Oristano 15 marzo 2024
Cari amici,
Se è pur vero che la
specie umana, grazie alla medicina, sta facendo grandi progressi nell’allungare
la vita che sempre più spesso supera il secolo come durata, è anche vero che,
di pari passo, non è migliorato lo stato di salute, che, con l’avanzare dell’età,
presenta molte problematiche anche di autonomia. Il problema da risolvere non è
solo l’aumento della durata della vita, ma anche “l’invecchiamento sano”,
ovvero lo star bene ed in autonomia
negli anni della senilità, che fortunatamente continua ad allungare la sua durata.
Si, amici, nel mondo la
popolazione continua a crescere, e la vita media si allunga, ma spesso la
maggiore durata non è qualitativamente rilevante, essendo gli acciacchi capaci
di condizionarla negativamente. Molti
studiosi cercano di capire le reali motivazioni che portano il fisico alla
vecchiaia, e i più recenti studi hanno messo in luce che ci sono animali, come
i pipistrelli, che, forse, potrebbero darci luna mano a trovare le risposte che
cerchiamo.
I pipistrelli, questi piccoli mammiferi,
tra l’altro poco simpatici, sono noti per la loro grande capacità di resistenza
alle patologie; pensate che possiedono dei veri e propri super-poteri, nel
senso che sono capaci di vivere fino a 40 anni, l’equivalente di due secoli per
un essere umano! Inoltre, superato il
primo periodo di formazione dopo la nascita, restano praticamente identici, senza
nessun segno di vecchiaia, nel senso che l’individuo giovane non è
distinguibile da quello adulto, seppure con tanti anni di vita già vissuta. I
pipistrelli, dunque, sembra che non conoscano proprio la vecchiaia!
Gli studi su questo curioso
animale, che pare, appunto, non conoscere la vecchiaia, hanno appurato che uno dei
segreti sta nella loro perenne capacità di smaltimento delle proteine e delle altre
molecole ormai inutilizzate dalle cellule. Mentre nell’essere umano questa
capacità di eliminazione col passare degli anni rallenta, nei pipistrelli si mantiene
efficiente lungo tutto il corso della loro vita. Nelle nostre cellule “giovani”
la pulizia dei ‘rifiuti’ funziona molto bene, ma con l’avanzare dell’età, con l’invecchiamento,
il materiale di scarto si accumula, provocando nell’organismo danni di vario
genere. È lo stesso principio alla base di alcune malattie come l’Alzheimer e
il Parkinson.
Amici, gli scienziati ritengono
che i geni di riparazione del DNA presenti nei pipistrelli potrebbero essere la
chiave per comprendere ed eventualmente correggere il nostro processo di
invecchiamento. Particolari studi in corso hanno preso in esame i “telomeri” (sono
le parti terminali dei filamenti di DNA che proteggono i nostri cromosomi) di
quattro specie diverse di pipistrelli selvatici, per determinare il loro
eventuale ruolo nella longevità del pipistrello.
Tra i mammiferi, i
pipistrelli rappresentano la specie più longeva in rapporto alle dimensioni
corporee. Utilizzando molti dei dati ottenuti in oltre 60 anni di studi sul
campo, il gruppo responsabile del progetto ha cercato di scoprire se i telomeri
si accorcino o meno con l'età nelle diverse specie di pipistrelli: Rhinolophus
ferrumequinum, Miniopterus schreibersii, Myotis bechsteinii e Myotis-myotis.
Nei pipistrelli Myotis-myotis,
a differenza delle altre specie, con l'avanzare dell'età i telomeri restavano
efficienti, senza ridursi, in quanto in possesso di alcune particolari cellule capaci di combattere
l'accorciamento dei telomeri, esprimendo la telomerasi, un enzima che estende i
telomeri dei cromosomi. Gli studi ora cercano di portare anche nel corpo umano il
mantenimento della lunghezza dei telomeri, senza il coinvolgimento della
telomerasi, che è particolarmente importante per gli esseri umani, in quanto
l'espressione della telomerasi è presente in circa il 90% dei tumori umani.
Cari amici, Il progetto AGELESS
(Comparative genomics / ‘wildlife’ transcriptomics uncovers the mechanisms of
halted ageing in mammals) intende contribuire ad approfondire la comprensione
dei meccanismi che i pipistrelli hanno sviluppato nel tempo per garantirsi la
longevità. È questo è sicuramente un altro grande passo che avvicina gli
scienziati allo scoprire come arrestare l'invecchiamento umano e, di conseguenza,
alleviare le malattie legate all'avanzare dell’età nell'uomo.
A domani.
Mario
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