Oristano
6 Giugno 2017
Cari amici,
Il futuro abitativo
dell’uomo cambierà in modo radicale. Le motivazioni certo non mancano: dall’aumento
della popolazione mondiale alla necessità di creare strutture semplici e
antisismiche, possibilmente a basso impatto energetico e che costino non solo
poco ma che consentano anche la realizzazione in tempi brevissimi. Pensate ai
cataclismi che improvvisamente annientano interi paesi, con le relative
popolazioni che sono costrette a lunghi periodi di permanenza in prefabbricati
precari o addirittura in container o in tenda.
Si, è proprio vero: col
passare dei decenni la popolazione mondiale è destinata a crescere
esponenzialmente, arrivando presto (nel 2050 circa) a contare 10 miliardi di persone. Stante questo,
bisogna prendere atto che gli spazi a disposizione dell'uomo, così come le
risorse, saranno sempre meno abbondanti e ci si dovrà adattare a vivere in
abitazioni di dimensioni molto più ridotte di quelle attuali.
In Giappone, a questo proposito, una società sarebbe riuscita a realizzare delle mini case che, per essere costruite, richiedono poche ore di lavoro (circa 2 ore). Le strutture, confortevoli e ben isolate da caldo e freddo, sono solide e durature, in grado di poter restare in piedi per oltre 300 anni.
In Giappone, a questo proposito, una società sarebbe riuscita a realizzare delle mini case che, per essere costruite, richiedono poche ore di lavoro (circa 2 ore). Le strutture, confortevoli e ben isolate da caldo e freddo, sono solide e durature, in grado di poter restare in piedi per oltre 300 anni.
Certo, per quanto
appaia incredibile, la saggezza e la particolare millenaria cultura dei Paesi
del Sol levante anche in questo campo risulta semplice e allo stesso tempo
risolutiva, capace di ovviare a tutti i problemi abitativi in maniera brillante
e poco dispendiosa. Recenti notizie di stampa hanno anticipato fotograficamente i nuovi moduli abitativi:
sono delle vere e proprie case con strutture portanti solide e confortevoli, non dispendiose
dal punto di vista energetico e in grado di resistere all’usura del tempo. Le strutture
di cui i giornali parlano questi giorni, sono realizzate per ora solo nei Paesi Orientali e dichiarate agibili in tempi ridotissimi; con esse si può realizzare un intero villaggio in pochissimi
giorni.
Si, amici, le notizie
(io le ho apprese da Tiscali) parlano di un modello di casa di nuovo tipo, modulare: una nutrita squadra di operai potrebbe essere in grado, davvero, di
far nascere un villaggio vivibile immediatamente, come realizzato con un colpo di bacchetta magica.
Nel mondo il Giappone è da sempre leader nel campo della tecnologia antisismica e quindi le nuove case sono progettate e costruite anche in funzione di questo fenomeno, che comporta leggerezza e flessibilità allo stesso tempo. Con la sequenza quasi ininterrotta di gravi terremoti (che negli ultimi anni hanno però registrato un numero bassissimo di vittime), il Giappone ha maturato una enorme esperienza nelle realizzazione e nell'adeguamento antisismico dei case, palazzi e grattacieli.
Nel mondo il Giappone è da sempre leader nel campo della tecnologia antisismica e quindi le nuove case sono progettate e costruite anche in funzione di questo fenomeno, che comporta leggerezza e flessibilità allo stesso tempo. Con la sequenza quasi ininterrotta di gravi terremoti (che negli ultimi anni hanno però registrato un numero bassissimo di vittime), il Giappone ha maturato una enorme esperienza nelle realizzazione e nell'adeguamento antisismico dei case, palazzi e grattacieli.
“Dopo il devastante
terremoto che nel 1978 ha colpito la prefettura di Miyagi – ricorda l’ingegner Taro
Yokoyama professore associato allo Shibaura Institute of Technology e
responsabile della LowFat Structures, società attiva nel campo della
progettazione e della ristrutturazione di edifici anti-sismici - in Giappone le
tecnologie costruttive hanno subìto profondi cambiamenti”. Interpellato sul rischio sismico in Italia, il prof. Taro Yokoyama, in un
colloquio con l'Adnkronos, ha affermato che esistono enormi difficoltà legate alla protezione del nostro patrimonio
architettonico, in particolare per la necessità di protezione delle numerose vite umane presenti nelle aree più sismiche del
nostro Paese.
Interno di una delle nuove case
Cari amici, ben vengano
dunque questi nuovi modelli di casa: semplici ed economici e che comportano anche
meno rischi in caso di gravi sconvolgimenti come i terremoti. Per ora la
notizia giornalistica non è corredata da molti dati tecnici: sono state pubblicate solo delle
foto delle case e del villaggio costruito con esse. Credo che, non appena in
possesso di ulteriori notizie sui nuovi fabbricati, potrei tornare ancora sull’argomento.
Grazie, amici, della
Vostra attenzione.
Mario
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