Oristano
1 Maggio 2017
Cari amici,
Questo primo giorno del
mese di Maggio è giorno di festa: dedicato a festeggiare il lavoro. Cosa triste
di questi tempi, in quanto dobbiamo festeggiare qualcosa che non c’è più! Il
problema, largamente presente in tutto il mondo, in un territorio come la
nostra Sardegna ha raggiunto però livelli mai riscontrati prima e appare così
gravido di conseguenze che forse non è neppure possibile valutarle in tutte le molteplici
variabili. L’agricoltura e la pastorizia, per esempio, appaiono attività così
tremendamente in crisi da rasentare l’estinzione, senza la messa in atto di urgenti provvedimenti
che, però, sicuramente stenteranno ancora per molto ad arrivare.
In quest’ottica di
disperazione senza fine, Fortunato Ladu,
un pastore sardo di Desulo che pascola il suo gregge a Pabillonis nel
Campidano di Cagliari, avvilito ma non rassegnato nel vedere morire l’attività
dei suoi avi, ha avuto l’ardire di scrivere una lettera-appello nientemeno che
a Bill Gates, il Padre Padrone di Microsoft, che, dopo aver guadagnato con le
sue brillanti e innovative idee informatiche una vera e propria montagna di soldi (flusso che sembra
non arrestarsi mai), è stato da tempo contagiato dalla
filantropia.
La sua accorata petizione, lungi dall’essere formale e retorica, magari farcita di preziosa e colta terminologia, è apparsa invece semplice e colloquiale, con l'approccio di un "Tu" amicale; si, Fortunato dà amichevolmente del tu a Bill, come la gran parte dei sardi è abituata a fare, perchè l'amicizia è considerata il vero sale della vita. Ecco l'inicipit della lettera:
La sua accorata petizione, lungi dall’essere formale e retorica, magari farcita di preziosa e colta terminologia, è apparsa invece semplice e colloquiale, con l'approccio di un "Tu" amicale; si, Fortunato dà amichevolmente del tu a Bill, come la gran parte dei sardi è abituata a fare, perchè l'amicizia è considerata il vero sale della vita. Ecco l'inicipit della lettera:
«Buongiorno Bill, in
quest'Isola di 24mila chilometri quadrati vivono tre milioni di pecore, 700
mila capre e 200 mila mucche. Producono un latte molto pregiato dal quale si
ricavano formaggi unici al mondo. Ti va di sponsorizzare la nostra battaglia
per far sopravvivere questo sistema economico millenario?». Fortunato Ladu, lo si rileva dal contenuto, appare
ben informato sul nuovo amore di Gates, quello filantropico di ‘dare una mano’
a salvare il mondo, tanto da spingerlo a continuare nella sua richiesta in questo modo: «Vorrei che visitassi questa terra per
valutare con i tuoi occhi se vale la pena o meno di salvare un patrimonio
economico e culturale il cui valore è inestimabile per noi. A causa della crisi
del prezzo del latte migliaia di aziende si trovano in precarie condizioni
economiche, abbiamo perso le speranze di aiuti concreti perché siamo
considerati non l'asse portante dell'economia sarda, ma l'ultima ruota del
carro».
La lettera, consegnata
all’ANSA dal nostro agguerrito pastore, non è rimasta inosservata, almeno in
campo nazionale, avendo fatto parlare più di un giornale. Diversi quotidiani hanno ripreso in lungo e in largo la
notizia, commentando, ognuno a modo suo, un gesto che non aveva precedenti. A
chi, intervistandolo, gli chiedeva lumi Fortunato Ladu ha risposto: «Ho
letto molto sui trascorsi del padrone della Microsoft; Bill ha ribadito
che del 99 per cento dei soldi che guadagna non sa che farsene e li investe in
"green", gli piace la terra, e laddove ha investito ha sempre
salvaguardato le etnie locali: sono certo che se potesse seguire il lavoro di
un capraro a Seui o Perdasdefogu, resterebbe sconvolto».
Nella lettera traspare, senza dubbio alcuno,
tutto il suo amore per la Sardegna. Ecco un altro passo della sua petizione. "Il tuo intervento potrebbe catapultarci
in un mondo che apprezza i nostri prodotti e la nostra cultura, far conoscere
un territorio interno dove il cibo che si produce e si consuma ha un costo sì,
ma fa vivere le persone ben oltre la media. Per questo, se vorrai rispondere
all'appello di un popolo che non vuole morire, sappi che salvarlo
significherebbe investire il due per cento del bilancio annuale della tua
società. Affido questa lettera al web che tu come pochi altri hai reso fruibile
a tutti rendendo la vita di ognuno di noi più significativa e meno solitaria,
sperando di fare breccia".
Cari amici, non credo
che il nostro pastore, che ha avuto l’ardire di rivolgersi direttamente a Bill
Gates, sia un ingenuo o addirittura un temerario visionario, illuso di risolvere in un
colpo solo i grandi problemi dell’Isola. Sono certo invece che Ladu ha inteso lanciare un sasso nello stagno, quello
dell’indifferenza, dopo aver sperimentato che la sua Regione e il suo Paese continuano di disinteressarsi del futuro della Sardegna e del lavoro dei suoi pastori. E' in quest'ottica di sconforto e di abbandono che Egli ha voluto giocare l’ultima carta: scrivere a Mr. Microsoft nella
speranza di essere finalmente ascoltato.
Qualche giorno prima della lettera indirizzata a Bill Gates, Ladu, uomo come pochi senza timore reverenziale, aveva avuto il coraggio di scrivere e inoltrare una pepata lettera alla Presidente della Camera Laura Boldrini, rea, a suo avviso, di aver condannato l'uccisione degli agnelli per le festività Pasquali, considerando quest'atto "una pratica da abolire". In questo caso Ladu può vantare un primo successo: la settimana scorsa La Boldrini, probabilmente con l'intento di riconciliarsi con Lui, lo ha invitato ad andare a trovarla a Roma.
Qualche giorno prima della lettera indirizzata a Bill Gates, Ladu, uomo come pochi senza timore reverenziale, aveva avuto il coraggio di scrivere e inoltrare una pepata lettera alla Presidente della Camera Laura Boldrini, rea, a suo avviso, di aver condannato l'uccisione degli agnelli per le festività Pasquali, considerando quest'atto "una pratica da abolire". In questo caso Ladu può vantare un primo successo: la settimana scorsa La Boldrini, probabilmente con l'intento di riconciliarsi con Lui, lo ha invitato ad andare a trovarla a Roma.
La mia opinione, credetemi
(lo posso affermare senza timore), è che la lettera che l’agguerrito pastore di
Desulo ha affidato all’ANSA per essere recapitata a Bill Gates, l'uomo più
ricco del pianeta, sia un atto di grande coraggio; la sua richiesta è da considerarsi un vero e proprio urlo
di dolore, nella speranza di riuscire a calamitare sulla tragica situazione economica
della Sardegna (ignorata sia dalla Regione che dallo Stato), l’attenzione del
magnate.Non so quanta speranza possa esserci, ma rimane il fatto che almeno Lui ci ha provato a lottare contro l'indifferenza.
Prima di concludere voglio rendervi edotti anche Voi di un paragone che la mia mente, mentre mi accingevo a scrivere questa
riflessione, ha fatto su questo episodio. Nella mia mente è avvenuto un curioso accostamento tra la lettera di Fortunato
Ladu e la nota poesia di Giacomo Leopardi “Canto notturno di un pastore
errante dell'Asia”. Nelle poetiche
note del "canto" Leopardi interroga la luna sulla condizione umana e sul difficile governo
del gregge da parte del pastore; la luna, lontana e insensibile (un po' come i nostri Governanti),
sembra essere avulsa dalle difficoltà del pastore, dal dolore della sua
esistenza, per cui, secondo il poeta, nessuna risposta arriva a confortarlo. Le mancate risposte istituzionali al pastore di oggi somigliano tanto alle mancate risposte della luna al pastore di ieri, citato da Leopardi. Oggi la conclusione appare identica a quella di ieri evidenziata dal poeta: è tragico l'essere nati!
Chiudo questa mia
riflessione confermando pieno apprezzamento al “Canto di Fortunato Ladu a Bill Gates”, condividendone anche il
tono colloquiale utilizzato: il suo "Ciao Bill, ti va di sponsorizzare la
nostra battaglia per far sopravvivere un sistema economico millenario? Il tuo
intervento potrebbe catapultarci in un mondo che apprezza i nostro prodotti e
la nostra cultura", è qualcosa di veramente positivo, un messaggio di speranza nei confronti della propria terra che merita rispetto
e che denota un amore per la Sardegna e le sue tradizioni da vero figlio di
una terra splendida, ma da secoli dominata e abbandonata!
Credo che tutti dovremmo lottare per migliorare la nostra Sardegna, per "superare" un passato di abbandono, per evitare di continuare a pensare, ancora oggi, che sia tragico esserci nati!
Grazie amici, a domani.
Mario
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