Oristano 19 aprile 2024
Cari amici,
I PIEDI sono la parte del
corpo più sottoposta a sforzi, in quanto tutto il peso del nostro corpo, grava
su di loro, sia quando stiamo in piedi che quando camminiamo. Da ciò ne
consegue che il dolore ai piedi costituisce un problema alquanto diffuso, tanto che
spesso non è facile trovare rimedio alle cause che creano la loro sofferenza. Se il
dolore raggiunge alti livelli di intensità e permane a lungo, diventa necessario, perciò, consultare il proprio medico curante. Tra le diverse problematiche
che affliggono i piedi, le più difficili da sopportare sono la
fasciosi plantare, la spina del calcagno e i piedi brucianti. Vediamole.
La FASCIOSI PLANTARE
è quel danno del piede che interessa la fascia plantare, in quanto crea
fastidio e dolore alla fascia di tessuto che si estende dalla base delle dita
del piede fino al tallone. Nella maggior parte dei casi, colpisce le persone
tra i quaranta e i sessant'anni, in sovrappeso o che stanno a lungo in piedi.
Il dolore è generalmente localizzato al tallone, e tende a svilupparsi
gradualmente nel tempo, peggiorando la mattina al risveglio e a fine giornata.
Stare a riposo, fare regolarmente esercizi di allungamento, applicare impacchi
di ghiaccio, prendere antidolorifici e indossare scarpe che calzino bene e che
supportino il piede, possono, spesso, alleviare il dolore. In un ridotto numero
di casi sono utili altre cure, come la fisioterapia o un ciclo di iniezioni, che possono dare un buon sollievo. Nei casi più gravi si deve ricorrere ad un intervento
chirurgico.
La SPINA DEL CALCAGNO,
invece, è una esostosi: ovvero un tumore benigno dell’osso, che consiste in una
escrescenza ossea rivestita di un guscio cartilagineo situata preferibilmente
in corrispondenza delle metafisi, o in zone di inserzione di muscoli, o
strutture legamentose, spesso soggette a trazione o comunque a stress continuo.
Ci si accorge di questa patologia spesso in maniera improvvisa, senza aver
fatto alcuna attività che possa scatenare questo dolore sordo e molto
fastidioso; ci si sveglia la mattina, e appena messi i piedi a terra si avverte
un forte dolore sotto il calcagno. Talvolta, invece, a scatenare l’insorgenza
della patologia, possono essere delle calzature scomode, una lunga camminata oppure sentire il dolore al termine di un allenamento, magari anche non particolarmente faticoso.
Il dolore risulta particolarmente intenso durante la deambulazione, mentre spesso a riposo
sparisce. Nei casi meno gravi il dolore compare esclusivamente la mattina per
poi passare durante la giornata; nei casi più complessi, l’unico momento in cui
si trova sollievo è la sera sul letto, quando il piede è fuori carico. Il
trattamento migliore per eliminare questo fastidioso problema è sicuramente quello
di abbinare le terapie manuali con quelle strumentali, tra cui le onde d’urto,
che hanno il compito di tentare di rompere la spina calcaneare in eccesso, o
comunque di elasticizzare settorialmente il legamento longitudinale, da abbinare
alla stretching settoriale dei muscoli del piede e della parte posteriore della
gamba.
Si può avere un buon sollievo anche utilizzando un trattamento antinfiammatorio con il laser ad alta energia, o con la Tecarterapia (è un trattamento elettromedicale); si può utilizzare anche il Kinesio Taping, un trattamento che offre un aiuto nei
giorni successivi e fornisce un supporto per migliorare la circolazione. È
prevista anche una partecipazione attiva del paziente, mediante applicazione di
ghiaccio tre volte al giorno e l'applicazione di una crema medicamentosa la sera
prima di coricarsi. Spesso è consigliato l’utilizzo di calzature morbide, per
non infiammare ulteriormente l’area.
La patologia dei PIEDI
BRUCIANTI, invece, si manifesta con un forte bruciore ai piedi, accompagnato da
dolore costante, con picchi simili a scosse elettriche o punture di spilli. Questi
fastidi sono causati da un possibile danno a carico delle piccole fibre nervose
periferiche, che si distinguono dalle grandi per il diametro e la funzione di
trasporto al cervello della sensibilità per la temperatura e il dolore, come ha
spiegato il professor Giuseppe Lauria Pinter, ordinario di Neurologia
all’Università degli Studi di Milano e direttore scientifico dell’Irccs
neurologico Carlo Besta di Milano. Le persone che ne soffrono accusano formicolii
e dolore al contatto con acqua calda, un senso di pesantezza e costrizione alle
gambe e un fastidio a camminare a piedi nudi. Il dolore, persistente durante il
giorno, si intensifica di notte disturbando il sonno, e in generale provoca una
riduzione della qualità di vita. Altri sintomi frequenti, di solito limitati ai
piedi, sono: sensazione di calore o di freddo interno anche se la pelle è
normale al tatto.
Quali Le terapie possibili? Accertata
la diagnosi da parte del medico, bisogna ricercare la causa e quindi
individuare la cura migliore. «Per alleviare il dolore bruciante ai piedi si
prescrive una terapia farmacologica a base di analgesici e al contempo si
agisce sulla patologia secondaria associata alla neuropatia periferica con
trattamenti mirati», come spiega il professor Lauria Pinter. precisando anche
che «la neuropatia delle piccole fibre può essere risolta anche quando non si
guarisce.
Cari amici sui nostri
piedi grava il grande peso di tutti noi: abbiamone sempre grande rispetto e…non trascuriamo
mai di curarli a dovere!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento