venerdì, dicembre 15, 2023

“VIGANELLA” IL PICCOLO PAESE ITALIANO (È IN PIEMONTE) CHE, ESSENDO PER MESI AL BUIO, RICEVE LA LUCE DEL SOLE ATTRAVERSO UN GRANDE SPECCHIO!


Oristano 15 dicembre 2023

Cari amici,

C’è un piccolo borgo in Piemonte, nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola (che conta circa 200 abitanti), la cui posizione poco favorevole non consente di ricevere i raggi solari da novembre a febbraio.  In questo piccolo paese privo per mesi di luce naturale, il sole purtroppo non brilla e non riscalda. Questo piccolo abitato si chiama “VIGANELLA”, ed è dolcemente adagiato nella Valle Antrona; ebbene, per poter superare l’oscura penombra in cui la natura lo ha posto, grazie all’impegno del suo ex sindaco, ha potuto ritrovare la luce solare con una soluzione ingegnosa.

Viganella, purtroppo, si trova in una posizione particolare, proprio in mezzo ad alcune montagne che impediscono al sole di raggiungerlo durante i mesi invernali. Ora, però, gli abitanti del piccolo borgo, stanchi di vivere per oltre 80 giorni alla fredda penombra, che rende ancora più freddo l’inverno, finalmente hanno trovato, grazie ad un loro sindaco illuminato una curiosa soluzione. La penombra è infatti finita nel 2006, quando l’allora sindaco del paese, Franco Midali, con la collaborazione dell’amico architetto Giacomo Bonzani, ha inaugurato il cosiddetto “Specchio del Sole”.

Questo gigantesco specchio, di 8 metri di larghezza per 5 di altezza, è stato collocato in una posizione strategica su una montagna vicina, e in questo modo riesce a riflettere i raggi del sole sul paese. Tramite un sistema di motori elettrici comandati da un computer, lo specchio viene ruotato in modo da catturare i raggi solari e rifletterli sul paese, creando così un’illuminazione artificiale durante i mesi invernali. La sua programmazione prevede che durante la notte lo specchio viene riposizionato in modo che il mattino seguente possa ripartire dalla posizione prestabilita e fare il proprio lavoro durante l’arco della giornata.

Amici, una soluzione davvero ingegnosa che consente al piccolo paese ben sei ore di sole assicurate ogni giorno, da novembre fino al 2 di febbraio, data in cui il sole torna a illuminare il piccolo borgo; per gli abitanti di Viganella questo è un evento, che viene festeggiato in grande stile e con grande gioia per la luce diretta del sole ritrovato! Questo borgo antico, posto a 1000 metri sopra il livello del mare, posizionato a ridosso del confine svizzero, è oggi la meta perfetta per gli amanti delle escursioni alpine.

Lo specchio gigante di Viganella non è la sola attrazione di questa curiosa località; proprio dal centro di Viganella, nei pressi della chiesa seicentesca dedicata alla natività di Maria Vergine, parte un sentiero che porta alle tracce ancora esistenti delle miniere di ferro di Ogaggia. Gli escursionisti che frequentano Viganella amano percorrere il sentiero che da Viganella conduce all’Alpe Cavallo, passando attraverso diversi alpeggi, tra belle foreste e rumoreggianti ruscelli di montagna.

Amici, Viganella non è l’unico paese che soffre di questo male, ovvero della mancanza di sole per un certo periodo dell’anno; Rjukan, in Norvegia manifesta lo stesso problema che ha ugualmente risolto con l’illuminazione tramite degli specchi. Da settembre a marzo, anche questo paesino norvegese, posto a 150 km a nord est di Oslo, riceve la luce del sole riflessa tramite degli specchi. Si, perché anche qui, come a Viganella, le montagne molto ripide della contea di Telemark impediscono alla luce naturale del sole di rischiarare la valle.

Qui, nel 2013, fu installato un enorme specchio della superficie di 51 metri quadri; collocato sul fianco del monte, a 450 metri al di sopra del centro cittadino, lo specchio si muove ogni 10 secondi seguendo la luce solare, per poi proiettare la luce riflessa davanti al municipio di Rjukan. È una straordinaria pozza di luce di 600 metri quadrati di grandezza! Nella foto (PH: 3pietre.it) il Centro cittadino di Rjukan, illuminato dagli specchi.

Cari amici, l’ingegno dell’uomo, in casi come questi riportati, ha cercato di sopperire alle carenze di luce naturale derivate, forse, dalla errata collocazione da parte dell’uomo dei villaggi. L’importante, comunque, è che, quando il problema esiste, si trovi la giusta soluzione!

A domani.

Mario

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