martedì, luglio 18, 2017

L’ORGANIZZZAZIONE DEL LAVORO. DALLA GESTIONE VERTICALE A QUELLA ORIZZONTALE, FINO ALL’AUTORGANIZZAZIONE.



Oristano 18 Luglio 2017
Cari amici,
Personalmente debbo dirvi che ho vissuto l’intera vita lavorativa (in Banca) quando era vigente l’organizzazione del lavoro con il “sistema verticale”. Per chi poco lo avesse conosciuto preciso che esso prevede una vera e propria “Piramide”, dove al vertice sta il numero uno (il capo) e nel vari gradini tutti i gradi intermedi fino ad arrivare al livello di base. Questa organizzazione è durata per un periodo abbastanza lungo, praticamente fino agli anni Ottanta del secolo scorso, quando iniziò l’applicazione di un “sistema orizzontale”, nel quale, accantonato, almeno in parte, il precedente verticismo, il lavoro aziendale veniva svolto “dalla squadra”, all’interno della quale a prescindere dall’eventuale grado rivestito tutti agivano in autonomia, senza dipendere gerarchicamente l’uno dall’altro.
Prima di arrivare a parlarvi dell’ulteriore possibile svolta, quella dell’autorganizzazione del lavoro, vorrei esprimere la mia opinione sul passaggio dal sistema piramidale a quello orizzontale, di squadra. Se è pur vero che quello verticistico si prestava ad autoritarismi che poco avevano a che fare con l’autorevolezza, anche nel sistema orizzontale, nel quale la squadra si muove in piena autonomia, l’arrivismo del singolo (che si crede libero e senza vincoli di subordinazione) può prestare il fianco a situazioni poco edificanti, dannose per l’azienda. Insomma, a dirla tutta, è capitato spesso che le aziende col passaggio al nuovo sistema siano “cadute dalla padella nella brace”.
Sarà, dunque, l’insoddisfazione anche del sistema di squadra, che sta per portare ad una ulteriore innovazione che potremmo definire addirittura “lavoro in autorganizzazione”. Ecco l’esempio di cosa potrebbe succedere in tempi anche relativamente brevi. 
A partire lancia in resta è stata un’Azienda di Pordenone, la Graphistudio di Arba, oggi leader nel settore di produzione di album fotografici. Quest’azienda ha deciso di abolire l'orario di lavoro dei dipendenti, introducendo praticamente l'autorganizzazione. La ditta in parola ha circa 200 dipendenti, in maggioranza donne, che non sono nemmeno sindacalizzate. La produzione aziendale è costituita da album fotografici professionali, destinati prevalentemente ai fotografi, che sul mercato sono richiestissimi.
Per quanto altamente innovativo, il sistema adottato di auto-organizzarsi, ha creato nei dipendenti spinte migliorative. Il risultato ottenuto appare già sorprendente: Ecco come si lavora ora. I 200 dipendenti, di cui il 70 per cento è costituito da donne, lavora in autonomia: realizzando album fotografici di alta qualità su ordinazione. I clienti sono fotografi di tutto il mondo, che inviano i file con le immagini e in cambio ottengono un libro fotografico realizzato con le migliori tecniche grafiche. Un lavoro di grande creatività, insomma, risultato di un mix di sapienza artigiana, alto design e studio grafico. L'innovazione tecnologica la fa da padrona, scrive La Repubblica commentando positivamente questa nuova storia aziendale.
Innovazione positiva, dunque, tecnologica ma soprattutto di moderna organizzazione del lavoro. L’intelligente idea imprenditoriale dei titolari sembra che funzioni a dovere; niente cartellini e orari flessibili: ogni dipendente si organizza sulla base delle proprie esigenze familiari, come la cura dei figli o degli anziani. Questo per ogni dipendente risulta appagante. Pensate, anche le passioni personali possono trovare piena soddisfazione, proprio sulla base della libera scelta degli orari, cosa che consente di conciliare positivamente la vita lavorativa e quella familiare e di evasione.
Cari amici, non avere orari fissi è certamente il sogno di tutti. Potersi auto-organizzare la vita lavorativa in relazione agli impegni della propria vita familiare è un'idea sognata dai lavoratori, ma vista con grande diffidenza dalla maggior parte degli imprenditori. Eppure il sistema di lavoro flessibile è già stato testato in USA e funziona: è il modello usato con successo soprattutto nelle imprese 2.0 della Silicon Valley, che ha dato positivi risultati in quanto sposta l'attenzione aziendale sul risultato piuttosto che sul calcolo matematico delle ore passate sulla scrivania. 
La Graphistudio di Arba, in effetti non ha fatto altro che applicare questi principi.
A ben pensare il futuro potrebbe vedere crescere questo nuovo sistema, che si basa su una doppia responsabilità: verso l'azienda e verso i dipendenti: addirittura senza "bisogno" dei sindacati che in azienda infatti non ci sono. Incredibile ma vero: nessun cartellino, nessun vincolo di orario, grande libertà, ma tutto si muove con grande senso di responsabilità. Sarà il futuro modello di lavoro? Io penso di sì, anche perché a ben guardare il modello funziona.
A domani.
Mario


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