Oristano 2 ottobre 2022
Cari amici,
Che vivere in città,
senza doversi sobbarcare quotidianamente un viaggio per raggiungere il nostro
posto di lavoro, sia diventata una necessità è una verità incontestabile. Per
questo motivo in tanti si sono trasferiti dai piccoli centri in città anche di
grande dimensione, assoggettandosi a vivere in un contesto fortemente
inquinato, tra riscaldamento, traffico, poco verde rumori e quant’altro. Tuttavia,
un po’ tutti siamo portati a pensare che l’inquinamento dell’aria che
respiriamo sia presente solo nelle strade e nelle piazze che frequentiamo,
ovvero che sia un fenomeno esclusivamente esterno. Invece non è esattamente così.
L’inquinamento, amici, è
ben presente anche all'interno delle nostre case, addirittura in misura superiore agli spazi esterni, e lo stesso discorso vale anche per molti altri ambienti chiusi, come uffici,
ospedali, scuole, caserme, alberghi, banche, cinema, bar, ristoranti, negozi e strutture sportive, senza dimenticare, naturalmente, i mezzi di trasporto: quali auto, treni, aerei e navi. Si, purtroppo in questi ambienti chiusi trascorriamo gran parte del nostro tempo,
subendo, di conseguenza, un prolungato contatto con le numerose, potenziali sorgenti di
inquinamento. Le statistiche dicono che l’uomo inala dai 10.000 ai 20.000 litri
d’aria al giorno e la maggior parte, purtroppo, è l'aria respirata in ambienti
chiusi.
Secondo l’Istituto
Superiore di Sanità, in Europa la popolazione trascorre fino al 90% del tempo
negli ambienti indoor per la maggior parte (55%) nelle abitazioni e il 33%
negli ambienti di lavoro; solo poco più del 4% del nostro tempo è mediamente trascorso
all’aperto. Ecco spiegato il perché negli ultimi anni il mondo
scientifico e istituzionale si è occupato in modo particolare dei problemi
correlati alla qualità dell’aria di questi ambienti interni ed è maturata una crescente
sensibilità sull’importanza delle problematiche di salute e comfort dell’aria.
La realtà, amici, è che l’inquinamento domestico è il principale responsabile delle patologie
croniche dell’apparato respiratorio, della cute e delle mucose.
Ma dove, tra le mura
domestiche, si nascondono gli inquinanti da cui tenersi il più possibile alla
larga? Possiamo citare ad esempio i mobili, ma anche i prodotti per la pulizia
della casa oppure la polvere, il fumo o persino alcuni elettrodomestici. Proviamo ad analizzare meglio in dettaglio. I rivestimenti di alcuni mobili possono rappresentare
un’importante quanto insospettata fonte di sostanze che inquinano la casa. La
formaldeide, per esempio, viene utilizzata soprattutto nei collanti per i
pannelli in truciolato o compensato; Il suo rilascio nell’ambiente provoca
l’esposizione al fenolo, un agente tossico per l’uomo e per gli eventuali amici
a quattro zampe presenti in casa.
Altri inquinanti
importanti sono le muffe e l’umidità. Che dire, poi, della cucina e del riscaldamento?
La preparazione dei cibi in cucina e il riscaldamento possono avere in comune
una possibile fonte di inquinamento per la casa: i combustibili fossili. Gas e
carbone, ma anche le stufe a legna, possono contribuire ad aumentare i livelli
indoor di CO, particolato, NOx (somma del monossido di azoto (NO) e del
biossido di azoto (NO2)) e biossido di zolfo (SO2).
Altri pericolosi
inquinanti dell’aria di casa sono i prodotti che usiamo per la pulizia: detersivi,
detergenti e simili sono da tempo nel mirino di diversi studi medici in quanto
potenzialmente in grado di rilasciare sostanze aggressive per i polmoni. Anche
qui nel mirino ci sono diversi Composti Organici Volatili (COV), oltre anche la
possibilità che dal loro utilizzo derivi l’inalazione di alcoli e fenoli. Per
questo motivo viene consigliato di coprire bocca e naso quando si utilizzano certi prodotti per la pulizia. Certi detergenti si potrebbero in realtà
sostituire con alcune soluzioni naturali o comunque meno rischiose, sempre efficaci ma meno inquinanti.
E non è tutto. In casa abbiamo anche diversi elettrodomestici che risultano portatori di inquinamento: come i condizionatori e le stampanti. Quando si parla di
elettrodomestici che minacciano la qualità dell’aria in casa, risulta impossibile non
citare i condizionatori. Questo accade in funzione del fatto che non sempre
viene garantito un adeguato ricambio dell’aria tra le pareti domestiche, oltre al fatto che in pochi rispettano le indicazioni relative alla
manutenzione o alla pulizia dell’apparecchio. Possono rientrare nella categoria
delle fonti “insospettabili” di inquinamento anche le stampanti e le fotocopiatrici, il cui utilizzo
può portare alla dispersione nell’ambiente domestico di ozono (O3) come anche
di polvere di toner o di idrocarburi volatili.
Altro problema da non
sottovalutare è quello del fumo. Come ricorda anche il Ministero della Salute,
tra gli inquinanti domestici figurano anche la polvere e il fumo di sigaretta.
Quest’ultimo può essere legato a forme di inquinamento dirette, in seguito
all’utilizzo del prodotto, ma anche indirette o addirittura di “terza mano”
(con riferimento al fumo che si deposita su superfici d’arredamento come, ad
esempio, tende e divani). Dal fumo di sigaretta derivano, secondo il ministero,
sostanze inquinanti quali “idrocarburi policiclici, COV formaldeide, CO
(monossido di carbonio) e particolato fine”. Infine, la polvere appena citata, è capace di rappresentare un “terreno fertile” per la presenza di diversi
allergeni come ad esempio gli acari.
Amici, anche se spesso
sottovalutiamo il problema, la casa può nascondere diverse insidie, che però
nella maggior parte dei casi possono essere disinnescate attraverso scelte
consapevoli. Oggi la tecnologia è in
grado di darci una mano. Le nuove pitture per l’edilizia, per esempio. sono in
grado di ridurre gli inquinanti attraverso un processo naturale simile alla
fotosintesi clorofilliana: esse sfruttano la potenza della luce per liberare
molecole ossidanti che attaccano gli agenti inquinanti trasformandoli in sali
minerali innocui e neutralizzandoli. In questo modo sono in grado di abbattere
fino all’88,8% degli inquinanti presenti nell’aria (può eliminare l’odore di
sigaretta da una stanza senza il bisogno di arieggiare l’ambiente o risolvere
una volte per tutte il problema della comparsa di muffe e segni di umidità
dalle mura di casa). Il mercato delle “Clean Technologies” è in forte
espansione: alcune tecnologie sono già alla portata di tutti come i moderni filtri per
i condizionatori, necessari per purificare l’aria ed evitare il proliferare di
virus e batteri.
Cari amici, la casa è il
nostro adorato rifugio e per questo dovrebbe essere il nostro luogo più sicuro!
Allora, con un po’ di impegno “green” (che comprende anche l'inserimento di piante che purificano l'aria), questo obiettivo deve diventare il
nostro traguardo.
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento