritenuti oggi necessari dai sindacati dei
lavoratori, come è emerso anche dal dibattito in corso.
Inoltre, fatto ancora più
grave è che la determina di approvazione del POV è avvenuta in barba alla più
basilare correttezza istituzionale, proprio nel momento di passaggio dalla
giunta uscente a quella attuale, quando ancora non erano insediati i nuovi
organi dirigenziali dell’assessorato.
Il risultato è ora sotto
gli occhi di tutti: il documento approvato dall’ex commissario Ghisu, in fretta
e furia, è stato impugnato dagli uffici della Regione, in particolare nella
parte che riguarda il personale addetto alle operazioni stagionali, proprio
quelle più importanti e strategiche per noi agricoltori. Abbiamo bisogno
infatti di un servizio irriguo efficiente, con personale formato e motivato che
sia messo in condizioni di lavorare al meglio e con mezzi efficienti e moderni
che possano garantire la necessaria sicurezza sul lavoro.
Al momento, dunque è di
particolare importanza avviare subito la concertazione con gli uffici
dell’Assessorato per superare i problemi e chiarire quegli aspetti della
Finanziaria del 2018 che apporta le modifiche alla legge quadro in materia di
Consorzi di Bonifica che rimangono vaghi e confusi soprattutto nella parte
relativa alla copertura finanziaria. Su questo aspetto, penso che la linea
espressa dall’attuale commissario straordinario Cristiano Carrus sia positiva e
condivisibile.
È altresì positiva la sua
posizione sui ruoli, improntata a rigore ma disponibilità: le imprese
oristanesi, in questi anni, si sono fatte carico di grandi sacrifici per
l’appianamento dei conti ed è giusto tenerne conto e lasciare la porta aperta a
chiunque voglia mettersi in regola.
Il mio personale invito
al commissario Carrus è, una volta compiute le proprie valutazioni sul Piano al
momento parzialmente bocciato dagli uffici regionali, quello di aprire un
tavolo di confronto con le associazioni di categoria e tutti i rappresentanti
del tessuto agricolo dell’Oristanese, per condurre l’assemblea dei consorziati
alle elezioni in modo poi da poter giungere a una nuova approvazione e
attuazione del POV.
attuazione del POV.
Ora, con il percorso di
risanamento che sta arrivando a conclusione – reso evidente anche dalla
riduzione dei ruoli irrigui resi noti dal Commissario Carrus, per anni
auspicato dai consorziati – deve essere obiettivo comune quello di fare il
salto di qualità produttivo ed economico, perché il territorio ha tutte le
caratteristiche per crescere e giocare un ruolo di primissimo piano
nell’agricoltura sarda.
Noi agricoltori
dell’Oristanese vogliamo un Consorzio che sia finalmente moderno e efficiente,
che garantisca l’irrigazione dell’acqua per i campi a prezzi sostenibili e
compatibili con la redditività sempre più bassa delle principali colture
diffuse nel nostro comprensorio e contemporaneamente dia anche garanzie
occupazionali a quei dipendenti, che pur lavorando in questi anni in condizioni
di grande incertezza, hanno maturato una professionalità che è una risorsa del
territorio.
L’azione del “nuovo”
Consorzio diventa così strategica, soprattutto se sarà in grado di articolare
progetti di crescita sostenibile, anche e soprattutto sotto il profilo
economico. Un Consorzio di bonifica, lo vediamo con tanti esempi in Italia, può
diventare uno strumento di sviluppo del territorio se alla base c’è un progetto
che poi si traduce in accordi con la Regione e i Comuni per la gestione
idrogeologica del territorio, che possa di diventare punto di riferimento per
gli operatori del territorio anche per l’utilizzo delle nuove tecniche di
agricoltura di precisione, che possa operare con attrezzature e macchine
moderne, che abbia la possibilità – intercettando le risorse a disposizione del
Piano irriguo nazionale, cosa purtroppo finora non avvenuta – di avviare una
manutenzione straordinaria delle reti consortili con l’obiettivo di ottenere
una riduzione delle perdite di acqua e dei consumi e, contemporaneamente,
rendere più semplici e rapide le operazioni irrigue per le imprese.
Con questi auspici, da
dicembre speriamo di iniziare a scrivere un nuovo e positivo capitolo per
l’agricoltura del nostro territorio.
Lunedì, 26 agosto 2019
Elisabetta Falchi
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Grazie dell’attenzione,
amici. A domani.
Mario
La sede del Consorzio ad Oristano
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