Oristano 4 Settembre 2019
Cari amici,
I primi lavori sono già
cominciati: ad esempio è già nella fase finale di realizzazione l'aeroporto di
Neom Bay. Una volta terminate tutte le costruzioni, la città dovrebbe occupare
uno spazio enorme, pari, per esempio, allo Stato del Massachusetts. Il suo Le previsioni sono, considerata anche la sua ubicazione (Neom è abbastanza vicina al mare), che diventerà un importantissimo Hub
internazionale. Intorno a Neom sorgeranno infatti numerosi centri di produzione, specializzati in
settori della tecnologia moderna, come robotica e biotech; visto il
considerevole budget, previsto in molti miliardi di dollari, è indubbio che prenderà
corpo uno dei più importanti poli abitativi, industriali e tecnologici del
pianeta.
Amici, viviamo nel Terzo
Millennio, un periodo in cui il mondo si prepara a dare un volto nuovo alle
città del futuro, ipotizzate totalmente tecnologiche e ben diverse da quelle
del passato; l’Arabia Saudita, coi suoi petrodollari, potrebbe essere in grado realizzare
un grande record: la realizzazione di una smart city immensa,
difficilmente imitabile in tempi brevi. Un primato che l’Arabia aggiungerebbe
ai molti altri già ottenuti nella costruzione di opere faraoniche, come piste da
sci nel deserto, centri commerciali enormi e mezzi di trasporto futuristici. Si,
Neom sarà la prima, vera, città futuristica del mondo, che dovrebbe sorgere nella
Provincia di Tabuk, al confine tra Giordania ed Egitto, in prossimità del Mar Rosso.
Questa immensa Smart City,
stando ai progetti, sarà qualcosa di mai visto prima d’ora e coinvolgerà le
migliori menti pensanti del mondo, dagli architetti ai tecnici specializzati. A
chi si domanda perché questa sfida alla realizzazione di una fantastica città
del futuro sia stata lanciata proprio dagli arabi, si può certamente rispondere
che, in definitiva, è per loro il modo migliore per investire le attuali
immense risorse guadagnate col petrolio; tanti petrodollari da impiegare in modo
produttivo, in previsione del cambio di rotta dello sviluppo economico ed
energetico, che vedrà il petrolio sempre meno protagonista. Un modo, insomma,
per continuare a garantirsi un predominio economico anche dopo che le risorse
petrolifere saranno arrivate al capolinea.
Certamente una sfida
titanica, quella lanciata dagli sceicchi, considerata l’ubicazione dell’immensa
città del futuro. La fantastica smart city nascerebbe in una zona che presenta
un clima desertico, non certo favorevole per una vita comoda. Le aziende USA
McKinsey e Boston Consulting, infatti, starebbero progettando, tra l’altro, la
realizzazione di nuvole artificiali in grado di entrare in funzione in caso di
necessità, iniziando a modificare il clima. Pensate che il fantasioso, ricco principe
arabo e i suoi innumerevoli collaboratori avrebbero in previsione addirittura la costruzione di una luna artificiale, da attivare tramite l’utilizzo di una flotta di droni!
La città sarebbe una
Smart City davvero totale. A Neom tutto si muoverebbe utilizzando i più
sofisticati sistemi elettronici in ogni campo; il sistema di sorveglianza, ad
esempio, sarà qualcosa di avveniristico, con droni e telecamere (con
riconoscimento facciale) sparse dappertutto. Numerosi poi i robot, che
entreranno in servizio per lo svolgimento di moltissime attività, dalle
faccende domestiche all’intrattenimento. Un altro particolare risvolto importante sarà quello
della movimentazione delle persone. L’ingresso e l’uscita dalla città sarà possibile
solo per via aerea (ci sarà un immenso aeroporto) e navale: è in costruzione un immenso
porto sul Mar Rosso.
Poiché il
principe-nababbo non vede di buon occhio le autovetture, la città adotterà un unico
sistema di trasporto: saranno disponibili solo "auto volanti", che costituiranno gli unici mezzi personali disponibili. Di conseguenza il modernissimo centro urbano risulterà privo
di marciapiedi, di autostrade e dei soliti autoveicoli. Lo sceicco Bin Salman, nello
spiegare ai cronisti le caratteristiche di Neom, ha detto: “Neom si
baserà su nove settori di investimento specializzati e condizioni di vita che
guideranno il futuro della civiltà umana: energia e acqua, mobilità,
biotecnologia, cibo, tecnologia e scienze digitali, produzione avanzata, media
e intrattenimento con vivibilità come base; Neom attirerà investimenti e
partenariati sia pubblici che privati”.
Il progetto di questa avveniristica
città del futuro ha iniziato a prendere corpo nel 2017, ma solo ora è entrata
nella fase operativa. Secondo il Wall Street Journal, che ha fornito ampi
dettagli sull’operazione Neom, per la sua realizzazione la monarchia saudita ha già iniziato a coinvolgere le sicure competenze della tecnologia occidentale, dagli uomini
ai mezzi. L’immensa, moderna tecnologia di cui la città sarà dotata, verrà
alimentata interamente da fonti energetiche rinnovabili; inoltre la connessione
internet sarà libera per tutti e ultra veloce in tutte le strutture della città
e della zona.
Cari amici, il progetto
Neom, che fa parte del faraonico piano “Vision 2030”, in realtà è un’iniziativa che
intende cambiare il volto dell’economia saudita, oggi ancora petrolio-dipendente, creando moderni posti di lavoro nel settore privato e snellendo la
burocrazia. Secondo il principe saudita l’intero territorio di Neom dovrebbe
diventare zona franca, con una sua particolare tassazione, una legislazione ad
hoc sul lavoro e un sistema giudiziario autonomo. Inizialmente la guida del
progetto Neom è stata affidata a un top manager occidentale, Klaus Kleinfeld,
ex amministratore delegato di Siemens.
Credetemi, personalmente per ora sono abbastanza
scettico, anche se la mia curiosità mi spinge a dire: chissà, nel mondo mai dire mai, e...se son rose, fioriranno!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento