Oristano 23 settembre 2019
Cari amici,
È indubbio che il sonno
sia un elemento indispensabile alla vita di ogni essere vivente. I numerosi
studi effettuati hanno confermato quanto sia importante dormire, e, soprattutto, nel modo giusto e nella giusta quantità di ore. Eppure il problema appare ai
più “secondario”, rispetto agli altri problemi collegati per avere una vita
sana, come un’alimentazione corretta, fare il giusto esercizio fisico, tenere
sotto controllo lo stress e così via; quanti, in realtà, sono consapevoli del
ruolo centrale e indispensabile che ha il sonno per la salute del corpo e della mente?
Il ruolo fondamentale del
sonno è quello di garantire, ripristinandolo, un adeguato tono energetico al
nostro corpo, oltre che di migliorare le nostre capacità mentali. Proprio per
questa ragione è necessario dormire in modo corretto, se vogliamo che vengano
espressi tutti i suoi effetti positivi sia sulle cellule del nostro corpo
fisico che nello sviluppo della nostra attività mentale. Un recente studio
condotto dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e
pubblicato su Biological Psychiatry ha rilevato una maggior incidenza di
infiammazione cellulare nelle persone che non solo soffrono di insonnia, ma
anche in coloro che dormono sia troppo che troppo poco.
Dormire bene, dunque,
significa anche dormire le ore giuste, perché dormire troppo fa male quanto
dormire poco! Lo dimostrano recenti ricerche che puntano il dito sui rischi
legati a un sonno che, ogni notte, duri più di 9 ore. La salute ne risente, e il
primo organo a rischio è il cervello; stando a una ricerca della Scuola di
Medicina di Boston, esso può andare incontro a malattie come l’Alzheimer; e non
è tutto. Dormire troppo fa male anche al cuore: uno studio condotto
dall’Università di Philadelphia dimostra che provoca un aumento della proteina
C reattiva, spia di uno stato infiammatorio cronico che alza i rischi di
formazione delle placche arteriosclerotiche. Secondo una metanalisi del British
Medical Journal, infatti, l’over sleeping è un marker di aumentato rischio di
incorrere in incidenti cardiovascolari.
«Niente a che
vedere con una lunga dormita occasionale nel weekend: lo strappo alla regola è
ok», sottolinea Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro
di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano. «Nessun
allarme anche se, da sempre, si è soliti dormire 9-10 ore, perché si fa parte
della categoria dei lungo domitori che, per natura, hanno bisogno di una dose
extra di sonno. I veri rischi si corrono quando l’over sleeping compare
improvvisamente e poi diventa norma».
Anche dormire troppo poco
risulta poco salutare, in quanto anche l’insufficienza di sonno può aumentare
il rischio di infarto. Gli studiosi del Colorado hanno analizzato per ben sette
anni le informazioni di circa 461 mila persone, tra i 40 e i 69 anni. Dai dati
è emerso che chi dormiva meno di 6 ore a notte aveva il 20 per cento in più di
probabilità di avere un infarto mentre chi dormiva più di 9 ore ne aveva il 34
per cento. «Questo studio fornisce alcune delle prove più valide che la
durata del sonno è un fattore chiave quando si tratta di salute del cuore e che
questo è valido per tutti», ha dichiarato la dottoressa Celine Vetter.
L’ideale sarebbe riposare
tra le 7 e le 8 ore per notte, e in questo modo ne trarrebbero benefici per il
cuore anche coloro che presentano predisposizioni genetiche alla patologia. «È
un po' un messaggio di speranza il fatto che, indipendentemente da quale sia il
rischio ereditario di infarto, dormire una quantità giusta di ore possa ridurre
quel rischio, proprio come seguire una dieta sana, non fumare e altri
comportamenti sani», hanno puntualizzato gli autori. I risultati completi
sono stati pubblicati nel Journal of American College of Cardiology.
Tornando sull’over sleeping,
c’è da dire che l’eccesso del numero di ore di sonno può essere anche una spia
della depressione: questo disturbo dell’umore manda a terra le energie e la
forza vitale, inducendo un maggior bisogno di riposo. Non solo: se si è
depressi, stare a lungo sotto le coperte diventa una sorta di via di fuga dalla
realtà, tanto che il letto diventa un “rifugio”.
Quanto, invece, ai
favorevoli o contrari al “riposino (pisolino) pomeridiano”, è accertato
che fa bene, alla faccia di chi invece si dichiara contrario a rilassarsi anche
per poco tempo dopo aver mangiato. A dirlo è una ricerca condotta dall'ospedale
universitario di Losanna, coordinata da Nadine Häusler, pubblicata sulla
rivista scientifica Heart. Gli studiosi hanno preso in esame 3,462 soggetti
abitanti nella città svizzera, di età compresa tra i 35 e i 75 anni. In media i
partecipanti sono stati seguiti per cinque anni dopo un primo controllo,
eseguito dopo circa tre anni dall'inserimento nella ricerca.
Cari amici, le giuste ore
di sonno sono sicuramente un qualcosa che non dovremmo mai trascurare. Certo,
ogni individuo ha la sua “giusta dose” di riposo necessario, anche all’interno
di quelle regole prima dette. Allora evitiamo gli stravizi, le troppe ore di
perdita di sonno o le troppe ore a letto; a lungo andare “lo strappo” potremmo
pagarlo molto caro!
A domani.
Mario
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