martedì, ottobre 17, 2023

NUOVO ALLARME SPECIE ALIENE: IN ITALIA È ARRIVATA E SI STA DIFFONDENDO LA PERICOLOSA “SOLENOPSIS INVICTA”, COMUNEMENTE CHIAMATA FORMICA GUERRIERA O FORMICA DI FUOCO.


Oristano 17 ottobre 2023

Cari amici,

Continua nel mondo l’invasione delle specie aliene, che, trapiantate in territori dove mancano i nemici naturali, sono in grado di creare danni gravissimi all’equilibrio millenario della natura. Si, dopo il recente arrivo del granchio blu, in Italia un’altra specie, questa volta terrestre, sta invadendo il nostro territorio: è la “SOLENOPSIS INVICTA”, formica rossa altrimenti nota come “formica guerriera” o “formica di fuoco”, pericolosa per le punture assai dolorose che può infliggere, causando anche gravi reazioni allergiche.

È questa una delle specie più invasive al mondo; originaria del Sud America, ha superato l’oceano grazie ai trasporti marittimi, conquistando tanti altri luoghi, tra cui anche l’Europa e l’Italia. Dopo aver colonizzato Australia, Cina, Caraibi, Messico e Stati Uniti, alla fine si è insediata anche in Europa, zona che finora era rimasta immune. In Italia, come rileva uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, risulta presente in particolare in Sicilia: 88 nidi sono stati individuati non lontano da Siracusa.

L'allarmante studio, come detto pubblicato sulla rivista Current Biology, è stato condotto dall'Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, con la collaborazione anche dell'Università di Parma e dell'Università di Catania; gli studiosi hanno rilevato che la specie Solenopsis invicta è pericolosa e può diffondersi in maniera estremamente rapida, con impatti notevoli sugli ecosistemi, sull’agricoltura e anche sulla salute umana. La formica di fuoco, infatti, deve il soprannome alla sua caratteristica più nota: le sue punture sono molto dolorose e possono causare nell’uomo anche gravi reazioni allergiche.

Lo studioso Mattia Menchetti dell'IBE, l'Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica che ha guidato lo studio, ha così commentato: "I principali tipi di danni per l'uomo riguardano le apparecchiature elettriche e di comunicazione e l'agricoltura; questa specie di formiche ha anche un importante impatto sugli ecosistemi naturali: è infatti un predatore generalista, e nei luoghi in cui si insedia causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati”. Inoltre – ha aggiunto il ricercatore italiano – “grazie al veleno contenuto nel loro aculeo e alle colonie che possono raggiungere centinaia di migliaia di individui, possono avere un impatto anche su animali giovani, deboli, o malati".

Come riconoscere le formiche di fuoco? Le regine hanno una lunghezza che va dai 6 mm agli 8 mm, mentre le operaie sono di dimensioni da piccole a medie, con una lunghezza compresa tra i 2 mm e i 4 mm. Hanno un colore bruno rossastro e un pungiglione velenoso con cui colpiscono le loro prede. Nell’uomo, la puntura causa un dolore piuttosto intenso, come un fiammifero acceso sotto la pelle – da cui il nome formica di fuoco. Tuttavia, solo in rari casi può scatenare una grave reazione allergica, che va trattata rapidamente.

Amici, nonostante le piccole dimensioni, le formiche di fuoco sono davvero molto pericolose, e non solo perché hanno una puntura molto dolorosa. Sono, infatti, un danno per l’intero ecosistema, tenuto conto anche del fatto che, essendo una specie aliena, non ha predatori naturali che possono contrastarla. Questi insetti proliferano facilmente anche nelle aree urbane, dove costruiscono formicai sotto marciapiedi e strade; in effetti, con la loro invasività sono in grado di scoraggiare le diverse attività svolte all’aria aperta.

In agricoltura il danno da loro causato non è di poco conto: queste formiche attaccano numerose piante, e, con i loro formicai possono rovinare le radici delle piante facendo perire intere piantagioni, oltre a distruggere attrezzature agricole e sistemi di irrigazione. Per contrastarle anche in Italia è iniziata la lotta, che dovrebbe portare a capire quali strumenti usare per fermare l'invasione. L'unico Paese che finora è riuscito a eradicare la formica di fuoco è la Nuova Zelanda e i ricercatori cercano di modulare le proprie mosse su quanto ha funzionato lì e sugli sforzi attualmente in corso in Cina.

Lo studioso italiano dell'IBE, Mattia Menchetti ha anche detto che "I cittadini possono svolgere un ruolo molto importante", per debellare questo flagello; c'è bisogno di una maggiore consapevolezza, perché il problema è già presente in Europa. “Abbiamo bisogno di un'azione coordinata e ne abbiamo bisogno ora". Dagli studi effettuati il Dna degli insetti trovati in Sicilia sembra indicare, come ceppo di provenienza, quello delle popolazioni di Solenopsis invicta attualmente stanziate in Cina o negli Stati Uniti.

Cari amici, il pericolo delle specie aliene (SEMPRE IN AUMENTO) è serio e reale, e, continuando di questo passo, il millenario equilibrio ecologico esistente potrebbe collassare. Lo studio prima riportato afferma che il 7% circa del continente europeo e il 50% delle nostre città ha condizioni adatte alla diffusione della formica di fuoco. “Secondo il nostro modello ecologico – ha detto sempre Menchetti - le grandi città costiere sono tra i siti più adatti ad ospitarla. E con il cambiamento climatico le aree idonee al suo insediamento aumenteranno”. Senza valide soluzioni, debellarla sarà davvero un serio problema!

A domani.

Mario

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