Oristano 20 settembre 2024
Cari amici,
Il FICO (Ficus
carica L.) è considerato uno dei fruttiferi più antichi del pianeta. Ampiamente diffuso
nella zona mediterranea e in diversi Paesi del Medio Oriente, è una pianta che
fu molto apprezzata dalle popolazioni dell'antichità, sia per la bontà dei suoi
frutti che per il suo valore simbolico. Nel Vecchio Testamento il fico viene
citato spesso come simbolo di abbondanza, mentre in India è considerato un
albero sacro. Le foglie di fico furono il primo “indumento” della storia. Si
legge infatti nella Genesi 3,7: «Allora si aprirono gli occhi di tutti e due
e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero
cinture».
Nell'antica Grecia il
fico era particolarmente apprezzato, protagonista anche di molti miti: lo
stoico Zenone di Cizio era un grande estimatore di fichi, come pure lo era
anche Platone, tanto da vedersi attribuito il soprannome di “mangiatore di
fichi”. Platone, oltre ad esserne particolarmente ghiotto, asseriva che i fichi
erano in grado addirittura di rinvigorire l'intelligenza. Omero scriveva che il
ciclope Polifemo produceva formaggi nella sua grotta, probabilmente utilizzando
anche succo di fico per far cagliare il latte, mentre Aristotele documentava la
tecnica della coagulazione del latte con il succo di fico e con caglio di
origine animale.
Nella civiltà dell’antica
Roma il fico era una “pianta sacra”, alla stessa stregua dell'ulivo e della
vite. Il poeta Publio Ovidio Nasone racconta che in occasione del Capodanno era usanza
offrire, ad amici e parenti, frutti di fico e del miele come augurio per il
nuovo anno. Secondo Plinio, mangiare fichi «aumentava la forza dei giovani,
migliorava la salute dei vecchi e riduceva le rughe». Insomma, il gradimento dei
frutti del fico non è mai cessato, tanto che anche oggi , in particolare nelle
regioni meridionali, questa pianta è ancora alquanto in auge.
Il fico è una pianta
alquanto robusta e tenace: resiste all’aridità e ai venti salini del mare, tollera
bene le elevate temperature estive (fino a 40 °C), temendo solo le temperature
molto basse, quelle oltre gli 8 gradi
sotto zero. Cresce bene nei terreni permeabili, freschi, profondi, leggeri,
ciottolosi, ricchi di sostanza organica, e alcalini con pH compreso tra 7 e
8,5. I frutti sono molto sensibili all’elevata umidità in prossimità della
maturazione. I fichi vengono in genere gustati freschi, ma si prestano molto
bene anche all’essiccazione. Nel mese di agosto è consuetudine procedere all'essiccazione dei fichi.
Per una corretta essiccazione, è necessario che i fichi siano perfettamente
maturi, selezionando esclusivamente quelli di qualità migliore.
I fichi, poi, sono un
frutto alquanto benefico per il nostro organismo, in quanto contenenti uno scrigno di sostanze utilissime, proprietà, queste, ben note da secoli. Secondo alcuni studi più recenti, si
sarebbe addirittura scoperto che la prima pianta che l’uomo è stato in grado di coltivare, ottenendo dei frutti, sarebbe stata proprio quella del fico. Insomma, i fichi
sono un antico frutto delizioso e nutriente, apprezzato da secoli per il suo sapore
dolce e le sue numerose proprietà benefiche. Tanti, davvero, i benefici che
regalano al nostro organismo, in quanto, oltre ad essere ricchi di fibre, sono una fonte
preziosa di vitamine e minerali, di numerosi antiossidanti e, infine ma non per
importanza, per il forte potere lassativo.
I fichi hanno questo
importante effetto lassativo in quanto alquanto ricchi di fibre, soprattutto
quelle insolubili, capaci di assorbire acqua nell’intestino, oltre alla presenza di zuccheri
naturali, che stimolano la peristalsi intestinale, favorendo l’evacuazione e
alleviando la stitichezza. Quindi, se da un lato le fibre aiutano a facilitare
la digestione, gli zuccheri naturali attirano liquidi nell’intestino,
ammorbidendo le feci e facilitandone l’evacuazione. E ancora di più: le stesse
fibre presenti nei fichi nutrono i batteri buoni dell’intestino, favorendo un
microbiota sano ed equilibrato, essenziale per una corretta funzione
intestinale.
Amici, il fico è davvero un frutto speciale, tanto che alcuni non ne possono proprio fare a meno! Un consiglio,
per chi ha bisogno dell’effetto lassativo: consumare i fichi a stomaco vuoto,
meglio se si tratta di 2-3 fichi al mattino. Se poi il consumo avviene con un
certa regolarità, magari inclusi nella prima colazione, il risultato è
assicurato! Come sempre, però, mai eccedere: perché un consumo eccessivo di
fichi può causare diarrea e forti dolori addominali.
Cari amici, questo
antichissimo frutto, considerato tra i più buoni che l’uomo ha a disposizione,
oltre che mangiato fresco, si presta ad essere consumato lavorato in molte
ricette, sia dolci che salate: dalla confettura alla cheesecake, fino alla
preparazione di sfiziosi antipasti,
abbinati a crostini e prosciutto! Il fico, insomma, è proprio una gran bella risorsa!
A domani.
Mario
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