domenica, novembre 01, 2020

LAUREE ABILITANTI ALLA PROFESSIONE: INIZIA L’ADDIO AGLI ESAMI DI STATO. BASTERÀ LA LAUREA PER ESERCITARE ALCUNE PROFESSIONI CHE PRIMA NECESSITAVANO DELL’ABILITAZIONE.


Oristano 1° novembre 2020

Cari amici,

Voglio iniziare i post di novembre parlando di cultura e di professionalità. Parto dalla recente decisione governativa che ha stabilito che per alcune professioni viene abolito l'esame di Stato. Non so se la decisione presa in sede di Governo, che rende alcune lauree subito abilitanti alla professione, sia frutto (o almeno in parte derivi) della pandemia in atto. Il Governo, come ha di recente anticipato il Sole 24 Ore, ha messo in cantiere un disegno di legge in 5 articoli (che è stato già approvato dal Consiglio dei ministri), che intende accorciare la strada che intercorre tra il conseguimento della laurea e l’esercizio della professione. È questo l’obiettivo esplicito del provvedimento, messo in piedi su iniziativa del ministro Gaetano Manfredi e che passa ora al vaglio delle Camere.

Con questo provvedimento di legge, le lauree in alcune professioni che prima necessitavano dell’esame di abilitazione, diventeranno lauree abilitanti, come è stato confermato dallo stesso ministro Manfredi, che ha così commentato: «Semplificare le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, significa agevolare una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro». In questo modo, attraverso una manovra in tre tempi, i giovani professionisti potranno abilitarsi già al momento della laurea; dovranno svolgere una seduta più articolata che includerà anche una prova tecnica davanti a una commissione, integrata da professionisti esperti scelti dagli ordini.

I primi laureati ad essere interessati dal provvedimento, che trasformerà il certificato di laurea in titolo abilitante alla professione, saranno quelli laureati a ciclo unico in Odontoiatria, Farmacia e Veterinaria nonché quelli che conseguono la laurea magistrale in Psicologia. Dovranno anche, però, aver conseguito almeno 30 crediti formativi, dopo la partecipazione ad un tirocinio interno al corso di studi. Ma questo sarebbe solo il primo passo. In realtà, il ministro Manfredi vuole estendere ad altre professioni sanitarie quanto già previsto dall’articolo 102 del decreto “Cura Italia” per Medicina.

Ovviamente per ora non c’è ancora nulla di operativo, in quanto per l’applicazione concreta della norma, e quindi la possibilità di essere messa in atto, è necessario attendere che il provvedimento, per ora approvato solo dal Consiglio dei ministri, diventi legge. Il Rettore Manfredi, ora anche ministro, è comunque ottimista: «È uno dei collegati alla manovra e c’è la volontà di tutte le forze politiche di promuoverlo», ha dichiarato al Sole 24 Ore.

Una volta esaurita favorevolmente questa prima tranche di “lauree abilitanti”, un meccanismo analogo è previsto poi per un secondo gruppo di lauree, relative a materie tecniche: sono le tre professionalizzanti avviate quest’anno e ritenute sufficienti - in quanto dotate di tirocinio - ad esercitare la professione di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e perito industriale laureato. Ma per questi corsi di laurea servirà più tempo, perché i corsi sono appena partiti e dureranno tre anni.

Infine, è previsto anche un terzo gruppo, nel quale potrebbero rientrare diversi, numerosi, altri professionisti. Per esempio, quelli che si occupano di tecnologie alimentari, i dottori agronomi e forestali, i pianificatori paesaggisti e conservatori, gli assistenti sociali, gli attuari, i biologi, i chimici e i geologi. I loro titoli di studio diventeranno abilitanti su richiesta dei Consigli degli Ordini, dei Collegi professionali o delle Federazioni nazionali e previo regolamento del Ministero dell’Università.

Sono apparsi interessati alla laurea abilitante anche i commercialisti, gli architetti e gli ingegneri (erano stati inclusi nella versione iniziale ben più ampia del DDL), ma a loro non è andata bene: tutti e tre sono rimasti esclusi, usciti dalla rosa finale poi approvata, in quanto per loro si è acceso il “semaforo rosso”, voluto dal Ministero della Giustizia a cui spetta la vigilanza su questi professionisti. E' probabile che ci vorrà del tempo, ma successivamente chissà!

Cari amici, indubbiamente la proposta di legge appare uno snellimento che taglia certe “forche caudine” prima esistenti. D’ora in poi Odontoiatri, Farmacisti, Psicologi e Agrotecnici e certamente diversi altri, non vivranno più lo spettro del sostenimento dell’esame di Stato, in quanto acquisiranno l'abilitazione all'esercizio della professione al termine del corso di laurea e non più dopo un successivo esame di Stato, preceduto da un tirocinio pratico. Il tirocinio verrà inglobato nel corso di studi e l'esame di laurea sarà la sede nella quale conseguire, in contemporanea, laurea e abilitazione alla professione.

Sarà un bene o un male? Ai posteri l’ardua sentenza!

A domani.

Mario


 

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