Oristano 13 febbraio 2021
Cari amici,
Il 7 ottobre del 2019
scrissi su questo blog del ritorno ad Oristano di uno dei suoi figli: Ermanno
Scalas, che per motivi di incomprensione aveva lasciato la città oltre 20
anni prima. Riepilogai un po’ la storia di questo artista (pittore, scultore e
ceramista) che, dopo i molti anni di abbandono e lontananza, aveva deciso,
comunque, di tornare a casa. Ermanno Scalas, classe 1954, è un uomo nato con la
passione per l’arte. Fin da piccolo il pallino di lavorare con spatole e
pennelli lo aveva affascinato, e, dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte ad
Oristano, iniziò a cimentarsi con le prime opere.
Alla naturale vena
artistica aggiunge un amore smisurato per i cavalli e le giostre equestri, in
particola quella oristanese, la Sartiglia, col suo straordinario capocorsa, su
Componidori. Chi è curioso e vuole andare a leggere la sua storia può farlo
cliccando sul seguente link che riporta il mio post del 2019: http://amicomario.blogspot.com/2019/10/il-ritorno-del-guerriero-e-tornato-ad.html.
Anche dopo il suo ritorno, questo pallino della Sartiglia e dei cavalli gli è rimasto, tanto che ha lanciato
con forza alla città l’idea di realizzare una statua equestre dove dall’alto
domina proprio “Su Componidori”, in sella al suo meraviglioso cavallo.
Oristano, cari lettori,
non è mai stato troppo tenera con i suoi figli, tanto che il detto “Nemo
profeta in patria”, credo che calzi a pennello, potendo raccontare di
precedenti abbastanza numerosi e illustri. Eppure Ermanno, misconosciuto ad
Oristano, all’estero è stato apprezzato oltre misura; in Australia, Nuova
Zelanda e Stati Uniti, ha realizzato opere grandiose, alcune addirittura per le
Olimpiadi. A Miami, Ermanno Scalas ha insegnato e lavorato. Dopo aver messo su
una importante azienda che si occupava di restauri, iniziò a creare, una dopo
l’altra, opere apprezzatissime. Erano
sculture, pitture, affreschi, fusioni in cristallo, come l’opera alta un metro
e venti per ottanta centimetri realizzata in occasione delle Olimpiadi
invernali di Solt Lake City.
Certo, una volta famoso
all’estero, avrebbe potuto dimenticare la terra natia, che con Lui era stata avara
di riconoscimenti, ma ad Ermanno, come per tutti i sardi, la terra straniera,
seppure prodiga, non bastava a colmare il vuoto creatogli dalla mancanza delle
proprie radici. La nostalgia per la propria terra è come un tarlo che non
smette mai di bucare il cervello, ricordando continuamente al sardo emigrato la
sua sardità. Il richiamo della Sardegna e della sua Oristano anche per Ermanno è
risultato più forte anche della migliore accoglienza ricevuta in terra
straniera, e allora, dopo mille indugi, prende la decisione: è arrivato il
momento di tornare a casa, di rientrare nella sua Oristano. È una scelta
difficile, quella di lasciare il sicuro per il venturo, ma Ermanno è lucido e
determinato, e ai prima del 2019 è tornato in città.
Ebbene, amici, seppure al
suo ritorno Ermanno abbia cercato con grande umiltà di reinserirsi nel nostro
piccolo mondo oristanese, l’accoglienza riservatagli è sembrata molto più d’apparenza
che di reale sostanza. Con grande sforzo, senza aiuti, è riuscito comunque a
riaprire bottega in Via Veneto (poco prima di arrivare alla stazione
ferroviaria), ma per riavviare al meglio l’attività avrebbe avuto bisogno di un
aiuto concreto, sostanziale, e certamente lo avrebbe meritato, ma così non è
stato. Caparbio, Ermanno continua stringendo i denti, non si abbatte nonostante
le difficoltà, e, pezzo dopo pezzo, sforna i suoi meravigliosi capolavori, che
possono essere visionati nel suo studio-laboratorio. Le cose che realizza sono
davvero straordinarie, come si può vedere dalle foto, ma certamente molto meglio
visibili e da toccare con mano visitando il suo laboratorio. Ora, poi, dopo che
con un grande sforzo è riuscito ad attrezzarsi con un nuovo forno, più adatto a
sfornare i suoi capolavori, Ermanno dichiara di essere operativo al 100 per
cento.
Cari amici, Ermanno è davvero
un grande artista e credo che la Città glielo debba davvero riconoscere, senza sé
e senza ma, a partire da chi amministra la nostra città. Io sono andato a visitare
il suo laboratorio e sono rimasto estasiato dalle cose straordinarie che
riesce, con la sua arte, a creare. Sono certo, amici, che, curiosi come siete,
andrete anche Voi a visitare il suo laboratorio, e potrete apprezzare la sua
arte, così come Lui, ne sono sicuro, apprezzerà la Vostra attenzione.
A domani.
Mario
3 commenti:
Non mancherò di farci un salto; nel piccolo mi riconosco quasi nella sua vicenda artistica e umana. Grazie amico Mario.
Bravo Ermanno, sono sicuro che riuscirai a farti apprezzare come meriti.
Questa tua rivisitazione finale del monumento alla Sartiglia meriterebbe davvero di essere sistemata in Piazza Mannu.
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