sabato, luglio 22, 2017

I MOLLUSCHI E I LORO GUSCI. OGNI ANNO SE NE BUTTANO IN DISCARICA OLTRE 7 MILIONI DI TONNELLATE, PERDENDO IN QUESTO MODO UNA FONTE IMPORTANTE DI BIO MATERIALI.



Oristano 22 Luglio 2017
Cari amici,
Che il mare sia una fonte immensa di cibo, costituito da un’infinità di specie vegetali e animali è un dato di fatto. Il nostro sfruttamento, però, si limita alla parte utilizzabile per alimentarci, gettando via tra i rifiuti, invece, le tante altre parti che potrebbero, invece, esserci comunque utili. 
Mi è già capitato di parlare su questo blog dell'utilizzo dei così detti 'rifiuti del mare', in particolare della Posidonia, risorsa naturale, non certo un rifiuto, che il costante moto ondoso deposita senza sosta sulle nostre coste e che noi ci ostiniamo a considerare anzichè una risorsa un “rifiuto speciale”. Chi è curioso può andare a leggere l’ultima mia riflessione sulla Posidonia, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.it/2016/04/posidonia-risorsa-naturale-non-rifiuto.html.
Con Voi oggi, invece, voglio parlare di altre risorse fornite dal mare: cozze, arselle, lumache di mare, ostriche, bocconi e molto altro, la cui prelibatezza alimentare è ben nota; sbagliamo però quando, dopo aver consumato il prezioso contenuto, eliminiamo gettando in discarica le parti esterne (i gusci), creando in questo modo montagne di rifiuti, che nella loro globalità arrivano a superare i 7 milioni di tonnellate. 
Eppure questi gusci di molluschi di cui siamo ghiotti e che avventatamente consideriamo un rifiuto, potrebbero esserci ancora utili: diventare una nuova fonte di biomateriali sostenibili. Materiale da "riciclare", dunque, non un costoso rifiuto, da utilizzare in diversi ambiti: dall'agricoltura al trattamento delle acque reflue.
A illustrare e sostenere i possibili impieghi di questo materiale è il professor James Morris dell'Istituto Reale Belga di Scienze Naturali. 
Il ricercatore, in occasione del meeting annuale tenuto dalla Society for Experimental Biology, tenutosi recentemente a Goteborg in Svezia, ha spiegato che i gusci dei molluschi, unanimemente considerati degli scarti dall'industria dei frutti di mare e che "finiscono in larga parte nelle discariche", sono invece dei materiali preziosi che non dovrebbero assolutamente essere gettati via. Pratica, quella dello scarto, "che non solo è costosa e dannosa per l'ambiente, ma che è anche un colossale spreco di biomateriali potenzialmente utili".
Innumerevoli, a sentire il professore, i possibili utilizzi di questi gusci. Una delle applicazioni più interessanti proposte dal team di Morris è quella di utilizzare i gusci per ripristinare le scogliere danneggiate per coltivare le ostriche e per consentire la crescita di nuove colonie. Il ripristino di queste barriere risulterebbe meno costoso (un più basso investimento) e richiederebbe meno fatica, conseguendo anche grandi vantaggi ecologici: «Popolazioni di molluschi sani possono dare molti benefici all’ambiente: ripulendo le acque, fornendo una struttura complessa per ospitare altri organismi e anche come struttura di protezione del litorale», spiega Morris.
Le tonnellate di gusci oggi scartati e gettati in discarica, inoltre, potrebbero essere la ‘materia prima’ da utilizzare anche in campo agricolo ed edilizio. I gusci, essendo costituiti per il 95% da carbonato di calcio, potrebbero ad esempio essere utilizzati nei campi per controllare l'acidità del suolo, oppure potrebbero diventare mangime per galline come supplemento di calcio. Il carbonato di calcio inoltre è anche un ingrediente comune nelle miscele di cemento, oltre che venire utilizzato anche per il trattamento delle acque reflue. Oggi il carbonato di calcio usato per questi scopi è ricavato in larga parte dalle cave, un’attività sempre meno eco-sostenibile; ecco perché sostituirlo con quello ricavato dai gusci dei molluschi potrebbe risultare ecologicamente molto utile.
Gusci oggi scartati, dunque, come nuova e ricca fonte di biomateriali sostenibili: ecco cosa significa il ‘riciclo’: il riutilizzo di ottime fonti di materie prime che invece stupidamente gettiamo in discarica. Per Morris, «Il riutilizzo dei rifiuti delle conchiglie è un perfetto esempio di economia circolare; dato che i gusci sono un biomateriale particolarmente prezioso, non solo migliorano la sostenibilità dell’industria dell’acquacoltura facendola progredire, ma possono anche fornire benefici economici secondari i ai produttori e trasformatori di molluschi».
Cari amici, Voi tutti conoscete bene il mio pensiero: il mondo si potrà salvare, solo se lo lasciamo ancora vivibile alle nuove generazioni; solo se sapremo utilizzare al meglio le risorse che la natura ci ha dato, il futuro sarà meno a rischio. Sprecare le risorse, utilizzarle in modo improprio, significa pensare di essere i “padroni” in questo mondo, anziché considerarci, come dovremmo, solo ospiti. Solo evitando gli sprechi potremo dare un sicuro futuro ai nostri figli ed alle generazioni che verranno.
Grazie, amici, a domani.
Mario

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