Corteggiamento tra specie (umana e robotica)
Oristano
15 Maggio 2017
Cari amici,
Lo so, amici, che l’argomento
di oggi può sembrare alla gran parte di Voi una di quelle bufale grandiose che
da tempo circolano nel Web, ma vista la fonte da cui la notizia proviene credo
che una certa base di credibilità la notizia possa averla. “Nel 2050 sarà legale sposarsi
con un robot; del resto, sarebbero i compagni migliori”. Questa l’incredibile
affermazione fatta nel corso della conferenza 'Love and Sex with Robot', tenutasi alla Goldsmith University di Londra, da David Levy, uno dei massimi esperti al mondo di intelligenza
artificiale, che già nel 2007 aveva scritto un libro intitolato proprio 'Love
and sex with robot'.
Lo stupore dei presenti
è stato particolarmente grande, in quanto la predizione non poteva che
spaventare, e molti, anche tra gli scienziati, apparivano preoccupati dall’evoluzione
sempre più avanzata dell'intelligenza artificiale. La rivista Quarz nel
riportare la notizia ha paragonato il possibile futuro legame tra l’uomo e la
macchina con il contenuto delle serie TV West World, film che descrivono
avventure romantiche tra uomini e robot, al punto da portare a rendere legale e
'ufficializzare' l’incredibile connubio uomo-macchina con un legame vero, cioè col matrimonio.
"La
società si evolve", sostengono con forza gli scienziati.
"Può
sembrare scandaloso perché è solo tra 35 anni - conferma Adrian Cheok, esperto della City
University di Londra -, ma 35 anni fa anche i matrimoni omosessuali erano considerati
oltraggiosi, e fino agli anni '70 alcuni Stati non permettevano a persone
bianche e di colore di sposarsi. La società progredisce e si evolve molto
rapidamente". Ha poi aggiunto Cheok: "Le persone pensano che
chiunque si sposi sia innamorato, ma in molti casi non è così. Molti matrimoni
umani non sono felici, e, confrontato un pessimo matrimonio con un uomo, uno
con un robot sarebbe meglio".
Non è certo facile
assimilare un concetto di questo tipo, considerato che anche i precedenti,
dirompenti cambiamenti, che hanno consentito prima le unioni tra bianchi e neri
e poi quelle tra umani dello stesso sesso, sono stati alquanto travagliati. A
detta di molti il matrimonio "dovrebbe
essere ben altro". Si, se anche il matrimonio tra uomini e robot fosse
in futuro considerato come un elemento indicatore dei tempi che cambiano, certi
stravolgimenti mettono in moto trasformazioni epocali, capaci di rivoluzionare molti
dei concetti attuali di vita comunitaria che sopravvivono da millenni.
Oggi un legame
importante come il matrimonio è considerato "un
negozio giuridico fra due persone (poco importa se con riti civili, religiosi o
quant’altro) che di norma viene celebrato attraverso una cerimonia pubblica tra
persone consenzienti”. Applicare questo concetto ad un’unione tra esseri
biologici e macchine (costituite da parti meccaniche e software) appare
praticamente impossibile. Le macchine, per quanto evolute possano essere, resteranno
sempre prive di una coscienza propria, incapaci di mettere in piedi un negozio
giuridico. A chi sostiene che le macchine, in un futuro magari non troppo
lontano, potrebbero anche ‘divenire consapevoli della natura del loro lavoro’, diventare
insomma esseri pensanti, ovvero degli umanoidi, rimarrebbero sempre e comunque una
replica intelligente, e altamente funzionale, dell'intelligenza umana.
C’è però chi sostiene
che l’avanzare della tecnologia sta per far fare alle macchine un salto
evolutivo mai conosciuto prima. L’astrofisico inglese Stephen Hawking si dice addirittura preoccupato da tale
possibilità. Qualche mese fa, nel corso di una conferenza a Tenerife, ha
indicato nella stupidità dell’uomo, nell’inquinamento e nell’intelligenza
artificiale i tre più grandi pericoli che minacciano la nostra sopravvivenza,
confessando di non farsi illusioni sul fatto che le cose possano migliorare. Superando
il tema della stupidità umana (che lo scienziato sostiene essere sotto gli
occhi di tutti), Hawking spiega che dobbiamo guardarci dai progressi
dell’intelligenza artificiale: potremmo presto scoprire che i robot sono meno
amichevoli di come sembrano. I benefici che derivano dall’intelligenza
artificiale sono inferiori ai danni potenziali: "Quando le macchine
supereranno la fase critica e cominceranno a essere capaci di evolversi da
sole, non potremo prevedere se i loro obiettivi saranno uguali ai nostri".
Il pericolo paventato
da Hawking ha contagiato già tanti: studiosi e non. L'allarme dell'astrofisico
è condiviso anche da Elon Musk (creatore di PayPal, Space X e Tesla), Bill
Gates (fondatore di Microsoft) e Ray Kurzweil (inventore, informatico, futurologo
e saggista).
E' nella convinzione di tutti che le macchine intelligenti possano
un giorno diventare consapevoli della propria esistenza tanto da entrare in
conflitto con l'uomo. "Non avete idea di quanto rapidi siano
i progressi in questo campo", ha sostenuto Bill Gates, che ritiene
che tutti dovrebbero preoccuparsi del proprio futuro e della possibile salita
al potere delle macchine. Secondo Kurzweil
l’evoluzione sta diventando così rapida che “entro il 2029 i computer avranno
le stesse caratteristiche emotive ed intellettuali degli esseri umani",
e fermarli sarà impossibile; "Non si può fermare il progresso – conclude nella
sua analisi - e ogni tentativo di farlo ritarderà lo sviluppo delle tecnologie
buone più di quelle pericolose".
In conclusione, cari
amici, nel 2050 i robot potrebbero davvero aver sviluppato una coscienza non
dissimile da quella umana e, chi decidesse di sposarsi con uno di loro,
potrebbe davvero finire dalla padella nella brace. A dare ascolto agli addetti
ai lavori, nulla, a quel punto, impedirebbe infatti ad un essere robotico,
ormai “capace di intendere e di volere”, quindi in possesso in quanto tale di
diritti e doveri, di poter chiedere una separazione legale, magari con costoso addebito…all’essere
umano! Solo fantasia? Io personalmente credo che il pericolo sia reale.
Cari
amici, questo è un futuro che davvero mi fa paura e…non poco! Vuoi vedere che
la civiltà delle macchine farà scomparire quella umana?
A domani.
Mario
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