lunedì, ottobre 03, 2022

IL DILEMMA CHE DA SECOLI ASSILLA L'UOMO: LA REINCARNAZIONE ESISTE? IL CORPO MUORE, MA LO SPIRITO CONTINUA A VIVERE?


Oristano 3 ottobre 2022

Cari amici,

L’argomento che voglio affrontare con Voi oggi è particolarmente difficile da affrontare: si tratta della “REINCARNAZIONE”. Di questa possibilità l'uomo discute da migliaia di anni, diventando un importante concetto filosofico e religioso; per molti, dunque, gli esseri viventi  sono costituiti da una parte fisica e da una spirituale, che non cessa di esistere con la morte fisica del corpo, ma, essendo l'anima immortale, essa continua a vivere sotto un'altra forma biologica, ovvero entrando in un altro corpo. Il concetto della reincarnazione ha radici lontane, tanto che è esistito in varie religioni da almeno 3.000 anni.

Si, l’idea della reincarnazione si trova in molte culture antiche, tanto che ne parlarono e scrissero con convinzione figure storiche greche come Pitagora, Socrate e Platone. Anche diverse religioni (antiche e moderne) come lo Spiritismo e la Teosofia avallano questa convinzione, così come anche molte società tribali presenti in varie parti del mondo, come Australia, Asia orientale, Siberia e Sud America. La reincarnazione, chiamata anche rinascita o trasmigrazione, è, insomma, un principio centrale di tutte le principali religioni indiane, vale a dire buddismo, induismo, giainismo e sikhismo; in particolare nel Buddismo la reincarnazione costituisce la dottrina Saṃsāra, ovvero dell’esistenza ciclica.

Amici, sostanzialmente chi crede nella reincarnazione è convinto che l’anima, dopo la morte, ritorna sulla terra sotto altre spoglie, ovvero in un altro corpo fisico. Secondo alcuni studiosi lo scopo della reincarnazione sarebbe lo sviluppo ed il perfezionamento spirituale. Insomma, per l’anima la vita terrena può essere paragonata ad una scuola, dove essa deve imparare delle lezioni e dove deve fare alcune esperienze capaci di farla crescere spiritualmente. Oggi sono tantissime le persone che credono nella reincarnazione. Secondo le statistiche una percentuale che varia da 12 al 44% crede che esista la reincarnazione. Nel dato occorre considerare che coloro che sostengono di non credere alla reincarnazione, rientrano anche i dubbiosi, gli indecisi e coloro che non vogliono ammettere di credere in un qualcosa che non è scientificamente provata.

Eppure, di esempi che potrebbero dimostrare concretamente la reincarnazione ne esistono tanti. Ad avvallare la teoria della reincarnazione ci sono, infatti, innumerevoli ricerche e pubblicazioni, effettuate sia da medici che da scienziati. Uno di questi studiosi è il Dottor Jim Tucker, psichiatra dell’Università della Virginia, che ha trascorso 15 anni intervistando tutti quei bambini che sostenevano di chiamarsi in un altro modo, ovvero di aver avuto in precedenza altri genitori, diversi da quelli attuali. Bambini, insomma che in sostanza dichiaravano di aver vissuto un’altra vita. Il suo libro, intitolato Life Before Life, rappresenta una vera e propria ricerca scientifica sui ricordi dei bambini e delle loro vite precedenti.

Altri interessanti risultati sono quelli a cui è giunto Brian Weiss uno psichiatra americano autore, tra l’altro, del bellissimo libro “Molte vite un solo amore”. In seguito a diverse sedute d’ipnosi regressiva perpetrate ad una sua paziente, il Dottor Wess iniziò ad interessarsi al fenomeno della reincarnazione. Durante le sedute, la paziente gli raccontava dettagli della vita di donne decedute da tempo che solo le dirette interessate e la famiglia conoscevano. Queste informazioni furono poi controllate dal professor Weiss, il quale ne decretò l’assoluta veridicità.

Amici, io, per esperienza personale, posso dirvi che sono convinto che la reincarnazione esiste. La mia convinzione è maturata a seguito di un fatto importante, accadutomi a Roma molti anni fa. Ai tempi della mia gioventù (avevo poco più di vent’anni) andai a Roma (era la prima volta) per fare un corso di studi politici. Il corso durava 2 settimane e la sera dopo cena, in gruppo, si girava la città con un certo piacere e tanta curiosità. Una sera, in centro storico, a due passi dal Colosseo, percorrevamo una stradina antica e stretta; all’improvviso ebbi come una visione: ebbi l'impressione di esser già stato in quel luogo, di conoscere bene quel posto, tanto che dissi agli amici (tra cui alcuni di Roma) che nella prima traversa sulla destra c’era un locale dove si poteva mangiare e anche dormire. Quel locale allora non esisteva più, ma, come mi dissero giorni dopo gli amici romani, nel secolo precedente il locale c'era ed era proprio come io lo avevo descritto!  Ecco, da questo episodio è nata la mia convinzione che l’incarnazione è proprio una realtà.

Di reincarnazione su questo blog ho avuto occasione di parlare anche nel novembre del 2019, presentando il libro del mio caro amico Ireneo Picciau, e del suo romanzo “Luca che visse due volte”. Ireneo, psicologo e psicoterapeuta, nel libro riporta altre preziose testimonianze proprio sulla reincarnazione. Chi vuole può leggere la mia recensione cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2019/11/luca-che-visse-due-volte-lintrigante.html.

Cari amici lettori, arrivare a convincersi che l’anima, che è immortale, non solo sopravvive alla morte del nostro corpo ma può reincarnarsi non è certo cosa da poco. Se la vita terrena è per l'anima un percorso di apprendimento e perfezionamento, allora bisogna vivere la vita attuale in modo pieno e gioioso; inoltre, sapere che abbiamo già vissuto altre vite può aiutarci a comprendere molti lati della nostra personalità, consentendoci di superare meglio ansie e paure, e ad affrontare la vita con un altro spirito. Si, chi riesce a rivisitare il proprio passato è più incline ad accettare la vita presente, pensando anche che magari potrà ulteriormente perfezionarla in futuro!

A domani.

Mario

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