Oristano 20 ottobre 2023
Cari amici,
L’avanzare della
tecnologia continua a fare passi da gigante! Nel campo della produzione energetica
da fonti rinnovabili, i pannelli solari hanno indubbiamente giocato un ruolo
basilare, anche se questi, oggi, stanno subendo un’evoluzione costante, in modo
da migliorarne sempre più la resa. Ebbene, la costante ricerca del loro potenziamento, da parte degli Istituti di ricerca, ha messo in luce che questo creava un pericoloso riscaldamento dei pannelli. Dall'analisi di questo problema è nata un’idea geniale, scaturita dall’osservazione della natura!
Un gruppo di ingegneri
chimici, operativi presso l’Imperial College di Londra, ispirandosi alla
traspirazione vegetale, ovvero alla naturale funzione svolta dalle foglie nelle
piante, ha ben pensato di copiarla, creando una rivoluzionaria foglia
fotovoltaica ad alta efficienza, ben diversa dal semplice pannello solare. Questa
tecnologia per ora unica, sviluppata presso l’Imperial College di Londra,
promette di risolvere il problema del surriscaldamento delle celle solari,
aumentando in questo modo l’efficienza elettrica e co-generando anche energia
termica e acqua dolce!
Lo studio di questa
tecnologia rivoluzionaria, che ha creato la “Foglia solare”, è stato
recentemente pubblicato sulla rivista Nature Communications e promette di
risolvere uno dei problemi più comuni del fotovoltaico: il surriscaldamento
delle celle solari, che spesso limita l’efficienza elettrica. Ma vediamo
insieme come funziona questa foglia fotovoltaica ispirata dalla natura, che
potrebbe dare al mondo un futuro sostenibile e luminoso, se questa innovazione
ecologica fosse applicata a largo raggio.
L’idea alla base dello
studio era quella di trovare un modo per risolvere uno dei problemi più comuni
del fotovoltaico: il surriscaldamento dei pannelli solari. L’attuale tecnologia
permette di convertire circa il 25% dell’energia solare incidente in
elettricità. Il resto si dissipa come calore residuo nelle stesse celle,
provocando un aumento della loro temperatura operativa. Sopra i 65°C
l’efficienza elettrica ne risente in maniera significativa.
Per risolvere il problema
il dottor Gan Huang e i colleghi Jingyuan Xu e Christos N. Markides sono
ricorsi alla biomimetica. L’ispirazione è arrivata, come detto, dall'esame delle foglie vegetali e dalle
loro strutture interne alla base del processo di traspirazione. All’interno
delle piante, infatti, circola un flusso di umidità, che segue un percorso
preciso: parte dalla radici e da lì viene trasportata agli stomi (i piccoli
pori sulla superficie inferiore delle foglie), dove si trasforma in vapore
prima di tornare in atmosfera.
Ebbene, la foglia
fotovoltaica ideata dall’Imperial College imita questo processo, grazie ad una
struttura di traspirazione biomimetica. Nel concept realizzato dal gruppo,
fibre di bambù imitano i fasci di vene delle foglie mentre celle di idrogel
impilate simulano le cellule vegetali. Questa struttura permette all’acqua di
scorrere passivamente da un serbatoio separato alla foglia solare, raccogliendo
e rimuovendo nel passaggio il calore in eccesso della cella.
Gli ingegneri hanno
dimostrato sperimentalmente che questo meccanismo di traspirazione può
rimuovere fino al 75% del calore in eccesso, abbassando significativamente la
temperatura operativa delle celle solari. Questo accorgimento, a sua volta, aumenta
l’efficienza elettrica del sistema fino al 13,6%. E non è tutto. La foglia
fotovoltaica, infatti, è in grado di utilizzare sinergicamente il calore
recuperato per co-generare energia termica aggiuntiva e acqua dolce, contemporaneamente all’interno dello stesso componente.
Cari amici, secondo i
ricercatori, applicare questo innovativo design nella tecnologia fotovoltaica
in tutto il Pianeta aiuterebbe ad accelerare la transizione energetica globale,
portando ad una serie di vantaggi concreti: come il 10% in più di elettricità
prodotta, oltre alla produzione di oltre 40 miliardi di metri cubi d'acqua dolce
ogni anno, senza contare che la nuova tecnologia non utilizza costosi materiali
porosi, ventole, unità di controllo o pompe, generando dunque un notevole
risparmio anche in termini di costi di produzione e di smaltimento dei rifiuti.
Insomma, questa foglia fotovoltaica potrebbe essere la chiave che apre la porta ad un futuro
meno inquinato, ricco di energia rinnovabile, e conseguentemente ad un mondo più vivibile.
A domani.
Mario
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