Oristano 27 febbraio 2021
Cari amici,
In molti si stanno
chiedendo che fine abbia fatto il dottor Domenico Arcuri dopo l’arrivo
di Mario Draghi a Palazzo Chigi e il ritorno all’Università del precedente Presidente
del Consiglio Giuseppe Conte. Come sappiamo ogni cambio di Governo modifica tutti
gli equilibri politici preesistenti, ma nel caso in parola, Domenico Arcuri sembra
proprio ‘missing’, ovvero scomparso. “Andato
in immersione” ha azzardato qualcuno, nel senso di incistidarsi
in un bozzolo invisibile, senza più nessuna apparizione pubblica. Si, il
Commissario all’emergenza Arcuri si è eclissato dopo essere stato intervistato
in TV da Mara Venier e Fabio Fazio, poi più nulla. La scusante ufficiale
adottata è quella che, essendoci la crisi di governo, era necessario tacere. Una
mossa, la sua, mica di poco conto, se pensiamo che il super-commissario era
l'uomo di Conte, e di conseguenza l'arrivo di Draghi come minimo sparigliava le
carte.
Domenico Arcuri era il ‘Deus
ex machina’ dell’emergenza sanitaria nell'esecutivo giallorosso, croce e
delizia del Governo Conte. Partito come un “tecnico” al servizio del Paese, si
è presto trasformato in un potente plenipotenziario, temuto e anche diventato inviso
a una parte politica della stessa maggioranza; insomma, una figura divisiva
della politica nazionale. Un uomo certamente poco permeabile alle critiche,
facile ai proclami, sempre sicuro di riuscire a fare tutto e bene nonostante
l’accumulo di impegni. Una figura di questo tenore credo che ora, col nuovo
Governo, rappresenti un serio “problema” anche per il neo Presidente Draghi.
Da quello che si sta
vedendo in questi giorni nei palazzi della politica, l’inattesa caduta del
Premier Conte ha provocato non poche preoccupazioni nei partiti. Quando un
premier viene sostituito parte subito lo “Spoils system” (traduzione
letterale dall'inglese, sistema del bottino), quella pratica politica,
nata negli Stati Uniti d'America tra il 1820 e il 1865, che costringe a ‘cambiare
aria” tante persone. Ad andare a casa, con l’arrivo di Draghi, non solo il
portavoce di Conte, Rocco Casalino, ma anche diversi dirigenti e civil
servant nominati e voluti da Giuseppe Conte. Tra loro, ovviamente, ricadrebbe
anche la figura di Arcuri, catapultato, come tecnico da Invitalia ed ora al
vertice dell'enorme macchina di spesa dell’emergenza sanitaria: vaccini,
mascherine, siringhe, appalti per la scuola, Ilva.
Eppure di errori e
ritardi quella “elefantiaca macchina di spesa” gestita da Arcuri ne ha
collezionati mica pochi! Numerose le critiche che gli sono piovute addosso
copiose: da parte di Governatori, da Calenda, dal Centrodestra, da Italia Viva
ed anche dal Pd. Walter Ricciardi ha già suggerito di sostituirlo con Giudo
Bertolaso. E Saverio De Bonis, per dire, uno dei “responsabili” del gruppo
Eu-Maie-Centro Democratico che avrebbe dovuto salvare il Conte ter, il 17
dicembre scorso presentò un atto di sindacato ispettivo per sapere perché,
“visti i gravi e numerosi fallimenti”, il Governo continuava "ad affidare
incarichi al dottor Domenico Arcuri”.
Ora, il taciturno ex
Presidente della BCE, catapultato a Palazzo Chigi, appare ancora in
riflessione. Uomo di poche parole, ha già sicuramente un’ipotesi di soluzione
che, però, ancora non ha esternato. Le pressioni per la sostituzione del dottor
Arcuri continuano senza sosta e a breve certamente ci saranno novità. Nel
frattempo il Super-Commissario all’emergenza Arcuri, per ripararsi dagli
spifferi, è “Andato in immersione”. Certamente con un invisibile
periscopio osserva in silenzio, non risponde agli attacchi che gli arrivano
addosso, in particolare dalla nuova maggioranza. L’uomo è forgiato da tempo
agli attacchi, che ha sempre saputo rintuzzare.
Ad Invitalia (la società del
Tesoro per lo sviluppo delle imprese) Arcuri era arrivato nel 2007. Da allora,
tra alti e bassi, è riuscito ad attraversare 9 Governi. Un record. E nel tempo
ha imparato bene che quando si è sotto attacco la scelta migliore è proprio
quella di sparire. Stop ai proclami e alle interviste in TV, sospese le ripetitive
conferenze stampa, utilizzate nel precedente Governo, che servivano anche da
parafulmine all’Esecutivo e che lui assecondava di buon grado. Con il Presidente
Draghi cosa succederà? Al toto scommesse, viene dato perdente…ma mai dire mai.
La scadenza naturale del suo mandato è fissata al 31 marzo 2021 (il 31 dicembre
scorso il CDM approvando il cosiddetto decreto “Milleproroghe”, all’articolo 19
dispose un nuovo termine massimo alle funzioni del Commissario straordinario:
potrà lavorare "non oltre il 31 marzo 2021”.
Amici, manca solo un mese
e poi sapremo…
A domani.
Mario
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