lunedì, luglio 15, 2019

VORRESTI MANTENERE IL CERVELLO ATTIVO? DIPENDE DA TE! ECCO LE PRIME 10 MOSSE DA FARE…


Oristano 14 luglio 2019
Cari amici,
Oggi è il mio compleanno, essendo nato 74 anni fa, il 15 luglio del 1945 in quel di Bauladu. Il tempo passa e, grazie a Dio, per Sua bontà mi sono conservato in discreta salute e con il cervello che ricorda bene il passato e vive altrettanto bene il presente. Spero che questo continui e mi consenta il dialogo con Voi per lungo tempo ancora. Proprio per questo oggi parlo con Voi di cervello e della sua costante evoluzione.
Amici, se è pur vero che il ciclo della vita è costituito da “diverse età”, che, partendo dalla nascita e dall’adolescenza, arrivano poi fino all’età senile, è anche vero che mantenere il nostro cervello al massimo delle funzioni, in particolare nell’ultima parte della vita, è il desiderio che tutti abbiamo, un agognato traguardo da raggiungere, anche se per riuscirci molto dipende da ciascuno di noi.
Mantenersi attivi ed efficienti, fare in modo che il nostro cervello, il nostro “computer naturale” resti integro e funzionante dovrebbe essere la massima aspirazione di tutti, evitando in tutti i modi che esso possa impigrirsi, rallentare le sue funzioni, che tra l’altro, come conseguenza indiretta, causano anche il decadimento della parte fisica del nostro corpo. Ma in che modo possiamo aiutare il nostro cervello a restare giovane? Le possibilità ci sono, è accertato, ma molto dipende da noi che dobbiamo tenerlo sempre in costante allenamento! Ma come direte Voi? Proviamo a vedere insieme alcune regole base. Ipotizzando di mettere in pratica una specie di “Decalogo”, possiamo iniziare con il mettere in atto 10 “consigli pratici”, in sostanza dei pratici consigli operativi. Partiamo dal primo.
Il primo consiglio è quello di “Leggere” il più possibile. La lettura è un grande esercizio cerebrale. Si può leggere di tutto: giornali, riviste o libri, tenendo presente che più è impegnativo il testo, più si allena il cervello. Come per ogni tipo di esercizio (fisico o di memoria), meglio partire gradatamente, andando poi in costante aumento. Il secondo consiglio è quello di “Scrivere” con costanza.
La scrittura costringe il nostro cervello a pensare, a mettere insieme quello che conosciamo! Si possono scrivere storie (ricavate da esperienze proprie o inventate), argomentando di realtà e di fantasia, toccando in particolare gli argomenti che più ci appassionano.
Il terzo consiglio è quello di allenare la mente facendo “Cruciverba, Rebus e Sudoku”, possibilmente ogni giorno. Costringere la nostra mente a sforzarsi sui cruciverba, oppure risolvendo Rebus o incastri di Sudoku, costituisce un vero e proprio allenamento, simile a quello che dovremo riservare al nostro corpo con passeggiate e palestra. Il quarto consiglio è quello di imparare a “Giocare a scacchi”. Gli scacchi sono un gioco tattico che richiede un’incredibile strategia, capace di costringere la mente ad esaminare velocemente diverse variabili; pochi altri esercizi sono in grado di competere con gli scacchi, circa l’allenamento della mente per tenerla in esercizio.
Il quinto consiglio è quello di giocare con i “video games”, magari con i propri ragazzi. Per quanto possa apparire riduttivo per molti, i videogiochi in realtà sviluppano e rendono più intelligente la nostra mente. Le diverse serie di giochi, inventati da grandi professionisti, costituiscono un buon allenamento per il nostro cervello, aiutandolo a migliorare la capacità di risolvere i problemi, anche in modo creativo, e costringendolo a pensare più velocemente. Il sesto consiglio è quello di “Imparare a suonare uno strumento musicale”. Ad esempio, suonare il violino sviluppa non solo abilità motorie del corpo, ma anche del nostro cervello con la memorizzazione di movimenti di precisione e rispetto di sequenze che consentono il funzionamento ottimale dello “strumento” e l'identificazione degli oggetti. Pertanto, anche l’esercizio musicale è fruttuoso per il mantenimento al meglio del nostro cervello.
Altro consiglio importante (questo è il settimo) è quello di mantenere “Costanti ed efficaci relazioni” nel contesto sociale. Entrare a far parte di un gruppo o un club di persone con gli stessi interessi, è un modo gratificante che fa ‘star bene’ insieme e allo stesso tempo tiene attivo il nostro cervello. Può trattarsi di un’associazione benefica, di un gruppo politico, di un gruppo di discussione culturale o sportivo, poco importa. Parlando con le persone che hanno i nostri stessi interessi, stimoliamo positivamente la nostra mente che resta piacevolmente impegnata.
All’ottavo posto c’è un consiglio importante: quello di “Tornare sui banchi di scuola” in età senile per rimettersi in gioco. Seppure questo sembri in apparenza difficile è un qualcosa di straordinario, un’esperienza che io personalmente ho fatto, e posso dirvi di aver trovato la cosa davvero utilissima! Sono tornato all’Università, stando sui banchi con i ragazzi dell’età di mio figlio, e con loro sono rimasto gomito a gomito per ben 9 anni, studiando quotidianamente e conseguendo, col massimo dei voti e la lode, ben 3 lauree! Lo consiglio a tutti: è un’esperienza davvero straordinaria!
Il consiglio numero 9 è quello di “Esercitarsi con un hobby” che ci gratifica. Costruire degli oggetti, che sia una panca, oppure una piccola scultura, un quadro o un utensile di cucina, poco importa. L’attività di creazione di oggetti costringe il cervello a impegnarsi nel capire come portare a termine il processo, soprattutto se parti da zero senza alcuna istruzione. Imparare qualche abilità costruttiva di base serve a mantenere attivo il cervello, perché la creatività lo stimola in modo eccellente.
Il decimo e ultimo consiglio è importante quanto e più degli altri nove: “Seguire una dieta sana e svolgere un costante esercizio fisico”. Dopo i 60 anni la dieta e l’allenamento svolgono un ruolo particolarmente importante per mantenere il cervello sano. Se vogliamo che questo organo sia sempre al massimo della sua funzionalità, è necessario seguire un’alimentazione ricca di proteine e acidi grassi omega 3 che sono il suo nutrimento. Anche l’esercizio fisico aiuta a restare sani, riducendo il rischio di ictus e aumentando i livelli di saturazione dell’ossigeno.
Cari amici, come ben sappiamo l’immortalità non è di questo mondo, ma mettere in atto tutte quelle pratiche capaci di tenere la nostra “macchina” in perfetta forma fino all’ultimo, questo sì che lo possiamo fare! Allora diamoci da fare, abbiamo tutto da guadagnare…
A domani.
Mario



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