Oristano 19 marzo 2024
Cari amici,
Allo SPECCHIO, fin
dai tempi più antichi, fu attribuito uno straordinario potere, praticamente
magico. Nelle famose novelle, da Biancaneve ad Alice nel paese delle
meraviglie, fino ad arrivare ad Harry
Potter, lo specchio era considerato lo strumento in grado di eseguire degli incantesimi, uno strumento spesso in mano a streghe e maghi malvagi. I primi specchi erano costituiti da lastre di metallo o bronzo ben lucide, capaci in qualche modo di riflettere,
seppure non perfettamente, le immagini.
Una moltitudine di storie e leggende antiche
parla degli specchi usati principalmente nei culti religiosi o di magia. Al
tempo degli antichi Egizi, lo specchio era un tramite dell'uomo con le divinità, poiché era in grado
di riflettere l’immagine dorata del dio
Sole. Gli Etruschi per costruirlo utilizzavano l’argento, mentre i Romani costruivano gli specchi con fogli di stagno e
piombo, che, uniti al vetro incolore riuscivano a dare un’immagine di buon
livello.
Alquanto curiosa è la
storia di un antico specchio giapponese, risalente al periodo shintoista, facente
parte dei Tre Tesori Imperiali
(specchio, perle e spada), quello di Yatano- Kagami, a forma di Fiore di
Loto con 8 petali, 25 cm. (8 è il simbolo
dell’infinito e dei principali chakras), che non può essere visto da nessun
comune mortale e che viene passato per
rigida tradizione da un imperatore all’altro e sul quale vi sarebbe scritto:
“Io sono colui che sono”. La frase che Dio pronunciò rivelandosi agli Ebrei.
Passando dall’ieri all’oggi,
dal mito alla realtà, oggi lo specchio è uno strumento diffusissimo,
praticamente indispensabile, presente in gran numero in tutte le case, sia
ricche che povere. La sua funzione principale è quella estetica, ovvero quella di
riflettere la nostra immagine per accertare se siamo abbigliati correttamente
prima di uscire di casa e così via. Altra
funzione importante è quella di curare il viso, come farsi la barba o spalmarsi
le creme, oppure prendere atto dell’avanzare delle rughe.
Vediamo ora il “funzionamento”
dello specchio moderno, che si basa sulla riflessione della luce. Quando la
luce colpisce la superficie dello specchio, viene riflessa indietro e crea
un’immagine proprio “riflessa”. Se ci mettiamo davanti ad uno specchio con la
faccia rivolta verso di esso, ci sembrerà di avere di fronte una persona (la
nostra immagine) che ha il braccio destro nella stessa posizione del nostro
braccio destro, ma il petto e la schiena sono “scambiati”, e quindi la
interpretiamo come una persona girata al contrario: ed è per questo che
interpretiamo il suo braccio destro come “alla sinistra” del suo corpo.
Lo specchio, in realtà,
non scambia la destra con la sinistra e tanto meno l’alto e il basso. Lo
specchio ha ruotato l’immagine di chi gli sta di fronte di 180 gradi, ma con
una differenza: gli oggetti che nella realtà sono a destra di chi si specchia,
anche “dentro” lo specchio continuano a trovarsi alla sua destra reale. È
questo che fa dell’immagine nello specchio un’immagine falsa. Per non essere
tale, per essere, cioè, un’immagine perfettamente uguale a quella reale, lo
specchio dovrebbe fare una cosa impossibile: riprodurre la schiena della
persona.
Quando leggiamo una
parola specchiata, vediamo le lettere al contrario, come se l’immagine
apparisse ribaltata orizzontalmente. Per questo pensiamo che allo specchio la
destra è la sinistra siano invertite. Un esempio concreto ce lo troviamo
davanti tutti i giorni quando circoliamo in auto. Le ambulanze, per facilitare chi
guida nel traffico, hanno la parola AMBULANZA, posta sul cofano
anteriore del mezzo, scritta al contrario; l’automobilista che vede l’ambulanza
che lo segue legge nello specchietto retrovisore la scritta AMBULANZA nella
sequenza normale, ecco il perché della scritta rovesciata sul cofano!
Ebbene, amici, la verità
è che allo specchio la destra rimane destra e la sinistra rimane sinistra. Ad
essere invertito è un altro asse: quello della profondità. Facciamo una prova: prendiamo
qualcosa di rosso nella mano destra e qualcosa di blu nella mano sinistra. Di
fronte allo specchio alziamo la mano destra e vediamo che allo specchio si alza
la mano che ci sembra essere la sinistra ma che tiene l'oggetto rosso! Mito
sfatato: anche la nostra immagine sta alzando la mano destra. Lo specchio non
inverte destra e sinistra!
Cari Amici, il celebre
scienziato Antonino Zichichi, per meglio comprendere lo specchio, ci
rimanda ad un curioso esperimento! Eccolo. Proviamo a prendete un foglio di
plastica trasparente e scriviamoci sopra queste parole: “Lo specchio riflette
ma non inverte”; ora ci posizioniamo di fronte allo specchio mostrando la scritta:
la leggeremo esattamente così com’è, non al contrario! Ecco la “Magia dello
specchio”! Se avete dei dubbi, provate!!!
A domani.
Mario
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