lunedì, novembre 09, 2020

L’UNIONE EUROPEA HA EMANATO NUOVE NORME RELATIVE ALL’ACQUA POTABILE. HA PREVISTO NUOVI E PIÙ RIGOROSI STANDARD QUALITATIVI.

 


Oristano 9 novembre 2020

Cari amici,

“Acqua potabile sempre più sicura”, questo il fine che ha spinto il Consiglio dell’Unione Europea ad adottare nuovi e più rigorosi standard qualitativi minimi, per l’acqua alimentare, perché un'acqua potabile, sicura e pulita risulta essenziale per l’alimentazione umana. Dopo un lungo e defatigante confronto, è stato raggiunto un compromesso ed è stato stabilito un accordo tra il Consiglio e il Parlamento europeo; successivamente il Consiglio UE ha adottato la revisione della precedente direttiva sull’acqua potabile, inserendo dei nuovi standard per «garantire che l’acqua di rubinetto sia potabile in tutta l’UE».

In una nota il Consiglio Europeo ha precisato che «Le nuove norme aggiornano gli standard qualitativi previsti per l’acqua potabile e introducono un approccio basato sul rischio, oltre che efficace sotto il profilo dei costi per quanto concerne il monitoraggio della qualità dell’acqua». Il Consiglio ha anche introdotto dei requisiti minimi di igiene per i materiali che entrano a contatto con l’acqua potabile, come le condutture, sostenendo che «L’obiettivo è migliorare la qualità di questi materiali per proteggere la salute umana ed escludere qualsiasi contaminazione».

La posizione del Consiglio in realtà risponde alla crescente preoccupazione esistente, per la presenza e per gli effetti degli interferenti endocrini, dei prodotti farmaceutici e delle microplastiche sulla salute umana, istituendo un meccanismo apposito per monitoraggio e controllo. Questo elenco di controllo consentirà all'UE di dare seguito, in modo dinamico e flessibile, alle nuove conoscenze su queste sostanze e la loro rilevanza per la salute umana.

L’acqua, amici, è uno dei beni fondamentali per la vita nel mondo, probabilmente il più prezioso. Si tratta di un elemento chiave per un futuro sostenibile, un elemento di grande rilevanza ed importanza per le fonti energetiche rinnovabili, la produzione alimentare, il miglioramento igienico-sanitario e la salute. Ed ecco che il Consiglio Europeo ha voluto la revisione di cui parliamo: "Per garantire la massima sicurezza delle acque destinate al consumo umano, sicurezza intesa non solo per l'assenza di sostanze e microrganismi nocivi, ma anche tenendo conto della presenza di determinate quantità di minerali naturali ed elementi essenziali".

La revisione portata avanti e discussa dal Consiglio dell’Unione Europea e il frutto derivante dall'iniziativa portata avanti dai cittadini europei, denominata "Right2Water", la prima iniziativa in assoluto che è riuscita ad avere successo. La Commissione ha adottato la proposta di riesame della direttiva sull'acqua potabile emanata il 1º febbraio 2018. Il 5 marzo 2019 il Consiglio ha adottato la sua decisione sulla proposta ricevuta, seguita poi dai negoziati tra i co-legislatori. Il 18 dicembre 2019 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio, confermato dagli ambasciatori degli Stati membri presso l'UE il 5 febbraio 2020.

La Germania che ha in questo momento la Presidenza di turno dell’UE, con la sua ministra federale tedesca dell’ambiente, della tutela della natura e della sicurezza nucleare, Svenja Schulze, ha così commentato l’adozione della Direttiva che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea: “L'acqua potabile sicura e pulita è essenziale. Sono lieta che siamo riusciti a proporre un aggiornamento degli standard qualitativi dell'acqua, a introdurre un approccio basato sul rischio per quanto concerne il monitoraggio dell'acqua e a migliorare le informazioni relative alla qualità dell'acqua fornite ai consumatori e l'accesso all'acqua per i cittadini dell'UE”.

Cari amici, quella che ho appena riportato è una decisione particolarmente importante anche per l’Italia, dove la qualità dell’acqua di rubinetto è già tra le migliori in Europa, ma dove servirebbero anche investimenti per almeno 7,2 miliardi di euro per migliorare la rete idrica, visto che sprechiamo 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua potabile l’anno, mentre siamo irragionevolmente il Paese europeo che consuma più acqua in bottiglia: 106 litri pro-capite! Altra questione di basilare e di vitale importanza, la decisione appena presa dell’istituzione del meccanismo dell’elenco di controllo, che risponde alla crescente preoccupazione per gli effetti nocivi sulla salute degli interferenti endocrini, dei prodotti farmaceutici e delle microplastiche. Il Consiglio ha sottolineato che «L’elenco di controllo consentirà all’UE di dare seguito, in modo dinamico e flessibile, alle nuove conoscenze su queste sostanze e la loro rilevanza per la salute umana».

Grazie, amici, della Vostra sempre benevola attenzione.

Mario

 

Nessun commento: