Oristano 9 luglio 2019
Cari amici,
Nello scorso mese di maggio il Santo Padre Papa Francesco, dopo aver accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana Arborense, a suo tempo presentata da S.E. Mons. Ignazio Sanna, ha nominato al suo posto Mons. Roberto Carboni, già Vescovo di Ales-Terralba. Il nuovo Arcivescovo Metropolita Arborense nell’assumere il nuovo incarico manterrà anche, come Amministratore Apostolico, la sua precedente Diocesi. La gestione congiunta di più di una Diocesi sotto il governo di uno stesso Vescovo, prelude ad un futuro accorpamento delle Diocesi stesse, argomento da tempo sul tappeto.
Lo stesso Papa Francesco,
a maggio scorso, davanti ai vescovi riuniti in assemblea ha definito la
possibile riduzione delle Diocesi «un’esigenza pastorale attuale», come ha riportato
il quotidiano cattolico L’Avvenire, organo di informazione della
Conferenza Episcopale Italiana. Attualmente le Diocesi in Italia sono 226 e
sono certamente destinate a snellirsi, riducendosi certamente di numero. Per
ora, comunque, le Diocesi restano nello stato attuale, unite di volta in volta in
persona episcopi, ovvero guidate da un unico Vescovo.
Ebbene, amici, ieri,
domenica 7 luglio, è avvenuto l’insediamento ufficiale di Monsignor Roberto Carboni,
come nuovo Arcivescovo Metropolita Arborense. In una Cattedrale gremita
all’inverosimile, nonostante la caldissima giornata estiva, in tanti hanno
affrontato il caldo, provenienti dai numerosi paesi delle 2 diocesi, anche da
quelli più lontani. Una cerimonia complessa, che ha certamente messo a dura e
faticosa prova lo staff organizzante, ma anche i numerosi intervenuti, a
partire dai celebranti e da quelli che, per il rispetto del cerimoniale, indossavano
i panni distintivi dell’appartenenza. Fortunatamente circolavano numerose
bottigliette d’acqua, utili per reintegrare i liquidi persi nella abbondante
sudorazione.
Oltre il numerosissimo
clero che proveniva da entrambe le Diocesi, erano presenti i rappresentanti
delle varie strutture ecclesiali, monache, religiosi e associazioni laiche. Nei
primi banchi, le massime autorità del territorio: dal prefetto Dr. Capo al
Questore Dr.ssa Stellino, dal Sindaco di Oristano Ing. Lutzu ai numerosi
Sindaci del territorio, dal Commissario della Provincia Dr. Torrente ai Comandanti
delle varie FF.AA. della Provincia.
Personalmente ero
presente con una rappresentanza degli appartenenti alla Delegazione di Oristano
dell’Ordine Equestre del S. S. di Gerusalemme, struttura da tempo presente in
città (che ha come Priore l’Arcivescovo Arborense e che in passato ho avuto l’onore
di guidare) e che oggi è guidata dalla Dama di Commenda Avv. Angela Loi.
La complessa cerimonia ha
preso il via dalla vicina Chiesa di San Francesco, da cui è partita una breve processione
diretta in Cattedrale. Decisione quest’ultima presa dal nuovo Arcivescovo (Monsignor
Carboni appartiene all’O.F.M. Conv.), che ha scelto di partire dal Convento di
San Francesco, luogo dove completò la sua formazione per sette anni prima di
partire missionario a Cuba.
Ad accompagnarlo in
Cattedrale, oltre a Monsignor Sanna suo predecessore, Mons. Dettori, che guidò
prima di Lui la Diocesi di Ales-Terralba, Mons. Morfino Vescovo di Alghero-Bosa,
(sua Diocesi di nascita) e Mons. Atzei, Arcivescovo emerito di Sassari, che lo
consacrò Vescovo ad Ales.
All’arrivo nella Cattedrale
di S. Maria, Monsignor Carboni è stato accolto da un lungo applauso, mentre il
grande coro riunito delle Parrocchie (messo insieme per l’occasione e diretto
da Nicola Lentis, con l’accompagnamento del Gruppo orchestrale diretto dal M°
Fortunato Casu) intonava il canto iniziale “Cantate al Signore, Alleluia”.
All’ingresso è stato
ricevuto dal Capitolo, il cui Decano, Mons. Cenzo Curreli, gli ha porto da baciare
il crocefisso, un gesto semplice, che riporta ciascuno di noi alla centralità
del Signore. È poi salito con Monsignor Sanna, gli altri Vescovi e il clero nel
Presbiterio. Dopo il rito iniziale, ancora presieduto da Monsignor Sanna, il
Cancelliere Arcivescovile Mons. Tonino Zedda ha dato lettura della bolla papale
di nomina di Monsignor Carboni ad Arcivescovo Metropolita della Chiesa
Arborense; al termine Monsignor Sanna, portatosi con Monsignor Carboni al
centro del Presbiterio, ha consegnato il pastorale al suo successore, con un
grande abbraccio fraterno. Da quel momento la Celebrazione Eucaristica è proseguita
presieduta da Monsignor Carboni.
Cari amici, una cerimonia
davvero partecipata, nonostante il caldo torrido, che per la prima volta vedeva
i fedeli della Chiesa Arborense e quelli della Diocesi di Ales-Terralba, riuniti
nella partecipazione all’insediamento di un loro unico pastore. Numerose le
autorità, religiose e civili, che hanno voluto portare il saluto al nuovo
Arcivescovo, oltre ai ringraziamenti al suo predecessore; messaggi di saluto
dall’altare sono stati espressi dal Decano del Capitolo, dal Sindaco di
Oristano e dal Presidente del Consultorio Diocesano. Monsignor Carboni ha poi
ricevuto l’omaggio dei vescovi concelebranti, e il segno di saluto e di obbedienza
da parte di tutto il Presbiterio Arborense.
Durante l’Omelia, il
nuovo Arcivescovo è apparso visibilmente emozionato, anche se non ha mai perso
il suo accattivante sorriso. Il suo primo saluto, diretto al nuovo gregge di
cui era appena diventato pastore, è stato rassicurante: continuità nell’umiltà
del servizio; un servizio che non deve tener conto di “Diocesi piccole e grandi”,
ma del servizio svolto su un gregge semplicemente più ampio. Seppure nella
forma le Diocesi rimarranno due, il popolo di Dio che dovrà amministrare sarà
uno solo. Ha cercato così di rassicurare la nuova famiglia diocesana ma anche di
confortare la precedente, che continuerà a seguire con attenzione e immutato affetto.
Riferendosi poi all’enfasi
giornalistica con cui il suo arrivo ad Oristano è stato descritto come “…’imminente
presa di possesso dell’Arcidiocesi Arborense”, ha tenuto a precisare
che nell’esercizio del Ministero Pastorale “non c’è possesso di nulla; la
Diocesi non è del Vescovo, non è dei Presbiteri, e neppure dei fedeli: è solo
un bene di Dio da amministrare saggiamente. Un bene, dove ciascuno è al
servizio dell’altro, ogni giorno”.
Altro argomento
importante toccato da Monsignor Carboni nell’Omelia è stato quello dedicato ai
giovani. “Si, è vero, le vocazioni stanno calando”, ha detto, e
questo al giorno d’oggi potrebbe anche essere comprensibile. Bisogna allora investire
nei giovani, ha ribadito, ridare loro speranza, caricarli di positività,
stimolarli a dare il meglio di sé, anche se i tempi sono difficili e loro hanno
perso la speranza. Per questo la Chiesa deve essere maggiormente presente,
accompagnarli nel loro cammino, riportarli all’interno della Comunità
Ecclesiale, che per mille ragioni essi hanno abbandonato. I giovani dovranno
tornare ad essere un punto di forza nella Chiesa, e per questo ha voluto sull’altare
2 giovani a rappresentarli un po’ tutti; due ragazzi che hanno espresso al
Vescovo le loro ansie, le loro perplessità, i loro timori per il futuro.
Un lungo applauso ha posto fine alla bella (e…calda) cerimonia, conclusasi tra mille abbracci: a chi era appena arrivato e a chi lasciava, per raggiungere Roma per il nuovo, importante incarico. Anche nella Piazza della Cattedrale in tanti si sono avvicinati per fargli gli auguri e Monsignor Carboni non si è sottratto a nessuno, così come Monsignor Sanna!
Tanti cari auguri a Mons. Roberto Carboni,
nostro nuovo Arcivescovo, e altrettanti a Monsignor Sanna, per il suo nuovo
incarico a Roma!
Un piacevole rinfresco
nel giardino del Convento francescano ha posto fine alla bella cerimonia. A domani.
Mario
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