Oristano 22 ottobre 2022
Cari amici,
Con l’arrivo dell’autunno
sulle nostre tavole troviamo il “CACHI”, frutto dolcissimo e saporito, che,
da ottobre, fa parte della frutta di questa stagione. L’albero (scientificamente Diospyros kaki, che in
greco significa cibo degli dei), appartiene alla famiglia delle Ebenacee, ed è
conosciuto con nomi diversi, caco, loto o kako; quest’albero, che è in grado di
raggiungere anche un’altezza di 15 metri, ha dei frutti dal caratteristico
colore arancione vivace, che colorano allegramente prati e boschi di pianura e
collina nei mesi di ottobre e novembre.
Proveniente dall’Asia
orientale, il Cachi è presente in particolare nella Cina centro-meridionale,
dove, più di 2000 anni fa nacque la sua coltivazione, una delle più antiche al
mondo. In Italia le prime coltivazioni risalgono ai primi anni del Novecento,
dapprima nelle regioni meridionali, per poi diffondersi in tutta la penisola. Esiste
anche il caco mela o il caco vaniglia (questo è privo dei noccioli) che
presenta una polpa croccante e compatta che ricorda la consistenza proprio
delle mele. Le varietà di cachi più coltivate in Italia sono la Vaniglia di
Campania, il Loto di Romagna, la Misilmeri di Sicilia, così come la Suruga,
Kawabata e Fuyu. Attualmente le maggiori coltivazioni, rinomate per l’alta
qualità e con esportazioni anche all’estero, sono in Sicilia.
Amici, il cachi ha
proprietà e benefici molto preziosi per la nostra salute, proviamo a scoprirle
insieme. Questo colorato frutto d’autunno contiene: Fibre, che migliorano il
senso di sazietà, agevolano il transito intestinale. oltre a ridurre l’assorbimento di
zuccheri semplici e di grassi, soprattutto il colesterolo; contiene poi Vitamina C, potente
antiossidante che promuove la salute della pelle, la funzione immunitaria e
aiuta l’assorbimento del ferro; Potassio, il minerale essenziale coinvolto nel
controllo della pressione sanguigna, nella salute cardiaca, nella trasmissione
nervosa e nello scambio idro-salino a livello cellulare; Fosforo, elemento
strutturale di denti, ossa e cellule e buon supporto del sistema immunitario; Vitamina
K, essenziale per la coagulazione del sangue ma anche utile a prevenire
l’osteoporosi; Carotenoidi, (criptoxantina, licopene, zeaxantina e
beta-carotene), che agiscono migliorando la salute degli occhi e proteggono la
pelle dalle scottature; Proantocianidine, polifenoli ad azione antiossidante
che svolgono un ruolo importante nel ridurre il rischio di malattie cardiache,
di cancro e di altre patologie croniche; Fitosteroli, che agiscono a livello
intestinale nel ridurre l’assorbimento del colesterolo.
Secondo l'American Heart
Association, i benefici globali di questi frutti colorati sono ancora, per
certi versi, poco noti. Oltre ad offrire un'alternativa nutriente per chi si è
stancato della frutta più comune, come mele, arance o banane, il cachi,
alquanto dolce quando è perfettamente maturo, può essere consumato come
spuntino, ma anche essere aggiunto alle insalate. Per sfruttare al massimo i
benefici nutrizionali che i cachi hanno da offrire, secondo la professoressa
Penny Kris-Etherton, esperta di nutrizione della Pennsylvania State University,
è importante abbinarli ai giusti tipi di alimenti. A seconda della loro
maturità, si mescolano bene con lo yogurt, possono essere aggiunti ai frullati,
anche, con una manciata di mirtilli. I cachi essiccati, che possono essere
fatti al forno, sono uno spuntino salutare o un ingrediente per muffin fatti in
casa. L'aggiunta a un'insalata che include anche avocado, aiuterà
nell'assorbimento dei carotenoidi.
Amici, il Cachi, il
frutto che viene dall’Oriente ed è simbolo di bellezza, salute e piaceri della
gola, è un “Energizzante naturale”; l’apporto calorico e la quantità di
zuccheri semplici presenti nei cachi agiscono come energizzanti naturali e
dovrebbero essere presenti nella dieta di chi pratica regolare attività fisica.
Inoltre, il contenuto di potassio aiuta a ridurre la fatica, la stanchezza e
limita lo sviluppo dei crampi muscolari.
Cari amici, Abbiamo visto
tutte le proprietà e i benefici dei cachi, adesso vediamo come possiamo utilizzarlo
al meglio. Intanto consumiamolo a maturazione completa, perché il gusto
astringente per il palato (detto anche allappato), è dovuto alla presenza di
buone quantità di tannini; il cachi, poi, va mangiato fresco, gustando la polpa
con un cucchiaino, oppure aggiunto a frullati o centrifughe per la preparazione
di budini, marmellate, creme e dolci. Al fine di beneficiare al massimo del suo
apporto energetico, è consigliabile mangiare il caco la mattina, all’interno di
una colazione sana, in modo tale da avere il giusto carico energetico a inizio
giornata e stimolare la funzionalità intestinale. Questo frutto, però, ha anche qualche limitazione: il paziente diabetico dovrebbe escludere dalla sua dieta il cachi, perché la quantità di zuccheri
presente gli farebbe salire l’indice glicemico.
A domani, amici!
Mario
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