venerdì, agosto 12, 2022

NUOVE GENERAZIONI A CONFRONTO. IL TUO FORTE DISAPPUNTO QUANDO TUO FIGLIO TI CHIAMA BOOMER E PENSI DI ESSERE MATUSALEMME…


Oristano 12 agosto 2022

Cari amici,

In sociologia il termine “GENERAZIONE” sta ad indicare un insieme di persone che è vissuto nello stesso periodo ed è stato quindi compartecipe di eventi, culturali e sociali che lo hanno caratterizzato. Una generazione, dunque, che rappresenta un proprio “modo di vivere, pensare, agire”, alquanto diverso sia dalla generazione precedente che da quelle successive. Insomma, un ‘insieme’ che condivide stili di vita comportamentali e valoriali comuni, riferiti ad un determinato periodo storico.

Ho voluto fare questa introduzione per riflettere con Voi sulle diversità, spesso alquanto marcate, che si rilevano tra generazioni, in particolare quelle dell’ultimo periodo. Chi vive da genitore oggi questo “scontro generazionale”, spesso si trova alquanto a disagio, e trovare soluzioni accomodanti di pacifico convivere non è spesso facile. I dibattiti in famiglia certo non mancano e per chi ha figli tra i 12 e i 16 anni i problemi di certo arrivano a toccare alti livelli di intolleranza, tanto da sbottare alla grande quando i genitori si sentono appellare, ad esempio, come dei genitori “BOOMER”.

In realtà il lessico giovanile è fatto di tanta nuova terminologia, che va da Generazione X a Millennial e a Generazione Z. Insomma, l’attuale neo-gioventù, sempre più iperconnessa, stenta a credere che la precedente generazione non si trovi a proprio agio con l’uso della Rete. Questi giovanissimi ipercritici, che utilizzano la rete per informarsi su ogni cosa, etichettano come BOOMER tutti quelli che considerano “vecchi”, non solo dal punto di vista anagrafico ma soprattutto per il modo di vestire, ascoltare musica, parlare ed approcciare ai social.

Questa generazione ipercritica, considera Boomer i nati tra il 1946 e il 1964, ovvero la generazione post-bellica, numerosa perché ebbe una vera esplosione demografica, tanto che oggi rappresenta la fetta più ampia della popolazione italiana. È la generazione caratterizzata della casa di proprietà, del posto fisso, delle pensioni sicure. Seppure il contrasto generazionale sia in piedi da secoli (chi di noi non ha sentito la necessità di contrapporsi ai propri genitori soprattutto da ragazzo?), l’attuale contrapposizione risulta alquanto forte e chiara, considerate le maggiori libertà oggi in essere.

Amici, essere in contrasto con i propri genitori, ovvero essere quasi sempre “contro”, è quasi un passaggio obbligato verso l’età adulta; un percorso necessario per poi ritrovarsi più avanti (speriamo) con nuove consapevolezze. Quindi, tutto sommato, al di là dell’etichetta che vogliamo affibbiare alle varie generazioni (Generazione X, Millennial, Generazione Z, Boomer), “giovani” e “vecchi”, vecchie e nuove generazioni, continueranno a scontrarsi, perché la crescita non avverrà mai senza conflitto, senza contestare lo status quo; il conflitto generazionale resterà sempre un momento particolare della vita, che lentamente ma inesorabilmente cambierà il mondo.

Cari amici, la tecnologia ha spostato sul Web l’eterno scontro generazionale, che ora, com’è ovvio, gioca sul terreno più congeniale ai giovani: quello dei social. Ora le comunicazioni, immediate e a valanga, avvengono con un sistema comunicativo alquanto diverso da quello del passato: sono i meme (che si legge mèm, facciamo questo sforzo), le immagini corredate di slogan ad effetto che troviamo ogni giorno sulla pagina dei nostri profili. Armi che diventano virali. Viste, cliccate e ri-condivise dalle Nuove Generazioni migliaia di volte. Una generazione che, nutrendosi di un linguaggio particolare, tipico dei post-millennials, che, risultando spesso sprovvista di anticorpi e impreparata ad affrontare il rapporto con le generazioni precedenti, usa nei loro confronti una bruciante ironia.

Che dite, amici, la accettiamo la sfida lanciata dalle nuove generazioni o facciamo loro la guerra con le nostre armi obsolete?

A domani.

Mario

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