mercoledì, aprile 17, 2024

LA RISCOPERTA DI UN ANTICO PIATTO, IL “BULGUR”. È PREPARATO CON GRANO INTEGRALE, UNA PIETANZA CHE NON MANCAVA MAI NELLA TAVOLA DI GENGIS KHAN.


Oristano 17 aprile 2024

Cari amici,

Il BULGUR è un antico piatto, consumato secoli fa dalle popolazioni medio-orientali come la Turchia (chiamato anche bulghur, bulgul ecc.), costituito da grano duro germogliato. Questa pietanza, in italiano chiamata “grano spezzato”, è una specie di cous-cous, ma preparata solo con  chicchi di frumento integrale. Il particolare processo di lavorazione prevede l’utilizzo di chicchi di grano duro integrale germogliato, che, dopo essere stati cotti al vapore vengono fatti prima essiccare e poi grossolanamente macinati, ridotti cioè in piccoli pezzetti. La macinatura può essere differente: abbastanza fine, per la preparazione di minestre e zuppe, mentre più grossa per la preparazione di ricette come insalate fredde o calde, sformati, polpette, burger vegetali.

Le origini dell’utilizzo del Bulgur vengono fatte risalire agli antichi popoli che 4000 anni fa abitavano la Mezzaluna Fertile, ovvero le Regioni che si estendevano tra i fiumi Nilo ed Eufrate. Le prime comunità agricole del luogo, infatti, spinte dalla necessità di proteggere i raccolti da muffe ed insetti, iniziarono ad essiccare e macinare il frumento integrale. Questo procedimento è rimasto inalterato fino ai giorni nostri, e il Bulgur è tutt’ora parte fondamentale della tradizione culinaria turca, palestinese e libanese.

Tra storia e leggenda, il Bulgur ha attraversato i secoli. Si racconta che anche il grande Gengis Khan lo utilizzasse senza risparmio; durante i viaggi che effettuava con le sue truppe, il condottiero pare che lo mangiasse in grande quantità, per rinforzare l’organismo, facendo così un bel carico di proteine e di fibre. Questo cereale, infatti, era alquanto diffuso in Turchia, in Tunisia e anche nei Paesi del Medio Oriente. Il suo nome deriva proprio dalla lingua turca: Bulgur, in turco, significa "orzo bollito". Nella tradizione araba, la ricetta più famosa che vede come protagonista il Bulgur, è il TABBOULEH, un’insalata a base di Bulgur, condito con prezzemolo, menta, cipollotto, pomodoro e cetriolini, con un’emulsione di succo di limone e olio extravergine d’oliva.

Il Bulgur, amici, poiché contiene glutine non è un piatto adatto ai celiaci, mentre per tutti gli altri è da considerare oggi un ottimo alleato del benessere: contiene infatti vitamina B, fosforo e potassio (elementi termoresistenti, che non si perdono in cottura). Un piatto nutrizionale da considerarsi ottimo, se si sta praticando la dieta, per via del suo alto potere saziante e l’elevato contenuto di fibre. Qualche idea su come cucinarlo? Bulgur con verdure e feta, da preparare freddo o caldo, in ogni stagione, variando gli ortaggi preferiti.

Il Bulgur lo possiamo trovare secco o già cotto a vapore pronto da condire sugli scaffali della grande distribuzione e nei negozi del biologico, principalmente in due varietà che differiscono in base alla dimensione dei chicchi. Preparare un piatto di Bulgur, trattandosi di chicchi precotti, è semplice e veloce. Può essere lessato o cotto per assorbimento. Nel primo caso, si calcola il doppio del volume di acqua per 10 minuti: 100 grammi di Bulgur si cuociono in 200 grammi di acqua o brodo vegetale o speziato, per un sapore più intenso e aromatico. Se cotto per assorbimento, utilizzando sempre il doppio del suo peso in acqua, si debbono allungare i tempi di cottura a 20-25 minuti. In entrambi i casi, si scola l’acqua o il brodo in eccesso, e si sgrana con la forchetta, aggiungendo a piacere un filo di olio extravergine d’oliva.

Amici, il Bulgur è un alimento completamente naturale, che conserva tutti i vantaggi del cereale dal quale è ricavato. Ecco le sue principali virtù. In primis, è una importante fonte di fibre, dall’alto potere digestivo, che favorisce il mantenimento della flora batterica intestinale e facilita l’eliminazione delle scorie dall’organismo; inoltre, limitando l’assorbimento di colesterolo LDL, contribuisce a mantenerne sotto controllo i livelli complessivi nel sangue.

Altro elemento importante è l’alto contenuto  di vitamine. Il Bulgur è una preziosa fonte di vitamine, in particolare del gruppo B, elementi fondamentali per una corretta sintesi energetica da parte del nostro corpo. La vitamina B2, in particolare, svolge un’importante funzione di regolazione del giusto rilascio di energia per lo svolgimento delle funzioni quotidiane; inoltre, è un alleato della linea: nonostante il Bulgur sia ricco di carboidrati, amido e proteine, presenta un elevato potere saziante che lo rende ideale in caso di diete light per il controllo e il mantenimento del peso. Grazie, poi, al buon contenuto di sali minerali, il Bulgur regala una buona quantità di nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo; rappresenta, quindi, un importante alleato del benessere. In particolare, il calcio, di cui è ricco, contribuisce a rafforzare la salute delle ossa, mentre sodio e potassio aiutano a riequilibrare il passaggio dei liquidi a livello cellulare. In più, il ferro presente in questo ingrediente favorisce la produzione di globuli rossi per il corretto funzionamento della circolazione sanguigna;

Infine, il Bulgur risulta essere un ottimo alleato del metabolismo: la presenza di fibre e sali minerali rendono il Bulgur un alimento particolarmente utile nel prevenire disturbi metabolici, come ad esempio l’obesità. Un buon consumo costante di questo prezioso alimento, consente, infatti, all’organismo di assorbire attraverso la digestione i nutrienti dei quali ha bisogno, eliminando invece quelli potenzialmente nocivi alla salute complessiva. Cari amici, il Bulgur è dunque un alimento versatile e saporito,  che si rivela ottimo per portare in tavola tutta la bontà di un piatto che sa unire tradizione e contemporaneità. Una pietanza perfetta, sia da servire calda, oppure come piatto freddo, ma che rappresenta un’ottima alternativa per tutti coloro cha hanno voglia di riscoprire l’antico, sperimentandolo in modo nuovo in cucina.

A domani.

Mario

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