Oristano 30 dicembre 2023
Cari amici,
Credo che a tanti astemi,
il fatto di sentirsi con la testa che gira, come dopo aver bevuto una birra o
del vino, possa apparire di certo un cosa molto strana! Il trovarsi ubriachi,
seppure senza aver bevuto dell’alcool, è qualcosa
di sconcertante, che impaurisce! Eppure, succede, anche se l’anomalia, meno male, non è molto
diffusa. Sapete perché succede? Succede perché c’è qualcosa di anomalo nel nostro intestino, che soffre di una
patologia che è definita dalla scienza “Gut fermentation syndrome” o
“auto-brewery syndrome”, termini che tradotti nella nostra lingua
significano "sindrome di auto fabbricazione di birra".
Questo disturbo non risulta
essere un'alterazione congenita, ma contratta a seguito di una contaminazione subita dall’organismo e acquisita per caso. Potenzialmente può capitare a tutti, anche se per fortuna
è considerata molto rara. L'intestino delle persone che ne sono colpite viene colonizzato da dei miceti
che, durante il loro regolare processo metabolico di trasformazione del
glucosio (presente nei cibi che mangiamo), producono come materiale di scarto
dell'etanolo, cioè alcol etilico. Questa anomala fermentazione è la causa
dell’alterato stato di coscienza e di apparente ubriachezza che colpisce questi
pazienti dopo i pasti.
Amici, il corpo umano è
una macchina molto complessa, che ancora non è stata del tutto scoperta, per cui, talvolta, le
sindromi di cui soffre il nostro corpo e il cervello risultano davvero strane.
Nel caso di cui parliamo, succede che, seppure senza aver bevuto neanche un goccio di alcool, ma
mangiando semplicemente un piatto di pasta o di patate e del pane, possiamo
trovarci ubriachi. La sfortuna è dovuta al fatto prima accennato: il nostro
intestino, contaminato da questi miceti, che lì trovano lì il loro habitat favorevole,
proliferano e trasformano i carboidrati che mangiamo in alcol etilico. Ecco una storia curiosa.
Nel 2014 un americano di
46 anni, che era alla guida di un’auto, fu fermato dalla polizia e, dopo il test
dell’etilometro, fu accusato di guida in stato di ebbrezza: il livello di alcol
nel sangue era più del doppio del limite legale! Ma lui dichiarò fermamente di non
aveva bevuto! Né la polizia, né i medici credettero a quell’uomo di 46 anni,
fermato per ebbrezza negli Usa. Lui però non si arrese e lottò per dimostrare che non aveva bevuto. Ci sono voluti diversi anni prima che
la verità venisse a galla: fu dimostrato che quell’uomo non aveva mentito, in quanto soffriva della particolare sindrome della fermentazione. Il suo intestino ospitava una colonia di funghi
che trasformavano i carboidrati in alcol.
La ricercatrice Barbara
Cordell, dopo lunghi studi sulla “sindrome della fermentazione”, ha scritto e dato alle stampe un libro: “My Gut Makes Alcohol”. Nel libro leggiamo che «...Il paziente viene intossicato da questi
lieviti in fermentazione: è una malattia orribile...». Come ha spiegato dettagliatamente la Cordell, questa strana condizione è stata ancora poco studiata e viene diagnosticata
raramente. Ebbene, ci chiediamo: in che modo le persone che hanno dei dubbi possono accertare se nel loro organismo è presente questa particolare patologia?
Laddove nella persona si
verificassero dei cambiamenti dell'umore, una sensazione di annebbiamento e la
perdita della lucidità, è necessario che questa faccia dei controlli. Se poi si
dovesse avere la sensazione di essere in preda agli stessi effetti temporanei
di una “sbronza”, senza aver assunto alcolici, per prima cosa bisogna
rivolgersi al medico. Il sospetto potrà essere confermato dal professionista (tra gli
accertamenti medici dovrà essere eseguito un test del respiro con l'etilometro)
se, dopo aver assunto un pasto ricco di carboidrati (zuccheri complessi), il
risultato dovesse risultare positivo, seppure senza aver assunto nessun tipo di alcolici.
Sarebbe la conferma che la causa sta proprio in questa sindrome.
Ci si chiede anche: “È questo un disturbo che può
essere eliminato con delle cure?”. La cura consiste, innanzitutto, nel somministrare al paziente
per alcune settimane dei farmaci antimicotici, che debellano i miceti, come il fluconazolo.
Durante la cura è bene assumere anche dei fermenti lattici per ristabilire la
flora intestinale. Nella fase iniziale del trattamento bisogna chiaramente
eliminare i carboidrati, che poi si potranno reintrodurre nella dieta una volta
che la contaminazione dei miceti sarà debellata.
Cari amici, c'è da dire anche che questa
particolare sindrome potrebbe essere causata anche dall'uso di antibiotici, che
alterano la crescita delle colonie di funghi, ma i ricercatori questo non lo hanno ancora
capito, perché solo poche persone, fra quelle che ne assumono, contraggano la
malattia. Anche altri farmaci, tossine ambientali o conservanti negli alimenti,
potrebbero causare la sindrome, alterando il normale equilibrio del corpo. Ecco
perché i farmaci, come gli antibiotici, andrebbero presi con molta attenzione e
solo dietro il parere del medico!
A domani.
Mario
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