domenica, dicembre 24, 2023

LA NUOVA TRUFFA CHE GIRA NEL WEB: IL “QUISHING”, CHE OPERA TRAMITE L’UTILIZZO DEL QR CODE. ECCO COME DIFENDERSI.


Oristano 24 dicembre 2023

Cari amici,

Il fenomeno delle truffe presenti nel Web è in forte ascesa, con numeri in costante crescita, in particolare negli ultimi mesi, secondo quanto riportato da diverse aziende di cybersecurity. Per tutti i navigatori in rete, pertanto, è raccomandato l’uso della massima prudenza, usando sempre il buon senso ed evitando in primo luogo di inserire i propri dati personali all’interno di siti web dei quali non si è sicuri al 100%. Le truffe informatiche ormai non si contano: al phishing e allo smishing", di recente si è aggiunta una nuova truffa, quella del “Quishing”, che utilizza, come cavallo di troia i QR Code.

La stessa Polizia postale, per evitare ai meno esperti di cadere in questo nuovo tipo di truffa, ha ricordato che "è importante utilizzare sempre le stesse buone prassi che abbiamo già consigliato per difendersi dal phishing e dallo smishing", a partire dalla verifica dell'indirizzo di posta elettronica, visto che spesso il QR Code viene inviato proprio per e-mail. Non è un caso, infatti, se le grandi organizzazioni spesso si dotano di firewall per la posta elettronica come Secure E-mail Gateway. Ma vediamo in dettaglio come avviene questa nuova truffa.

Il Quishing è una variante del più famoso phishing, e consiste in una truffa che si avvale del QR Code, un codice a barre che consente di accedere rapidamente ad un contenuto multimediale senza la necessità di digitare l’indirizzo web della risorsa richiesta. Chiunque può creare un QR code utilizzando i numerosi siti disponibili online. Inoltre, il formato immagine utilizzato dal codice impedisce agli antivirus di rilevare le potenziali minacce contenute al suo interno.

In rete il navigatore curioso di conoscere novità, è sollecitato ad inquadrare il QR Code con la fotocamera del proprio smartphone (magari per accedere all’audioguida di un museo, oppure per visualizzare il menu di un ristorante, così come per pagare un parcheggio), e ingenuamente può finire indirizzato ad un falso sito creato ad hoc dai cybercriminali per cercare di carpire i suoi dati personali e bancari. Per evitare di cadere nella truffa del Quishing, è dunque importante verificare l’indirizzo del sito che si apre dopo aver scansionato il codice, diffidando di URL abbreviati o differenti dal dominio ufficiale.

Una recente ricerca, svolta dall’azienda di sicurezza Check Point Software ha registrato un aumento del 587% delle truffe legate alla scansione di codici a barre bidimensionali. In sostanza, gli hacker che prima lanciavano gli attacchi informatici di Phishing, ora si sono indirizzati a farlo attraverso questo nuovo sistema detto Quishing (incontro tra Qr e Phishing), che, sfruttando i codici a barre bidimensionali, sono diventati la chiave di accesso ad un mondo di informazioni (sconfinate). Per citare qualche dato: nel 2022 solo negli Usa 89 milioni di persone, il 26% in più rispetto al 2020, hanno cliccato almeno una volta su un Qr Code.

Il Quishing, in effetti, si basa sullo stesso principio di funzionamento del Phishing, la classica truffa in cui un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire dati o informazioni personali, finanziarie o codici di accesso. La principale novità di questa (nuova) truffa telematica – che cerca di estrapolare informazioni simulando pagine web create ad hoc per ingannare gli utenti – sta nel fatto che, trattandosi di immagini, non vengono rilevate come minacce dai programmi antivirus, come hanno spiegato gli esperti.

Chiunque, ANCHE UNO NON TROPPO ESPERTO, può generare un Qr Code: basta un sito o un software appositi. Al suo interno i malintenzionati possono inserire di tutto, compresi dei link che rimandano a malware che riescono facilmente ad estrarre i dati ingenuamente forniti dal malcapitato, convinto che la richiesta gli sia stata fatta da un ente affidabile. Ricordiamoci che il mondo di Internet è una foresta piena di lupi e agguati! Muoviamoci sempre con grande attenzione!

Come di recente ha spiegato il quotidiano Il Messaggero, la truffa viaggia principalmente tramite e-mail: Qr Code contraffatti accompagnano un testo con false istruzioni d’uso. Il bello è che questi “Qr Code truffaldini” li possiamo trovare anche per strada, sovrapposti con un adesivo a dei codici autentici, oppure nascosti in un biglietto in cui si chiede la recensione di un prodotto acquistato per ottenere in regalo un buono sconto. Quando la persona inquadra con la propria fotocamera dello smartphone il Qr code, entra in un sito dove gli viene richiesto di inserire credenziali e/o informazioni sensibili. Come ad esempio quelle bancarie.

Cari amici, come difendersi da questa nuova, ingegnosa truffa informatica? Il primo consiglio è quello di verificare le fonti: prima di scansionare un codice QR, assicuratevi che provenga da una fonte affidabile; verificate il marchio, la coerenza del design e la legittimità del sito web o dell'evento che rappresenta. Insomma, “diffidare” sempre, se non si è certi, e, in modo particolare: mai inserire i propri dati personali all’interno di siti web dei quali non si è sicuri al 100%, ricordando che i QR Code generati da applicazioni sicure non portano solitamente a siti in cui vengono richieste credenziali di accesso o di pagamento. Solo rimanendo vigili, è possibile ridurre significativamente il rischio di cadere vittima di attacchi di phishing tramite codice QR. BUONA VIGILIA DI NATALE!

A domani.

Mario

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