Oristano 21 agosto 2022
Cari amici,
Uno degli impegni più
importanti presi dal Rotary International è, da anni, quello di liberare il mondo
dalla POLIO. Uno sforzo enorme, una sfida che, lanciata ormai oltre 20 anni fa
dalla Fondazione Rotary voleva debellare una delle cause primarie di morte
infantile nel mondo. Un ambizioso progetto, che prese vita nel lontano 1985 e
che oggi, dopo tanti sforzi, continua a svolgere gli ultimi significativi passi per un completo successo in tutto il mondo.
Col programma del Rotary POLIOPLUS,
oltre due miliardi di bambini hanno ricevuto il vaccino orale e cinque milioni
di bambini hanno evitato la malattia grazie al programma di immunizzazione
mondiale. I dati finora noti hanno evidenziato che la poliomielite era
considerata definitivamente debellata in ben 210 Paesi del mondo, di cui ben
134 hanno ricevuto una certificazione medica in tal senso e dichiarati “Polio
free”. Per definire eradicata una malattia, infatti, occorre che per tre anni consecutivi
non si registri alcun caso epidemico. Pochi gli Stati che risultavano ancora colpiti:
l’Afghanistan, l’India, la Nigeria e il Pakistan, ma con registrazioni di
Poliomielite davvero effimere.
Ebbene, mentre il mondo aspettava la fine di questa pandemia, ci si è accorti che, purtroppo, il virus della POLIOMIELITE non era scomparso nei Paesi “Polio free”: nei giorni scorsi è riapparso in USA, e precisamente a New York City. Si pensava che la Polio fosse
già stata debellata, invece, a quanto pare, non è così: è tornata proprio negli
Stati Uniti, nello Stato di New York! Un uomo adulto è stato paralizzato in
modo irreversibile dal virus della polio, e, secondo gli scienziati, questo caso potrebbe
essere solo "la punta dell'iceberg".
Gli Usa erano considerati polio free
dal 1994. Dopo un primo allarme (nei giorni precedenti il ricovero dell’uomo il
virus della polio era stato trovato nelle acque fognarie di New York), ora si
cerca di trovare un rimedio-tampone. I CDC, (i Centri per il controllo e
la prevenzione delle malattie), dopo il primo caso di polio con paralisi, hanno
immediatamente ribadito l'urgenza della vaccinazione. "Chi non è
completamente vaccinato contro la poliomielite è a rischio di infezione e
paralisi", ha sottolineato l'Ente governativo americano in un report che
analizza la situazione e valuta le risposte approntate. Nella contea dell’uomo
colpito da paralisi polio i vaccinati sono al 60% (ne serve almeno il 95%).
Il verificarsi di questo
caso, combinato con l'identificazione del poliovirus anche nelle acque reflue
della vicina Orange County, sottolinea l'importanza di mantenere un'elevata
copertura vaccinale per prevenire la poliomielite paralitica nelle persone di
tutte le età, avvertono i CDC. "Le persone non vaccinate negli Stati
Uniti rimangono a rischio continuato di poliomielite paralitica se sono esposte
a poliovirus selvaggio o derivato da vaccino". Dunque "tutte le
persone negli Stati Uniti dovrebbero rimanere aggiornate sulla vaccinazione
raccomandata contro il poliovirus".
Secondo il New York
State Immunization Information System, la copertura vaccinale antipolio a 3
dosi tra neonati e bebè sotto i 24 mesi nella contea di Rockland era del 67,0%
a luglio 2020 ed è scesa al 60,3% entro agosto 2022. Per evitare la
circolazione del virus - e quindi la malattia - serve una percentuale di almeno il
95%. Ora il Dipartimento della salute della contea si è impegnato nel lancio di
una campagna per recuperare le vaccinazioni.
Amici, dopo New York, anche a
Londra è scattato l’allarme poliomielite, dopo l’aumento di tracce del virus
nelle acque reflue. Come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, le autorità
sanitarie hanno deciso di offrire il vaccino a tutti i bambini di età compresa
tra 1 e 9 anni. La “BBC” aggiunge che “il poliovirus derivato dal vaccino è
stato rilevato nelle acque reflue di Barnet, Brent, Camden, Enfield, Hackney,
Haringey e Waltham Forest. Al momento non
sono stati confermati casi di poliomielite e il Joint Committee on Vaccination
and Immunisation (Jcvi) ha precisato che "il rischio per la popolazione è
basso”.
Cari amici, la
poliomielite è una malattia davvero grave e invalidante e perciò non deve restare nulla di intentato
per evitare che riprenda a colpire come in passato. Sono certo che l’Organizzazione
mondiale della Sanità e tutte le altre organizzazioni, a partire dal Rotary
International aumenteranno i loro sforzi per cercare di debellare questa
insidiosa malattia.
A domani.
Mario
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