Oristano
21 Maggio 2017
Cari amici,
Voglio fare una
premessa al post di oggi, nel quale voglio parlare con Voi della “rivoluzione” che è avvenuta nel settore
delle rapine bancarie: quegli assalti armati che con fucili e pistole i
malviventi mettevano in atto con grande pericolosità per l’incolumità fisica
delle persone presenti, impiegati e/o clienti. Sono stato per una vita intera
un “bancario”. Durante la mia lunga carriera, in particolare da direttore di
struttura, sono stato oggetto di rapina 2 volte: una a Fonni e una a Cabras.
Lascio immaginare a
Voi, lo stato d’animo in cui si trova chi, subendo una rapina, è tenuto, magari
in misura differente, a garantire nel modo migliore la salvaguardia del denaro
della banca, della sicurezza del personale e ovviamente della propria. Sinceramente,
ormai a distanza di parecchio tempo, posso dirvi che la prima rapina la si
subisce con meno traumi: la prima volta è anche ricca di curiosità, che sotto
certi aspetti fa passare in secondo piano la pericolosità della situazione; la
seconda, invece, viene vissuta in maniera ben più traumatica: memore della
prima, il rischio che si corre ti attanaglia senza distrazioni, facendoti
sembrare i pochi minuti della rapina, come un tempo lunghissimo, che sembra
durare un’eternità.
Acqua passata, però: oggi gli
assalti armati sono in netta diminuzione, in quanto le rapine, quelle classiche che iniziavano in stile far west con il classico “mani in alto, questa è una rapina”,
sono state sostituite dagli assalti informatici, che avvengono via Web, molto meno traumatici, e soprattutto concretamente ben più consistenti. Con il progredire delle nuove tecnologie e l’introduzione
della gestione finanziaria bancaria attraverso il web, è il
cybercrime ad avanzare continuamente, tanto che il furto di denaro via computer negli ultimi 10 anni è più che
quintuplicato. Il motivo principale sta nel fatto che Internet ha ormai da tempo, bancariamente parlando, sostituito
largamente l’utilizzo dello sportello bancario fisico, dando ai clienti la possibilità di operare attraverso il collegamento via
computer.
Si, l'innovazione
digitale sta trasformando profondamente anche la gestione bancaria, e di conseguenza
anche la malavita ha dovuto cambiare strategia circa il modo migliore per sottrarre denaro.
Da un rapporto pubblicato dal Centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine dell'ABI (l’Associazione Bancaria Italiana) è emerso che negli ultimi anni le rapine in banca hanno avuto un calo notevole: nel 2007 se ne contavano ancora 2.972 all'anno, mentre nel 2016 erano scese a 360. A ripercorrere statisticamente questo segmento, ci basti ricordare che nel 1991 le rapine ammontavano a 9.400! Eppure il furto dei denari depositati in banca non solo è diminuito ma addirittura aumentato: sono solo cambiati i sistemi per sottrarre i soldi, direttamente dai conti correnti, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Da un rapporto pubblicato dal Centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine dell'ABI (l’Associazione Bancaria Italiana) è emerso che negli ultimi anni le rapine in banca hanno avuto un calo notevole: nel 2007 se ne contavano ancora 2.972 all'anno, mentre nel 2016 erano scese a 360. A ripercorrere statisticamente questo segmento, ci basti ricordare che nel 1991 le rapine ammontavano a 9.400! Eppure il furto dei denari depositati in banca non solo è diminuito ma addirittura aumentato: sono solo cambiati i sistemi per sottrarre i soldi, direttamente dai conti correnti, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Che l’avanzare della
tecnologia informatica avrebbe aguzzato la mente criminale dei ladri era prevedibile, e il risultato lo tocchiamo con mano tutti i giorni, visto l’aumento notevole delle truffe perpetrate
via web. Non meravigli, dunque, il fatto che le “rapine fisiche”, gli assalti a
mano armata agli sportelli bancari, siano drasticamente diminuiti, perché ampiamente
compensati dal moderno modo di sottrarre denaro con meno rischi.
Il cybercrime è in forte aumento in tutto il mondo. Dai dati che provengono dagli USA, nel sistema bancario americano risultano sottratti per via informatica miliardi di dollari. Secondo l’Associazione delle banche Usa, il bottino delle rapine digitali registrate nel solo 2010, ammonta a oltre 2 miliardi di dollari.
Il cybercrime è in forte aumento in tutto il mondo. Dai dati che provengono dagli USA, nel sistema bancario americano risultano sottratti per via informatica miliardi di dollari. Secondo l’Associazione delle banche Usa, il bottino delle rapine digitali registrate nel solo 2010, ammonta a oltre 2 miliardi di dollari.
Appare praticamente tramontata,
dunque, l’era delle bande con mitra, pistole e cappucci, con il palo alla porta e
l’autista che aspetta fuori pronto a sgommare via. Bonnie and Clyde sono
sempre più figure romantiche, da ricordare alle generazioni future. Oggi è
attiva, invece una nuova generazione di criminali, più giovani e acculturati,
che hanno scoperto che, con le transazioni bancarie che si sono trasferite in
gran parte online, è molto meno pericoloso e anche assai più conveniente “sottrarre
danaro” in maniera soft, senza pericoli fisici; in sintesi rapinare le banche
elettronicamente, stando comodamente seduti in casa propria, con buona
possibilità di non essere scoperti, significa, davvero, fare i rapinatori con 'i guanti bianchi'.
Cari amici, la gestione
digitale delle risorse finanziarie bancarie, se da un lato ha reso più snello il rapporto banca/cliente, ha anche affinato sia la mentalità che le armi di chi pratica il mestiere di rapinatore.
Dal rapporto Clusit 2017 sulla sicurezza informatica, è emerso che le banche sono il terzo settore più colpito dal cybercrime con un aumento degli attacchi, nell’ultimo periodo esaminato, del 64%. Prima di chiudere Vi confesso una cosa, che non è certo un consiglio a rifiutare le nuove tecnologie, ma solo un piccolo accorgimento che potrebbe far correre meno rischi. Quando sono andato in pensione, pur avendone la possibilità non ho mai voluto gestire il conto corrente dal mio computer. Sarà perché sono un uomo della vecchia generazione (non certo un nativo digitale), ma ho sempre avuto un certo timore a operare – via computer – da casa mia per effettuare le mie operazioni bancarie. Qando posso faccio una passeggiata, mi reco in banca e faccio le operazioni allo sportello; ho l'occasione in questo modo di salutare i colleghi e i clienti di una volta, mantenendo così anche i rapporti sociali.
Dal rapporto Clusit 2017 sulla sicurezza informatica, è emerso che le banche sono il terzo settore più colpito dal cybercrime con un aumento degli attacchi, nell’ultimo periodo esaminato, del 64%. Prima di chiudere Vi confesso una cosa, che non è certo un consiglio a rifiutare le nuove tecnologie, ma solo un piccolo accorgimento che potrebbe far correre meno rischi. Quando sono andato in pensione, pur avendone la possibilità non ho mai voluto gestire il conto corrente dal mio computer. Sarà perché sono un uomo della vecchia generazione (non certo un nativo digitale), ma ho sempre avuto un certo timore a operare – via computer – da casa mia per effettuare le mie operazioni bancarie. Qando posso faccio una passeggiata, mi reco in banca e faccio le operazioni allo sportello; ho l'occasione in questo modo di salutare i colleghi e i clienti di una volta, mantenendo così anche i rapporti sociali.
Pensate di me ciò che
volete…però sono fatto così! Secondo me, oggi, la concreta sicurezza informatica praticamente
non esiste. Ci basti pensare ad Assange, wikileaks, elezioni americane, e...chi più ne ha, più ne metta.
Ciao, a domani.
Mario
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