Oristano 22 marzo 2024
Cari amici,
Il BAMBÙ
è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle graminacee
(Bambusoideae), alquanto diffusa in Oriente. Non si hanno fonti certe sulla sua
comparsa in Europa, ma fu presente nel 1860, all’EXPO di Parigi, dove i
Giapponesi presentarono il BAMBÙ e le sue straordinarie applicazioni. Pianta, dunque, di provenienza Orientale, che
si diffuse presto anche nel nostro Continente. È una pianta alquanto coltivata
in Cina, Thailandia e Indonesia, dove cresce velocemente creando delle grandi
foreste, dove l’altezza di ogni pianta varia dai pochi centimetri fino a
superare i 40 metri. Seppure il suo habitat sia quello delle zone umide e
tropicali, è capace di resistere anche a temperature glaciali.
Da noi, considerato il
suo sviluppo e la velocissima crescita, è ritenuta una pianta infestante e
invasiva, in quanto si moltiplica con grande velocità, rispetto alle altre
specie legnose; la pianta, tra l’altro, risulta benefica per la solidità del
terreno, la salubrità dell’aria e, nei Paesi d’origine, risulta vitale per
alcune specie animali (come il Panda e la Scimmia Ragno). Esistono numerose varietà
di bambù che, se coltivate correttamente, possono aggiungere, anche da noi,
bellezza e interesse al giardino, senza che per questo diventino invasive.
Il Bambù, amici, nei
luoghi d’origine costituisce un materiale a dir poco fantastico, in quanto
risolve problematiche di grande importanza (è utilizzato come materiale
resistente e robusto per costruire case, oggetti d’arredamento, e quant’altro).
Ora anche in Europa il Bambù è stato rivalutato sotto questo profilo, tanto
che, da qualche decennio a questa parte, viene sempre più impiegato nella
bioedilizia, risolvendo una varietà di problemi, date le sue straordinarie
caratteristiche.
Oggi, il Bambù è addirittura
definito un “Acciaio vegetale o acciaio verde”, per le sue
caratteristiche di elasticità, portanza e resistenza, dovute alla sua
particolare conformazione: il fusto è cavo, elastico e leggero, con uno
spessore che in alcune specie può raggiungere i 3 cm ed un diametro di 30, e
un’altezza di 40 metri. Se consideriamo che la resistenza alla tensione può
essere il doppio di quella dell’acciaio, e che la resistenza alla compressione
è superiore a quella del calcestruzzo, ci possiamo rendere conto come questo
materiale li potrebbe soppiantare seduta stante!
Queste fantastiche caratteristiche
lo rendono idoneo alla costruzione di case e altre tipologie di edifici, da
solo o in combinazione con altri materiali, essendo completamente sostenibile
sia a livello ambientale che economico. La coltivazione e la lavorazione del
Bambù sono a basso costo: la pianta come accennato prima cresce rapidamente e
in modo spontaneo, e, per essere impiegata come materia prima per la
costruzione di una casa, richiede un processo di trasformazione breve ed
economico, e, per durare a lungo, basta un trattamento antiparassitario e anti-erosivo che ne prolunga l’integrità nel tempo.
In Sudamerica e Asia,
dove il suo impiego è molto diffuso, vi sono innumerevoli esempi di case ed
edifici nei quali questo materiale è stato da tempo utilizzato, alcuni dei
quali risalenti al 1800 e abitati ancora oggi. Le possibilità architettoniche
sono infinite, e permettono di dare spazio alla fantasia e di combinare lo stile
di costruzione alla funzionalità dei particolari e dei dettagli del fabbricato,
costruendo ad esempio aree di copertura dalla luce e dal calore, mantenendo
l’ambiente luminoso e areato. È un materiale che, giorno dopo giorno, viene
sempre più apprezzato dai più grandi architetti del mondo.
E non è tutto, cari amici.
Poiché viviamo un momento in cui risulta sempre più necessario preservare le
risorse del pianeta, evitando al massimo gli sprechi, il Bambù potrebbe dare
una grossa mano a salvare il pianeta! Ecco le più importanti peculiarità della
nostra amata pianta: 1°- è una risorsa velocemente rinnovabile, in quanto il
bambù può essere raccolto già a partire dal primo anno di vita della pianta; i
legni duri come la quercia necessitano invece di circa 40 anni per arrivare a
maturazione prima di poter essere raccolti.
2°- Ha il potere di assorbire
i gas a effetto serra. Il bambù assorbe anidride carbonica e rilascia
ossigeno per il 35% in più nell’atmosfera rispetto a un equivalente albero di
latifoglie; -ha un alto tasso di crescita, alcune specie di bambù
crescono fino a 92 cm. al giorno: nessuna pianta sul Pianeta ha un tasso di
crescita tanto veloce. Quando si raccoglie, si sviluppa un nuovo germoglio dal
suo vasto sistema di radici, senza la necessità di ulteriori semine o coltivazioni.
3°- È dotato di grande versatilità.
Il legno di bambù può sostituire praticamente qualsiasi legno, in quanto può essere usato
in diverse applicazioni: carta, pavimenti, mobili, materiale da costruzione,
etc. Le fibre di bambù sono più forti e resistenti delle fibre del legno e
molto meno soggette a mutazioni e deterioramento dovuto alle condizioni
atmosferiche. 4°- Non necessita di fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi.
Diversamente dalla maggior parte delle colture da reddito, il bambù non
richiede l’impiego di nessun prodotto chimico.
Cari amici, il bambù
potrebbe davvero salvare il Pianeta! Protegge il suolo, grazie alla potenza
delle sue radici che lo consolidano, può evitare il taglio di tanti
alberi, se utilizzato al loro posto, è resistente alla siccità, facilita la
cooperazione con le altre diverse specie. Personalmente io credo che il BAMBU' sia, senza ombra di dubbio, una pianta da rivalutare!
A domani.
Mario
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