Oristano
13 Giugno 2017
Cari amici,
Che il mondo del web
sia come una grande giungla, dove alla pari della nostra realtà qutidiana circolano animali di
tutte le specie, anche potenzialmente più pericolosi, è un dato di fatto.
L’argomento dei pericoli esistenti in questo “mondo virtuale” l’ho già
esaminato diverse volte, l’ultimo mio post è quello del 2 Maggio scorso (per chi lo
vuole leggere ecco il link: http://amicomario.blogspot.it/2017/05/sicurezza-informatica-attenti-dridex-il.html),
ma oggi voglio riflettere con Voi su un pericolo che prescinde dai contenuti,
focalizzandosi invece sull’accesso alla rete. Non so quanti di Voi lo sappiano già, ma si sta estendendo sempre più il numero dei portoghesi che navigano a scrocco, ovvero si collegano alla rete a spese
degli altri utenti che hanno una connessione. Vediamo la cosa nei dettagli, con indicazione delle modalità utlizzate.
Partiamo innanzitutto
da una considerazione di base: ormai quasi nessuno ha il proprio computer
collegato direttamente con cavo (sistema antico), ma utilizza la rete Wi-Fi. Praticamente
oggi in ogni famiglia ci sono da due a tre computer se non di più, per cui, per quanto piccolo, un impianto Wi-Fi risulta acceso in ogni casa. Questo tipo di
collegamento senza fili comporta il forte rischio di “intrusione”, ovvero l'utilizzo non
autorizzato della nostra rete domestica da parte di altri utenti pirati. C'è da sapere che non è poi così
difficile riuscire a 'bucare' la rete Wi-Fi casalinga, e così in tanti, ormai,
navigano a spese di altri internauti.
Il problema del “collegamento
abusivo”, piccolo furto se vogliamo spiegano i tecnici, in realtà è ben più
complicato; chi naviga a scrocco potrebbe
anche avere accesso completo alla rete LAN di casa e, a meno che non usiamo un firewall
debitamente configurato, l'intruso potrebbe tranquillamente navigare tra i vari
nostri dispositivi ad essa connessi. Cerco di spiegarmi meglio. L’intruso, una volta
all’interno della nostra rete domestica, sarebbe in grado anche di spiare
all'interno dei documenti e delle risorse salvate sulla memoria del nostro computer,
accedendo liberamente a tutti i file condivisi. Alla faccia della privacy!
Il danno, amici miei,
sarebbe duplice: un rallentamento della linea, con diminuzione della velocità
operativa, e, cosa ben più grave, i possibili "guai" di natura legale derivanti dall’accesso
dell'intruso ai nostri dati, in quanto egli potrebbe fraudolentemente operare a nostro nome.
Fortunatamente qualche rimedio esiste: ci sono delle tecniche (dalle più semplici alle più complesse) che permettono di scoprire se qualcuno è riuscito ad accedere indebitamente al nostro router wireless e così cercare di difenderci dai tentativi di accesso e dai possibili utilizzi fraudolenti della nostra rete.
Fortunatamente qualche rimedio esiste: ci sono delle tecniche (dalle più semplici alle più complesse) che permettono di scoprire se qualcuno è riuscito ad accedere indebitamente al nostro router wireless e così cercare di difenderci dai tentativi di accesso e dai possibili utilizzi fraudolenti della nostra rete.
La prima cosa da fare
(accessibile anche ai meno esperti) è quella di fare attenzione ai led del nostro router
wireless, per capire se qualcuno si sia intrufolato nella nostra LAN. Lo scopo
dei led è infatti quello di segnalare lo stato di attività del dispositivo; nel
caso qualcuno stia utilizzando la nostra connessione, i led frontali
lampeggeranno più o meno velocemente. Basta quindi osservare per qualche decina
di secondi l'andamento della lucina e, nel caso in cui lampeggi
inaspettatamente e più velocemente, allora è molto probabile che si sia
innestata una nuova connessione (abusiva).
Questo metodo, però, è
troppo empirico. Nel caso infatti vi siano diversi dispositivi wireless
collegati alla nostra LAN, l'attività apparentemente anomala potrebbe essere generata
anche da uno di questi dispositivi. Per avere la certezza, quindi, bisognerebbe
scollegare tutti i device e attendere che il led segnali qualche attività. In
questo caso, le probabilità che qualche abusivo sia collegato al router
wireless sarebbero molto più alte.
Ovviamente esistono
metodi ben più sofisticati, ma questi non sono pane per i denti dei meno
esperti (come me e come molti di Voi). Un metodo investigativo che da
praticamente delle certezze è però abbastanza complicato e richiede tutta una serie competenze
informatiche. Per esempio, utilizzando tecnicamente un software per il monitoraggio dello
stato di rete si potrebbe avere il quadro completo dei pacchetti in entrata e
in uscita dal router wireless di casa nostra; uno di questi, ad esempio, è Wireshark,
tool (programma) in grado di analizzare il traffico dati che passa per le porte del
computer e fornisce informazioni quali la provenienza e la destinazione dei
pacchetti di dati in transito. Tutta roba, però, riservata a degli esperti informatici.
Cari amici, l’ho
scritto altre volte e lo ripeto ora: il web è una vera giungla, dove si annidano
serpenti di ogni specie. L’unica raccomandazione che credo si possa fare è quella di stare sempre
all’erta e, al minimo dubbio, consultare un nostro amico esperto, informandolo delle nostre preoccupazioni. Per il resto ci resta una cosa sola da fare: sperare sempre nella…buona
sorte. Che Dio ci aiuti!
A domani.
Mario
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