Oristano 18 febbraio 2022
Cari amici,
C’è voluto del tempo, con
vari e diversificati assalti da parte delle diverse parti politiche e degli
ambientalisti, ma finalmente, il diritto collettivo della tutela dell’ambiente
e degli animali è entrato prepotentemente in Costituzione. È un passo di grande
importanza, che consentirà di intraprendere tutte quelle azioni necessarie e
indilazionabili per la salvaguardia del pianeta e per tenerlo pulito e vivibile
per le nuove generazioni. Si, dopo anni di battaglie, le Associazioni
ambientaliste possono festeggiare, con tutti gli italiani, una vittoria storica
per la salvaguardia della nostra terra.
Finalmente anche in
Italia è stata colmata una grande lacuna, quella di avere garantita la massima tutela
dell’ambiente, atto necessario di giustizia e di equità nei confronti della Società
e delle generazioni future. Tutti gli altri Paesi europei avevano da tempo
introdotto nella loro Carta costituzionale una normativa simile a quella che, finalmente,
anche l’Italia ha introdotto. La nostra
Costituzione, da tempo considerata una delle più avanzate al mondo, si è dunque
arricchita di ulteriori valori, oggi assolutamente necessari e indilazionabili, per
la tutela dell'ambiente e degli animali, e garantire la biodiversità.
Introdotti, dunque, principi
di altissimo livello, destinati in particolare alla tutela e nell’interesse delle
future generazioni, indispensabili per poter garantire la salute e l’ambiente anche nei
processi lavorativi e durante lo svolgimento di ogni iniziativa economica. Nei
giorni scorsi, finalmente, si è arrivati all’approvazione definitiva degli
emendamenti, dopo il lungo e complesso iter che, per poter modificare la nostra Carta Costituzionale, prevede la doppia lettura dei
due rami del Parlamento, Camera e Senato, con una pausa di sei mesi.
Il Ministro della
Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, dopo la definitiva approvazione,
ha così commentato: "Questo voto del Parlamento segna una giornata
epocale: testimonio qui la presenza del Governo che crede in questo
cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi
fondanti la tutela dell'ambiente”. Hanno festeggiato con grande gioia anche
le Associazioni ambientaliste, che però incalzano sulla concretezza: “un passo
importante, una bella notizia a cui ora, però, bisogna fare seguire i fatti”, hanno
commentato.
Anche il Ministro delle
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha
espresso la sua "grande soddisfazione", in quanto prima di assumere
l'incarico di governo, Egli, con l'ASVIS, l'Alleanza per lo Sviluppo
Sostenibile, era stato tra i promotori dell'inserimento dell'Ambiente nella
nostra Costituzione. L’ultima votazione del Parlamento è stata quella di
Montecitorio, alla Camera, dove il passaggio finale ha visto 468 voti a favore,
un contrario e sei astenuti (questi ultimi tutti di Fratelli d'Italia); il
risultato è stato salutato con un lungo applauso. Ora, dopo la definita
approvazione del provvedimento oramai inserito in Costituzione, vediamo cosa in
realtà è stato modificato.
In concreto, vengono
modificati gli articoli 9 e 41 della Costituzione, e ciò incide direttamente
sullo Statuto delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di
Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali. L'articolo 9 è nella
prima parte della Costituzione, quella con i principi fondamentali; è
l'articolo che tutela il patrimonio paesaggistico e quello storico e artistico.
Con la riforma si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell'ambiente,
della biodiversità e degli ecosistemi "anche nell'interesse delle future
generazioni". La legge dello Stato - viene poi aggiunto - "disciplina
i modi e le forme di tutela degli animali", un tema che chiede rispetto e
attenzione per i nostri compagni di affezione domestica - i Fuffy e i Fido, i
Lea e i Poldo - ma anche a quelli allevati, per i quali è preannunciata una
legge che godrà della diretta tutela costituzionale.
Per quanto riguarda la
modifica all'articolo 41, viene sancito che l'iniziativa economica debba
rispettare non solo la libertà e la dignità umana ma anche - questa la novità -
la salute e l'ambiente, prevedendo per questo anche programmi e controlli. Di
fatto, sversare liquami in un fiume per produrre diventerà anche una violazione
della Costituzione. Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando ha
dichiarato: "L'uomo, anche nella nostra Carta, riconosce che sono
necessari dei limiti alla propria azione, pena la catastrofe; poche lettere
cambiano la gerarchia dei beni da tutelare. Un fatto importante, molto
importante. Non un vincolo ma una condizione ed insieme un obbiettivo per la
vita sociale ed economica".
Cari amici, personalmente
ritengo l’inserimento in Costituzione dei nuovi principi, un passo davvero molto importante,
di grande civiltà, degno di un popolo che mette la natura e la sua
salvaguardia, al primo posto. La nostra Costituzione era bella prima, ma ora è davvero
straordinaria!
A domani.
Mario
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