mercoledì, novembre 18, 2020

BAULADU, CENTRO DI ANTICHE ORIGINI, STA RIPORTANDO ALLA LUCE IL SUO STRAORDINARIO PASSATO. NEL SITO ARCHEOLOGICO DI S. BARBARA DE TURRE, RINVENUTA UNA PREZIOSA SEPOLTURA PRATICAMENTE INTATTA.

Sito archeologico S. BARBARA DE TURRE

Oristano 18 novembre 2020

Cari amici,

Bauladu è un paese con radici antiche, che risalgono certamente al periodo nuragico. Nel suo territorio la presenza dell’uomo è attestata, tra l’altro, dalla Domus de Janas scolpita nella roccia in località Santa Barbara: un monumento funerario risalente al periodo della Cultura di Ozieri, ovvero al neolitico. L’antico sito di Santa Barbara de Turre è considerato di inestimabile valore; abitato da tempo immemorabile, ciò è testimoniato dal nuraghe complesso di Santa Barbara, di cui sono attualmente visibili la torre centrale e i resti di altre due torri. Collocato sulla sommità di una collina basaltica, che domina verso ovest il Campidano di Oristano, ha un’ampia area sottostante, dove era collocato il villaggio risalente alla prima Età del Ferro, periodo in cui si svolgevano importanti attività metallurgiche nella Sardegna centrale. Una località, dunque, certamente ambita, che risulta occupata ininterrottamente fino al Basso Medioevo.

Santa Barbara de Turre, risulta essere dunque il più antico insediamento abitativo dei progenitori degli attuali abitanti di Bauladu, luogo che fu abbandonato in seguito a un’epidemia, con il trasferimento nell’attuale area dove è oggi collocato il paese. Gli abitanti che all’epoca scamparono alla peste, passarono sotto la protezione dei frati camaldolesi, operativi a Bonarcado, fondatori delle chiese sia di San Lorenzo che di San Gregorio Magno. Una lunga storia, cari amici, che ha portato i lungimiranti amministratori di Bauladu (mio paese d’origine, luogo in cui sono orgoglioso di essere nato) ad approfondire la conoscenza di questo antico sito attraverso diversi scavi archeologici, l’ultimo dei quali è ancora in corso.

I primi scavi nel sito archeologico di Santa Barbara de Turre iniziarono nel 1989. Si iniziò a scavare attorno al nuraghe prima menzionato, una costruzione di tipo complesso, con una torre principale e due torri secondarie unite da una cinta muraria che racchiude un cortile, con intorno i resti di un villaggio esteso per circa un ettaro e mezzo. In questo sito si è appurato che la presenza umana risulta documentata a partire dal periodo nuragico fino all'Alto Medioevo, come hanno dimostrato i primi scavi, condotti inizialmente dall'Università americana "Lenorgalli", in collaborazione con l'allora soprintendenza archeologica per Cagliari e Oristano. Gli scavi ripresero poi nel 2018 e nel 2019, quando le nuove campagne furono affidate all'archeologo dell'Università di Sassari Giuseppe Maisola, che nel 2018 diresse sei studenti provenienti dagli atenei di Sassari e Cagliari e dalla scuola di specializzazione in archeologia di Oristano Nesiotikà, seguiti brillantemente dall'archeologo Prof. Raimondo Zucca, originario proprio di Bauladu.

Quello di Santa Barbara de Turre è stato ritenuto dagli archeologi un sito di grande interesse; dagli scavi sono emerse non solo abitazioni ma anche officine per la lavorazione del bronzo, risalenti al periodo tardo nuragico e una necropoli di poco precedente il periodo giudicale, a dimostrazione della continuità dell’utilizzo di quei luoghi. Agli interventi del 2018 e 2019 ha poi dato seguito quello di quest'anno, tuttora in corso, che vede la presenza di giovani archeologi guidati sempre dall’archeologo-direttore Prof. Giuseppe Maisola dell’Università di Sassari. Un intervento, quello datato 2020, che sta per concludersi e che ha avuto un’importanza davvero straordinaria, tanto da poter affermare che si chiude proprio col botto!

I lavori di quest'anno sono stati concentrati in una zona già individuata in precedenza come un'area cimiteriale, relativa al periodo tardoantico. Già durante la campagna 2019 era stata messa in luce una struttura, una sorta di mensa a pianta circolare, probabilmente funzionale ai refrigeria, i banchetti che si svolgevano in onore dei defunti. Durante la campagna in corso l'ampliamento delle indagini verso meridione ha consentito di individuare un'ampia area pavimentata tramite un battuto di terra e tratti di acciottolato, ma anche una struttura di forma allungata che poi, proprio nelle fasi conclusive della campagna, si è rivelata essere una sepoltura.

In realtà altre tombe erano state già rinvenute e documentate in occasione degli scavi del 1989, ma esse erano risultate già violate da scavatori clandestini. La tomba rinvenuta ora, invece, risulta essere la prima ancora inviolata, integra e completa, e, per essere indagata in maniera scientifica, è ora oggetto di attente analisi di laboratorio. Si tratta di una tomba a cassone litico realizzata con blocchi e materiale di reimpiego, coperta tramite grandi blocchi basaltici. I resti dell'inumato, in discrete condizioni di conservazione, parrebbero appartenere ad un individuo di sesso maschile di età adulta, anche se per i dettagli sarà necessario attendere analisi più approfondite. All'interno della sepoltura non erano presenti manufatti e l'inumato non presentava alcun oggetto di ornamento personale. Proprio la mancanza di indicatori cronologici certi impedisce, al momento, di proporre una datazione precisa per questa sepoltura che comunque rimane inquadrata in ambito tardoantico. Lo studio di alcuni frammenti ceramici rinvenuti nella terra di riempimento della tomba potrà essere di fondamentale aiuto da questo punto di vista.

Cari amici, anche questa campagna di scavi archeologici sta per giungere al termine. Sono felice di questa scoperta che riguarda il passato del mio luogo d’origine, considerato anche che mi considero sempre orgogliosamente bauladese! Un grande grazie al team che ha lavorato sodo e che ha fatto questa interessante scoperta: Giuseppe Maisola (Direttore), Annalucia Corona e Anna Pintus; Special guest: Elia Zucca. Un ringraziamento davvero speciale va all'Amministrazione di Bauladu, ed in particolare al sindaco Davide Corriga Sanna, che mi onora della sua amicizia e che, da persona sempre impegnata e lungimirante, si adopera in tutti i modi per dare lustro e visibilità a Bauladu! Grazie Davide!

A domani.

Mario 
Squadra al lavoro....

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