mercoledì, ottobre 25, 2023

ECCO LA BICICLETTA DEL FUTURO: UNA E-BIKE SENZA BATTERIA! LEGGERA, ECOLOGICA, CONSENTIRÀ DI MUOVERSI CON POCA FATICA A TUTTE LE ETÀ.


Oristano 25 Ottobre 2023

Cari amici,

Nel nostro mondo sempre più inquinato, che sta vivendo cambiamenti climatici alquanto pericolosi, è giusto e doveroso che ciascuno di noi, nel suo piccolo, faccia la sua parte. Tutti, infatti, dobbiamo contribuire a far sì che il nostro pianeta sia più vivibile. È l’apporto di ciascuno di noi, la sommatoria di milioni di comportamenti corretti, anche se apparentemente modesti, che possono riuscire a contrastare gli effetti perversi della crescente Co2 presente nel nostro Pianeta. Ebbene, tra le numerose soluzioni possibili, in particolare nel settore dei trasporti, responsabile di una quantità immensa di emissioni, una soluzione appare alquanto interessante: un rinnovato uso della "BICICLETTA".

Si, oltre ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, per evitare un uso spropositato dell’auto, veicolo tra i più inquinanti in assoluto dopo l’aereo, si stanno tentando soluzioni come l’utilizzo, magari rinnovato, della vecchia bicicletta. Un rinnovato, massiccio utilizzo di questo mezzo risulterebbe infatti utilissimo, capace di contenere, in particolare nelle caotiche città, l’impatto ambientale, oltre ad apportare notevoli benefici anche sul piano fisico.

Indubbiamente c’è da dire che non tutte le età sono in grado di utilizzare proficuamente la bicicletta, tanto che da tempo si è cercato di integrare questo mezzo aggiungendovi una batteria (queste sono note come e-bike), capace di “assistere la pedalata”, facilitandone alquanto l’utilizzo. Ebbene, di recente, grazie ad un’azienda francese, sta per arrivare sul mercato una nuovissima e-bike senza batteria, che utilizza, invece, un super condensatore. Scopriamo insieme, nel dettaglio, in cosa consiste.

Questa particolare e-bike è nata da un'idea dell'imprenditore francese Adrien Lelièvre, che ha chiamato questa bicicletta “Pi-Pop”; questa utilizza un super condensatore per immagazzinare l'energia anziché affidarsi alle batterie. Rispetto alle e-bike con le batterie, che consumano molte risorse naturali, come il litio o gli elementi di terre rare, che richiedono procedure di estrazione estese e spesso impattanti sull'ambiente, questo non avviene con l’utilizzo dei super condensatori.

L'inventore Adrien Lelièvre, direttore di STEE, l'azienda dove ha ideato la bici, è un personaggio con un solido background in elettronica; dopo aver progettato e brevettato questa particolare e-bike, intervistato da Euronews Next, Adrien ha così commentato: "In questo mezzo il sistema propulsivo si ricarica quando si pedala e quando la bici frena - grazie al freno motore - e l'energia viene restituita quando serve". In parole povere, il super condensatore di cui la bici è dotata funziona immagazzinando energia in modo elettrostatico, ovvero tramite una carica in lento movimento.

Alquanto diverso è invece il funzionamento delle batterie al litio, che immagazzinano energia come reazione chimica, mentre un super condensatore può immagazzinare e rilasciare energia molto rapidamente quando è necessario. Nel caso della bicicletta ideata da Adrien Lelièvre, ciò significa immagazzinare l'energia quando la persona pedala o frena, utilizzandola, poi, per assistere l’utilizzatore nelle azioni più difficili, come la ripartenza o le salite. Dagli studi effettuati da Lelièvre, l'aiuto offerto al ciclista dai super condensatori della bicicletta è sufficiente a gestire un dislivello di 50 m se caricata prima in piano, rendendola adatta a circa l'80% delle città europee.

Uno dei vantaggi più importanti, come accennato, è che nella produzione della “Pi-Pop”, non vengono utilizzati materiali a base di terre rare, poiché i super condensatori sono realizzati in carbonio, polimeri conduttori, fogli di alluminio e pasta di legno, materiali per i quali esistono già processi di riciclaggio. Oggi i super condensatori vengono abitualmente utilizzati nei sistemi fotovoltaici (come i pannelli solari), nelle fotocamere digitali e in alcuni veicoli ibridi o elettrici per migliorarne le prestazioni.

Amici, secondo il geniale costruttore, questa e-bike è davvero un simbolo della sobrietà. "Voler sempre di più, cioè voler andare più veloce, aggiungere più energia... è un vicolo cieco", ha sostenuto Lelièvre. Un altro vantaggio di non poco conto è che la durata del super condensatore va dai 10 ai 15 anni, rispetto ai cinque o sei di una batteria al litio. La produzione è già iniziata: attualmente, le biciclette prodotte sono solo100 al mese, ma In futuro, l'azienda punta a produrre mille biciclette al mese entro il 2024.

L’innovativo Lelièvre, amici, ha anche ambizioni di conquista del mercato europeo. "Nel 2025 vogliamo puntare al mercato europeo, stiamo discutendo di potenziali raccolte di fondi", ha dichiarato. La sua convinzione è data dal fatto che l'UE ha importato 1,2 milioni di biciclette elettriche e 5,2 milioni di biciclette non elettriche (cinque volte la quantità esportata), secondo i dati dell'agenzia europea Eurostat. Inoltre, l'espansione arriva in un momento in cui l'obiettivo dell'Europa è quello di fare del 2024 '"L’Anno della bicicletta".

Cari amici, a me la cosa appare interessante….ma, come per tutte le novità, "se son rose…fioriranno"!

A domani.

Mario

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