Oristano 23 agosto 2022
Cari amici,
In Sardegna il comune di Bonorva
è situato sulla parte settentrionale dell'altopiano di Campeda. Una zona
popolata fin dall'epoca nuragica, in quanto nella zona sono numerosi i nuraghi presenti, così come le domus de janas. Di queste la tomba più importante è la cosiddetta "Tomba
del capo" che ha un estensione di 250 m quadri ed è formata da diversi
ambienti che che successivamente vennero utilizzati ininterrottamente da tutte le culture
successive. A Bonorva le antiche tradizioni si sono perpetuate nel tempo, in particolare la tessitura
e la panificazione. Uno degli antichi pani tipici di Bonorva è su “PANE ZICHI”, antico
pane di grano duro, che già in passato fu protagonista di interessanti convegni.
Ebbene, quest’anno grazie
al forte interessamento dell’Amministrazione comunale e di diversi bonorvesi DOC,
tra cui Salvatore Fozzi, proprietario della nota “Editrice
Della Torre”, questo pane antico e straordinario ha avuto due grandi onori:
quello di avere dedicato un libro, “Pane Zichi di Bonorva, viaggio tra
tradizione contadina e ritualità della panificazione“, scritto dall’agronomo
Angelo Morittu ed edito da “Editrice Della Torre” e di un monumento che,
posizionato al centro del Paese, che ricorda ai visitatori e lettori la bontà e la antica
storia cdi questo pane.
L’autore del libro, Angelo
Morittu, è un agronomo che, da tanti anni, porta avanti studi sul grano
sardo e la panificazione. Su trigu biancu bonorvesu, nel 2017, è stato
iscritto nel Registro nazionale delle varietà agrarie e Angelo è stato nominato
responsabile della conservazione in purezza di questa varietà di grano. Il
libro, presentato a Bonorva giovedì 11 agosto nella Sala Consiliare “Valentino
Fozzi”, è frutto della sua grande ricerca sul campo: nel libro, interviste, fotografie,
esperienze laboratoriali per riprodurre le diverse procedure della
panificazione.
Amici, il pane Zichi appena
fatto e uscito dal forno risulta morbido, ma poi diventa duro e friabile. Gli studiosi di
antichità e archeologia hanno sottolineato che molti pani di questo tipo, dalle forme circolari, sono stati e sono ancora presenti nell'isola, a simboleggiare
il sole; pani simbolo delle culture più antiche della nostra isola, a partire da quella nuragica. Nel Nord Sardegna, queste pagnotte avevano
una circonferenza di circa 40 centimetri, in gran parte di consistenza morbida, tanto che qualcuno li ha paragonati alla fresa e alla piada.
Lo Zichi, quello tipico di
Bonorva, viene preparato con farina di grano duro, pasta madre, acqua di fonte
e sale. Lo si usa morbido oppure tostato. Può essere affettato e inzuppato in
sughi vari, abbinato a pomodoro e pecorino, fatto lesso in brodo di pecora,
farcito con salsicce fresche o stagionate e finocchietto selvatico, fatto
bollire con aglio, prezzemolo e pomodoro secco, tanto per citare i modi più usati. Il suo uso è molteplice e si
presta ad essere accostato ai frutti di mare, al nero di seppia, con i carciofi
e la bottarga di muggine. Con queste caratteristiche, un pane tipico e antichissimo come su Zichi, è passato dalla
cultura religiosa e agropastorale alle composizioni gourmet più moderne.
Alla presentazione del libro di Angelo Morittu, avvenuta davanti ad un folto pubblico, erano presenti, oltre l’autore e l’editore Fozzi (Salvatore Fozzi
e la casa editrice Edizioni Della Torre da quasi cinquant'anni, raccontano la
Sardegna in modo serio ed elegante), Laura Di Settimio, assessora
alla cultura, Susanna Paulis, curatrice dell'introduzione del libro, che, da antropologa,
con il suo intervento ha evidenziato quanto è prezioso il pane: che, essendo vita, è
tutto. Presente anche Aldo Salaris, Assessore regionale ai lavori pubblici, e Padre
Salvatore Morittu, il famoso e straordinario frate che gestisce "S'Aspru". Il gruppo Muristene ha tradotto in musica le emozioni della serata.
Il 12 agosto, invece, il
sindaco Massimo D'Agostino ha inaugurato il monumento al “PANE ZICHI”, una
grande scultura celebrativa realizzata dall’artista Giuseppe Carta che da tempo
omaggia il potere e la bellezza del cibo, ritraendolo in grandi sculture
protagoniste di eventi e mostre in giro per l'Italia. Va precisato che il
gigantesco Zichi di Bonorva (è proprio grande: è alto oltre tre metri (la
cui immagine in poche ore ha fatto il giro di Web e social), è una scultura a
forma proprio di pane Zichi, ed è realizzata in acciaio e resina policroma.
Cari amici, personalmente
approvo con entusiasmo entrambe le iniziative. Valorizzare usi costumi, tradizioni, saperi e
sapori del nostro passato, è senz’altro molto positivo, anzi potrebbero essere tanti
i Comuni che dovrebbero comportarsi allo stesso modo. La nostra Sardegna ha
tanti valori poco noti, sta a noi farli conoscere e valorizzare: sarebbero un
ottimo veicolo che porterebbe benessere, turismo, ricchezza e posti di lavoro.
A domani.
Mario
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