Oristano
22 Gennaio 2017
Cari amici,
Certamente il Neo-Movimento
socio-politico cappeggiato da Filippo Martinez non è partito in modo soft, con
toni smorzati o tranquilli, tipici della flemma a cui Oristano è da tempo
abituata! Le motivazioni che hanno portato il nuovo raggruppamento a muoversi
verso la conquista del Palazzo degli Scolopi sono forti e determinate, partendo
proprio dall’analisi impietosa di quello che in Sardegna (in particolare ad Oristano) si
potrebbe fare e che però per mille ragioni non si fa. La recente convocazione della cittadinanza
ad un incontro-conferenza al Palace Hotel di Via Mariano IV, aveva per esempio un tema ben
preciso: il turismo, settore chiave per l’Isola, non solo importante ma “asse portante”, di uno sviluppo che
finora si è solo desiderato.
Significativo il titolo
dato all’incontro: “Il turismo è cosa
semplice”, chi lo complica o non ne sa niente o è in malafede. Relatori,
moderati da Filippo Martinez, Anthony Muroni, giornalista e scrittore, già
Direttore del maggior quotidiano dell’Isola “L’Unione Sarda” e Davide Collu, General
Manager del T-Hotel di Cagliari, una delle strutture ricettive più qualificate
della Sardegna. Due voci che, seppur per ragioni abbastanza diverse, conoscono a fondo il problema turismo nell’Isola ed il suo
possibile mancato decollo.
Aprendo il dibattito
Filippo ha "lanciato il sasso' su quesiti abbastanza difficili: il turismo, perché non
funziona? Quale la missione possibile della Sardegna in questo campo? Quali le
prospettive per le nuove generazioni? In sintesi, di cosa potranno vivere i
nostri ragazzi in futuro? Ma, soprattutto, il vero problema consisteva nello studiare le strategie mancanti: in che modo Pubblico e Privato possono
mettere in campo le varie forze per far decollare questo settore da tempo fermo, immobile, in conseguenza delle politiche fallimentari seguite negli ultimi 20 anni.
Ha preso per primo la
parola Anthony Muroni, che è partito dalla giusta considerazione che “turismo non è solo mare”, che la
Sardegna può essere appetibile in un arco di tempo ben più ampio, perché il
nostro patrimonio fruibile non è fatto solo di mare, di belle spiagge, di clima
favorevole; la Sardegna è tanto altro: è storia, è cultura, e tradizioni di
vario genere. Ovviamente tutto questo va reclamizzato nel modo giusto: il
turismo che noi potremmo avere va pianificato nel modo migliore possibile, sia sul lato delle infrastrutture che della preparazione delle persone.
Pianificazione è una
parola vasta che significa e comprende mille cose! Significa trasporti
efficienti, strade curate, collegamenti marittimi e aerei idonei e a costi
accettabili; significa anche la creazione di percorsi guidati, di preparazione
del personale che dovrà far conoscere e visitare l’Isola, significa capacità
gestionale e ricettiva: il turista, ha detto Anthony non deve mai essere un “pollo da spennare” ma un ospite da accogliere. Già la parola
turista appare impropria: i nostri visitatori debbono essere considerati
ospiti, amici da accogliere con la nostra classica ospitalità. Per questo è
necessario preparare i giovani con la “formazione” e la pianificazione. Oggi,
purtroppo, tutto ciò non avviene; i pochi imprenditori che si cimentano nel
settore, seppur parzialmente soddisfatti dei risultati, sono “rondini che non
fanno primavera”, perché il nostro potenziale è ben altro se sapessimo organizzarci!
Dopo Anthony ha preso
la parola Davide Collu, che ha portato la sua esperienza di Manager di una
grande struttura alberghiera. Il suo esordio, da uomo di mercato dove conta
solo l’economia, è stato affermare che anche nel settore turismo contano solo i
numeri: tutto bello creare percorsi, luoghi da visitare anche in periodi extra
estivi, ma se non ci sono i numeri, se non c’è il flusso turistico che ha un
ritorno economico, non succede nulla. Le strutture ricettive investono solo in
presenza di guadagno, tutto è legato ai numeri. In leggera contraddizione su
quanto affermato da Anthony Muroni su fare sistema e formazione: Egli pensa che è
difficile che il privato operi e investa senza un adeguato ritorno economico.
Insomma, cari amici, il
turismo vero, quello che potrebbe davvero fare della Sardegna un vero punto di
riferimento importante, essendo la nostra isola collocata proprio al centro del Mediterraneo
con un clima fra i migliori al mondo, alla fine non è impresa facile! La
risultante è che le due forze, quella pubblica e quella privata, debbono lavorare
insieme, perché solo insieme, “facendo
sistema”, si potrà davvero “cambiare pagina”. Come ha sostenuto Anthony
Muroni, non possiamo continuare a dire “Si è sempre fatto così”, perché altrimenti
nulla cambierà. In chiusura Filippo Martinez ha aperto il dibattito con il
pubblico. Fra le prime domande è stato chiesto ai due relatori il loro “pensiero
su Oristano”, ovvero cosa potrebbe fare la nostra città per diventare più
turistica.
Sia Anthony che Davide,
non sono stati molto confortanti: si, c’è il Cristo di Nicodemo (qualcosa di
unico, come ha sostenuto Filippo Martinez), ci sono i Giganti di Mont’e Prama,
c’è un gran bel mare, c’è un aeroporto di piccolo cabotaggio, ma non basta per
attrarre i turisti che vorremmo. I giovani hanno seguito il dibattito con grande attenzione, intervenendo e portando la loro voce. Credo che dobbiamo elaborare ben altro per
calamitare quel turismo che ci manca! Il prossimo appuntamento Capitale Oristano
lo ha fissato per oggi, Domenica 22 Febbraio, dalle 11,00 alle 13,30, a Silì,
presso l'ex asilo in via Martiri del Congo 24.
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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