sabato, novembre 21, 2020

ORISTANO: SCELTO IL PROGETTO PER IL RIFACIMENTO DELLA PIAZZA MANNO. CREDO CHE STIAMO CONTINUANDO CON GLI ERRORI DEL PASSATO, QUANDO PER “MODERNIZZARE” LA CITTÀ SI DECISE DI DEMOLIRE PORTA A’MARI.


Oristano 21 novembre 2020

Cari amici,

Nei mesi scorsi ebbi occasione di gioire nell’apprendere che, finalmente, la storica Piazza Manno, l’antica “PRATZA DE SA MAJORIA”, avrebbe finalmente avuto quel decoro che quel sito da tempo attendeva. Una piazza storica, certamente al tempo dei Giudicati la più importante della città, dove si affacciava la Reggia Giudicale. Un luogo che qualunque altra città avrebbe cercato di valorizzare e conservare, perché il presente di ogni Comunità è strettamente legato al passato, necessario anche per programmare nel modo giusto il futuro, legandolo alle salde radici del suo passato.

Finalmente, dopo anni in cui il rifacimento di questa piazza restava solo motivo di chiacchiera, si è arrivati alla concretezza: l’avvio dell’iter per la valorizzazione di questo “trascurato, antico luogo”, attraverso un “concorso di idee”, lanciato in campo nazionale, per la realizzazione di un progetto consono, capace di rimediare agli errori del passato, e quindi di riportare alla luce ciò che per incuria, imperizia e poca lungimiranza era stato gettato in precedenza alle ortiche. La città entrò in fermento, e ogni luogo reale o virtuale era buono per parlare e discutere, anche animatamente, del nuovo volto che questa piazza avrebbe potuto avere.

Nelle animate discussioni esperti e cittadini comuni manifestavano le visioni più diverse; da chi ipotizzava di adornare la piazza con statue, a chi suggeriva un possibile rifacimento della storica porta demolita, anche a chi, più semplicemente, pensava di mettere in luce almeno le fondamenta dell’antica torre e del suo tracciato, (tracce tuttora visibili sotto le attuali, sconnesse mattonelle). Insomma tutti pensavano ad un rifacimento che, almeno in alcune linee essenziali, potesse ricordare il glorioso passato della città.  

Ebbene, ora, è arrivata la notizia ufficiale: i tecnici dell’Amministrazione Comunale di Oristano hanno scelto il progetto vincente, privilegiando un elaborato che nulla ha a che fare con le ipotesi prima dette e pensate dagli oristanesi. Il progetto dichiarato vincente appare di una modernità assoluta, senza legami e senza fronzoli. Esso prevede la rimozione di tutto l’asfalto ora presente, con un più largo spazio riservato ai pedoni. La piazza verrà pavimentata con lastre di granito, che, a detta dei tecnici, “servirebbero a valorizzare i tracciati delle mura medievali, di Porta Mari e Torre San Filippo”. Personalmente non so in base a quale legame, in quanto queste pietre (granito e basalto) non figurano tra il materiale da costruzione delle mura e della torre di Port’a Mari.

La nuova pavimentazione, inoltre, si estenderà anche alla via Episcopio, per raccordare piazza Manno con piazza Duomo. Nel progetto in parola, troverà posto anche un filare di alberi e alcune panchine in granito, che consentiranno la sosta a chi vi transita. Si salverà anche l’aiuola centrale, sede da tempo di una magnifica magnolia. Previsti anche 11 parcheggi, due dei quali destinati ai disabili e tre per le operazioni di carico e scarico. Amici, le mie informazioni sulla decisione presa non sono certo ‘abbondanti’, posso riferire solo quello che i media hanno riportato, ma chi ha avuto modo di vedere la proposta progettuale, riferisce che in essa c’è scritto che “La nuova piazza è studiata per dare vita a un luogo di aggregazione per Oristano: attraverso una rigenerazione estetica e funzionale dell’area; l’intervento di restauro favorisce la riappropriazione dello spazio pubblico da parte della collettività”.

Questa affermazione mi lascia alquanto perplesso. Le piazze, certo, sono sempre state luoghi di aggregazione, a prescindere che esse siano antiche o moderne; ma quelle antiche, per quello che mi consta, sono anche luoghi della memoria, luoghi dove in passato si è vissuto e costruito quello che oggi è la città attuale! L’estetica e la funzionalità della piazza, per quanto utili e gradevoli, non devono mai stravolgere quello che in passato la piazza rappresentava! È con amarezza che penso e dico che stiamo tornando ai tempi nei quali si gioì per la nascita del palazzo SOTICO a pochi palmi dalla Torre di Mariano e furono edificati in piazza Eleonora il palazzo della SIP e il palazzo Casula!

Amici, non credo di essere il solo a pensarla così. In tanti su Facebook hanno commentato sulla stessa lunghezza d’onda! Da Elia Sanna a Francesco Federico, da Renata Sollaino a Gigi Meli Mura e ai tanti altri rimasti sorpresi e forse disillusi, anche se non sono mancati i pochi favorevoli. Un’altra cosa che mi ha turbato è questa: è possibile che nessun progetto sardo sia stato ritenuto degno di una seria considerazione? Forse la Sardegna, dai tempi successivi a quelli di Eleonora, costituisce un feudo di altri e i sardi credo che continueranno a restare sudditi per sempre!  

Chi vivrà vedrà. A domani.

Mario

Nessun commento: