Oristano
27 Maggio 2017
Cari amici,
Che in natura ci fosse
tutto il necessario per combattere tutti i mali dell’universo non sono certo io
il primo a dirlo! Certo, è vero che l’uomo ha cercato sempre di “combinare”, di
mettere insieme sinteticamente molte delle sostanze comunque già presenti in
natura, ma “Madre Natura” nella sua grande perfezione ha certamente ancora
molto da dirci! Noi umani abbiamo solo il compito di scoprire quel vasto mondo
che ancora poco conosciamo. La mia riflessione di oggi è rivolta ad un grande problema
che da tempo angustia la sanità di tutto il mondo: la sempre più diffusa
resistenza dei batteri agli antibiotici.
Si, come sostiene la World Health Organization (l’Organizzazione
Mondiale per la Sanità), la sempre maggiore resistenza dei batteri agli
antibiotici sta diventando un problema serissimo, capace di portare alla morte
un crescente numero di persone. Giorno dopo giorno i batteri continuano a
rafforzarsi e risulta sempre più difficile combattere le infezioni causate. È un’emergenza
a livello planetario: ogni anno, a causa delle infezioni batteriche che non
rispondono ai farmaci, muoiono oltre 700 mila persone e il dato è destinato ad
aggravarsi. Si stima che nel 2050 i morti potranno essere anche 10 milioni, se
non verranno sviluppati farmaci di nuova generazione capaci di invertire la
situazione.
Qualcosa, però, sembra
spuntare all’orizzonte. Il biologo marocchino Adnane Remmal (fra i suoi studi
un dottorato in Farmacologia Molecolare a Parigi) pensa di aver trovato una buona
soluzione, sviluppando un farmaco che somma l’efficacia degli attuali antibiotici
con le proprietà mediche naturali delle piante. I suoi studi lo hanno portato
alla creazione di un farmaco, costituito dalla “combinazione” degli antibiotici
attualmente in uso con dei principi attivi di piante locali marocchine; il prodotto finale è stato un “super antibiotico rinforzato”, diventato
un’arma molto più potente per combattere, senza causare effetti collaterali, i
batteri antibiotico-resistenti.
Il nuovo preparato è un
mix che mette insieme due prodotti, il cui risultato appare più efficace sia della
terapia di soli antibiotici che della cura naturale a base di soli principi
attivi delle piante (oli essenziali). Il farmaco da Lui ideato, per ora nella
fase finale di sperimentazione clinica, potrebbe essere presto commercializzato.
Secondo il Presidente dello European Patent Office (l’ufficio europeo dei
brevetti), Benoît Battistelli, «l'innovazione di Remmal fornisce una nuova
arma nella lotta alla crescente minaccia posta dai microbi resistenti agli
antibiotici». Ora, questo mix di oli essenziali e antibiotici, protetto
dal brevetto ottenuto dallo European Patent Office nel 2014, potrebbe essere
commercializzato verso la fine di questo 2017. Adnane Remmal con questa
scoperta è stato inserito fra i finalisti dello European Inventor Award 2017 nella categoria "Paesi non aderenti allo European Patent Office".
Remmal, cercando di
dare risposte alle tante domande che gli vengono poste, paragona i batteri da
combattere come se fossero protetti da una porta chiusa a chiave: «Quando
la chiave apre la porta il batterio muore; ma se una mutazione cambia anche
leggermente la forma della serratura, la chiave non riesce più ad aprire la
porta. Ecco che il batterio diviene resistente all'antibiotico». Rafforzando
l'antibiotico con gli oli naturali, Remmal non solo apre la serratura ma
distrugge completamente la porta!
Un’idea innovativa e
rivoluzionaria la sua, un mix che in effetti risulta una vera ‘chiave speciale’,
capace di combinare le proprietà antimicrobiche di alcune piante con gli
attuali antibiotici come le penicilline, le cefalosporine e i ceppi di
Stafilococco meticillino-resistenti (MRSA), usati per le infezioni più
difficili da trattare. L'interazione crea complessi molecolari che non sono
facilmente riconosciuti dai meccanismi responsabili
dell’antibiotico-resistenza. Anche i costi di medio periodo appaiono abbastanza
contenuti.
Uno studio della Banca
Mondiale lo scorso anno ha stimato dai 300 milioni al miliardo di dollari (da
283 a 984 milioni di euro) l'impatto che i batteri antibiotico-resistenti potrebbero
comportare sulla spesa sanitaria mondiale nel 2050, continuando con il semplice
sviluppo di ulteriori farmaci sintetici. Gli antibiotici rafforzati di Remmal,
invece, usando molecole naturali che sono già state testate e approvate
nell'industria farmaceutica, risulterebbero invece molto meno costosi da
produrre e potrebbero essere di conseguenza commercializzati a prezzi
accessibili.
Cari amici, credo la
strada tracciata da Remmal col suo antibiotico rafforzato sia quella giusta e potrebbe
essere anche il primo farmaco sviluppato e prodotto fuori dai confini dei
grandi Paesi maggiormente industrializzati: il Marocco. Un passo davvero importante
per un’industria abituata a produrre generici o farmaci su licenza di famose Case
straniere. Remmal ha dato il via ad un cambiamento epocale che, rivalutando le
capacità e l’intelligenza presente nei Paesi emergenti, potrebbe anche creare nuovi
Centri di ricerca biofarmaceutica e agricola, in grado di sviluppare in futuro tecnologie
semplici e innovative, capaci anche di competere con quelle dei Paesi avanzati.
A domani.
Mario
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