sabato, settembre 07, 2024

PER MANTENERE O TORNARE IN LINEA, PIÙ CHE LA DIETA CONTA IL RISPETTO DI 4 IMPORTANTI REGOLE. ECCO QUELLE CONSIGLIATE DAL PROFESSOR FRANCO BERRINO.


Oristano 7 settembre 2024

Cari amici,

Più di un miliardo di persone nel mondo soffre di obesità. Le statistiche (riferite al 2022) evidenziano che, tra i bambini e gli adolescenti del mondo, il tasso di obesità nel 2022 è stato quattro volte superiore a quello del 1990. Tra gli adulti, il tasso di obesità è più che raddoppiato nelle donne e quasi triplicato negli uomini. In totale, nel 2022, 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti convivevano con l’obesità. Sono dati che indubbiamente impensieriscono non poco e che peggioreranno in futuro.

Tra gli studiosi del problema nel nostro Paese, uno dei più accreditati è il professor Franco Berrino, epidemiologo e scrittore, che ha dedicato la sua attività di medico allo studio della longevità e della salute, conquistate attraverso una sana alimentazione. Fondatore dell’associazione La Grande Via, è attivissimo nella promozione della “longevità in salute”, da raggiungere attraverso il cibo, l’esercizio fisico e la ricerca spirituale.

Lo studioso ha dedicato l’intera sua vita alla salute dell’uomo; dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia “magna cum laude” all’Università degli Studi di Torino nel 1969 e la specializzazione in anatomia patologica, si è dedicato, soprattutto, all’epidemiologia dei tumori, operando dal 1975 al 2015 all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove dirige il Dipartimento di medicina preventiva e predittiva. Autore di molte pubblicazioni scientifiche, è autore o co-autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche e del volume “Il cibo dell'uomo” (Franco Angeli, 2015). Profondo studioso dell’alimentazione, il professor Franco Berrino afferma con convinzione che: «Per dimagrire non servono diete, ma solo 4 semplici regole». Bisogna partire da un presupposto: evitare di pensare di mettersi “a dieta stretta”, ovvero diventare schiavi del pesare i cibi e calcolarne le calorie. Ci sono, infatti, almeno “4 REGOLE” da rispettare, partendo da quella più importante: masticare bene!

La Regola numero uno, infatti è masticare! È risaputo che le persone sovrappeso non masticano, ovvero ingurgitano il cibo senza masticare. Uno studio sperimentale, che ha confrontato chi mastica 15 volte con chi mastica 40 volte ogni boccone, ha riscontrato un diverso effetto sugli ormoni prodotti dal tubo digerente: masticando a lungo lo stomaco produce meno grelina, l’ormone che stimola l’appetito. L’intestino, invece, produce più colecistochinina, l’ormone che tranquillizza il centro dell’appetito, e GLP1 (glucagon-like peptide 1), un ormone che abbassa la glicemia e aiuta a dimagrire. Più studi hanno riscontrato che masticando molto si riducono l’appetito e il desiderio di cibo.

La Regola numero due: cenare presto la sera. Se si fanno passare almeno 14 ore fra l’ultimo pasto della giornata e la colazione del mattino, si riesce a perdere peso. La cena leggera, inoltre, è importante. Ancora meglio sarebbe saltarla. Uno studio sperimentale condotto su donne sovrappeso sottoposte a una dieta lievemente ipocalorica ha mostrato che, pur mangiando esattamente le stesse cose nelle stesse quantità, chi faceva una cena leggera (solo 200 chilocalorie) e una colazione abbondante dimagriva, mentre chi faceva una colazione leggera (200 chilocalorie) e una cena abbondante non dimagriva.

La Regola numero tre: mangiare i cibi che aiutano a non ingrassare. Alimentarsi con le verdure (tutte fuorché le patate), riesce a saziarci con poche calorie. Cereali integrali, tutti, ma particolarmente il riso integrale, il più povero di proteine. Per il pane integrale attenzione che sia integrale vero, non farina bianca mescolata a crusca. Ottimi i pani integrali con semi di zucca, girasole, lino, sesamo, che riducono l’indice glicemico del pane. Quanto ai cereali per colazione, come i muesli, attenzione che non contengano zucchero o altri dolcificanti.

I legumi. Oltre al loro basso indice glicemico e alla ricchezza di fibre, contengono inibitori degli enzimi che digeriscono gli amidi, quindi rallentano la digestione e l’assorbimento del glucosio, di conseguenza l’impatto glicemico complessivo del pasto. Inoltre, inibiscono la lipasi pancreatica, quindi riducono l’assorbimento dei grassi. Sono tutte qualità «antinutrizionali», ma in questi tempi di ipernutrizione sono particolarmente benefiche. Frutta, tutta ma moderatamente quella più zuccherina, come l’uva, i fichi e le banane. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi: pur essendo alimenti molto calorici, aiutano a non ingrassare. Piccole dosi di kefir, yogurt e verdure fermentate, per avere un microbiota efficiente.

La Regola numero quattro: limitare i cibi che fanno ingrassare. Evitare i cibi «ultralavorati» dall’industria. Gli epidemiologi dell’Università di Harvard, in base ai loro studi sui lavoratori della sanità degli Stati Uniti, hanno stilato una classifica dei cibi che fanno ingrassare. Al primo posto ci sono le patatine, seguono le patate, le bevande zuccherate, le carni lavorate (hamburger, hot dog, salsicce e salumi), le carni rosse, i succhi di frutta non zuccherati, le farine raffinate, i dolciumi commerciali e il burro.

Cari amici, secondo il professor Berrino, dobbiamo scartare il pregiudizio, diffuso anche fra i dietologi, che i carboidrati facciano ingrassare e le proteine facciano dimagrire. Nella nostra società consumiamo troppe proteine (circa il 16 per cento delle calorie che mangiamo, il doppio di quanto abbiamo bisogno) soprattutto troppe proteine animali, e più ne mangiamo più ingrassiamo. Il consiglio migliore? Meglio mangiare il cibo dell’uomo: cereali integrali, legumi, verdura, frutta e solo occasionalmente carni. Io credo che siano consigli giusti, per vivere meglio, meno obesi e più a lungo!

A domani.

Mario

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