Oristano
3 Giugno 2017
Cari amici,
A chi non piace avere un
bel giardino, un bel balcone o un terrazzo fiorito, dove piante e fiori dagli
smaglianti colori rallegrano la nostra vista e l’olfatto, dandoci sensazioni
di grande intensità? Di piante, però, ne esistono anche di "pericolose": certamente belle, ma dietro l’apparente eleganza e bellezza, spesso si nasconde
anche l’insidia, un pericolo a volte molto serio. Si, a volte possiamo trovare delle specie, sia da
appartamento che da giardino, che seppur comunemente utilizzate, possiedono nei fiori, nelle foglie o nel fusto, delle sostanze che potrebbero risultare
tossiche per l'organismo umano (in particolare bambini) e per gli animali domestici. Vediamone alcune.
Cominciamo con una pianta molto nota: l'ortensia. Chi non conosce l’ortensia, pianta dai bellissimi fiori rosa,
bianchi e blu? Tanti la possiedono e la ammirano, perchè ravviva con quei fiori a palloncino
qualunque angolo verde, nel giardino come sulla terrazza. Eppure l’ortensia contiene
sostanze pericolose: se ingerite, possono causare problemi depressivi, aumento del
battito cardiaco, febbre, diarrea e vomito. Che dire poi dell'elegante Lilium? Anch’esso
è bellissimo ma pericoloso per via della colchicina, una specie di polvere
naturale che si deposita sui fiori e che, se ingerita, a seconda dei soggetti, può scatenare ddstturbi gastroenterici, stomatiti e insufficienza renale.
La velenosità dell’oleandro
è senz’altro molto nota: sia i fiori che le foglie dell'arbusto, se
ingeriti, possono interferire con l'attività del cuore, causare vomito
ripetuto, allucinazioni, dermatiti da contatto. Altra pianta che è bene tenere lontano da bocca e
occhi è il rampicante Filodendro: tutte le parti di questa pianta, se
masticate, possono provocare dolori addominali, vomito e diarrea. La pianta di
ricino, poi, a differenza del suo prezioso olio, in caso di ingestione causa
forti dolori addominali, diarrea con sangue e danni ai reni. Anche l'Anthurium,
apprezzato per i suoi fiori decorativi, è tossico se ingerito, in quanto può
causare irritazione alle mucose orali, bruciore a labbra e lingua, salivazione
eccessiva, difficoltà nella deglutizione e vomito. Grande attenzione, dunque, ai colorati vegetali che ci mettiamo in casa a scopo ornamentale! Ecco allora un altro piccolo elenco di piante, molto diffuse nei nostri spazi verdi, ma da tenere a bada, in quanto potenzialmente
pericolose:
L’Azalea (Azalea
indica): le parti velenose sono le foglie; può dare stomatite, vomito, diarrea,
debolezza, deficit della vista, convulsioni e coma. Il Ciclamino (Cyclamen
europeum): tutte le parti della pianta sono tossiche; la linfa provoca
irritazioni cutanee, mentre l’ingestione può causare vomito e diarrea; si
possono anche avere crisi convulsive. Il Croton (Codiaeum variegatun pictum): dai
rami, se tagliati, esce un liquido lattiginoso che può essere molto irritante
per le pelli più sensibili. La Dieffenbachia (Dieffenbachia spp.): è provvista
di una spiccata azione irritativa e caustica per contatto; se le foglie sono
masticate si determina una intensa sensazione di bruciore in tutto il cavo
orale con possibile edema delle strutture del retro-bocca e possibili
difficoltà respiratorie.
Anche il Filodendro (Philodendrum spp.) ha un liquido velenoso: dai piccioli delle foglie rilascia
una sostanza lattiginosa bianca piuttosto tossica, che può causare gravi
irritazioni alla cute e agli occhi e, se ingerita, tumefazione della lingua e
soffocamento. La Ginestra (Spartium junceum): fate attenzione a raccoglierne i
rami fioriti a mani nude: se le portate poi in bocca possono provocare disturbi
gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), crisi convulsive e stato comatoso. Il Gelsomino (Jasminum sempervirens): tutta la pianta è velenosa. Il Glicine (Wistaria
sinensis nuttal spp.): le parti tossiche della pianta sono le radici, la
corteccia ed i semi; in caso di ingestione i primi sintomi sono simili a quelli
di una gastroenterite. Anche la famosa Stella di Natale (Poinsettia
pulcherrima) ha un liquido tossico: il succo lattiginoso che fuoriesce dal
gambo è molto pericoloso sia per ingestione che per contatto cutaneo e
soprattutto per gli occhi.
Datura stramonium: altra pianta di grande tossicità.
Cari amici, in realtà
sono in tanti a non sapere della tossicità, spesso molto alta, di numerose
piante comunemente coltivate in giardino, in balcone o terrazzo. Questo è un
problema serio, in quanto sarebbe il caso che, soprattutto se si hanno bambini piccoli, i genitori fossero sempre al corrente delle caratteristiche e dell’eventuale
tossicità delle piante tenute nell’appartamento o nel giardino. Starà poi ad
ognuno di loro, con la giusta saggezza, stabilire se e quando portare in casa
piante potenzialmente pericolose, in modo da evitare che la curiosità dei
bambini li porti a mettere in bocca foglie o fiori pericolosi, rischiando non solo di star male ma a volte anche
di morire.
Non scordiamo mai che “tutto quello che è bello, che luccica non è sempre oro”,
così come una pianta o un bellissimo fiore possono essere belli ma anche fonte di mille guai.
A domani.
Mario
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