Oristano 5 OTTOBRE 2023
Cari amici,
Con gli stressanti ritmi
della vita moderna capita un po’ a tutti di sentirsi stanchi e spossati. L’uomo attivo, che ha sempre lavorato, conosce bene la stanchezza, tant’è vero che ne parla
anche la Bibbia, confermando che anche Dio al settimo giorno si riposò! C’è,
però, stanchezza e stanchezza, perché i ritmi forsennati della quotidianità,
uniti magari a qualche avvenimento spiacevole, portano proprio all’esaurimento
delle nostre forze. Nella norma spesso basta una certa dose di riposo e tutto
torna poi alla normalità, ma ci sono eccezioni che vanno valutate caso per caso.
Si, a volte, nonostante il riposo, la
stanchezza non passa può essere un campanello d’allarme, nel senso che ci troviamo di fronte ad uno stato
di salute più serio, come ad esempio la depressione. Quand’è, amici, che la
stanchezza non può essere ritenuta “normale”? Quando non si placa col riposo,
quando la stanchezza dura settimane e mesi, accompagnata tra l’altro da
mancanza di motivazione, scarso interesse per le attività che un tempo
piacevano, oltre ad un umore basso persistente e a cambiamenti nell'appetito e
nel sonno; ciò significa che il soggetto sta per entrare o è già entrato in uno stato
depressivo.
Ebbene, c’è da dire che la
stanchezza accompagnata da stati depressivi non si manifesta mai da sola: essa
è accompagnata da un sonno che non ristora (ci si sveglia sempre esausti), ci
si sente scarichi, non motivati ad operare proficuamente durante la giornata e
si fa una fatica tremenda a svolgere anche le più semplici attività. Il tutto accompagnato,
spesso, da pericolosi effetti fisici, come mancanza di energia, apatia e mancanza
di concentrazione. Seppure chi ne soffre non cerca (o non è in grado) di capire
lucidamente la situazione, è necessario trovare rimedio.
Il primo consiglio,
dicono gli esperti, è quello di evitare di andare nel panico. Non è
assolutamente necessario accontentarsi del primo consulto medico per stanchezza
depressiva, ricorrendo tout court ai farmaci. Questi vanno utilizzati solo se
un serio specialista li ritiene necessari. Quello, invece, che è necessario
fare è provare a capire se ci sono concrete motivazioni che hanno creato la
depressione, come ad esempio la rottura di una relazione, la perdita del
lavoro, un lutto, traumi fisici o quant’altro.
Purtroppo il soggetto
stanco e depresso è refrattario a consultare un serio specialista,
accontentandosi spesso di fare autodiagnosi su Internet, cosa che può solo
peggiorare la situazione. Se non si
riesce a superare la situazione da soli, è fondamentale prima di tutto parlarne
con i propri cari e poi rivolgersi a un serio specialista che saprà dare tutto
il supporto e l'aiuto necessario. Ecco quali possono essere le possibili strategie,
suggerite dalla letteratura internazionale, circa le “buone abitudini” che
possono essere messe in atto per aiutare a superare i particolari periodi di
stanchezza e mancanza di energia che hanno poi portato alla depressione.
1.Fare esercizio
fisico: è stato dimostrato che l'attività fisica regolare può aumentare i
livelli di energia e migliorare l'umore. Anche il semplice camminare per
periodi prolungati (e all'aria aperta) ha mostrato ottimi risultati in vari
studi del settore. 2.Avere un'alimentazione equilibrata: una dieta ricca
di cibi nutrienti come la frutta, la verdura, la frutta secca e i cereali
integrali ha mostrato di migliorare sia la salute fisica che quella mentale. Evitare
gli zuccheri e l'eccesso in generale è un'ottima regola.
3.La meditazione:
diversi studi hanno dimostrato come la meditazione (in particolare mindfulness)
migliora la plasticità cerebrale, aiuta a concentrare l'attenzione e a calmare
il sistema nervoso creando uno stato di profondo rilassamento. Consiglio a
tutti di iniziare una pratica di mindfulness per i tanti benefici che comporta.
4.Prendersi momenti di pausa: se i sintomi di stanchezza impediscono di
lavorare o portare a termine compiti specifici, è necessario lasciar loro
spazio. Prendersi del tempo per "staccare" e avere spazio per sé
stessi è fondamentale.
5.Monitorare e
migliorare la qualità del sonno: molte ricerche hanno sottolineato
l'importanza di dormire almeno 7 ore a notte. Il mio consiglio è quello di
cercare di andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, evitare lo
smartphone almeno 2-3 ore prima di dormire ed esporsi alla luce solare esterna
dopo essersi svegliati, così da regolare i ritmi circadiani. 6.Scrivere su
un diario: registrare i propri pensieri e le proprie emozioni su carta,
sullo smartphone o computer può aiutare ad elaborare i propri vissuti.
Cari amici, il disturbo
depressivo va affrontato quanto prima, in quanto è in grado di distruggere sia le
relazioni personali che lavorative, poiché una persona depressa, solitamente,
non riesce più a provare interesse per il contesto sociale in cui è inserita. Come
conseguenza questa persona si isola, e, oltre che chiudersi in sé stessa, si
allontana volutamente sia dai familiari che dagli amici. In realtà non perde le
persone che la circondano, ma perde se stessa!
A domani.
Mario
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